La marginalizzazione dell’aforisma ha molteplici cause. Esiste l’idea preconcetta che l’autore di aforismi si considera filosofo, senza essere un filosofo, nel senso professionale della parola. Alcuni sostengono che la formula sacra dell’aforisma sia stata esaurita dai grandi predecessori, ma credo che questo sia falso. I grandi pensatori, da Pitagora a Nietzsche non hanno esaurito l’aforisma, come i grandi drammaturghi, da Euripide a Pirandello, non hanno esaurito il teatro. Bisogna dire che, obiettivamente, c’è anche un motivo abbastanza importante che porta verso la diffamazione dell’aforisma contemporaneo: il grande numero dei calembouristi di occasione, che riempiono le pagine delle riviste di divertimento con giochi di parole senza fine e fastidiosi…Valeriu Butulescu in
intervista, traduzione di Simona Enache