Citazioni di Bocca, pagina 3
Una foto ritrae un bambino. Avrà dieci anni, forse qualcosa di meno… steso al suolo, a faccia in giù, e dalla bocca un rivolo di sangue esce dall’asfalto e va ad allargarsi in un pozza, verso il centro della strada…
aforisma di Antonio Castronuovo da Quilismi per un bambino ucciso (2001)
Aggiunto di Simona Enache
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Veglia
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.
poesia di Giuseppe Ungaretti (23 dicembre 1915)
Aggiunto di Simona Enache
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Verso la fine di un discorso estremamente importante
Verso la fine di un discorso estremamente importante
il grand' uomo di stato inceppatosi
su una bella frase vuota
ne cade dentro
e abbandonato con la gran bocca aperta
ansante
mostra i denti
e la carie dentaria dei suoi pacifici ragionamenti
mette a nudo i nervi della guerra
la delicata question d'argent.
poesia di Jacques Prevert
Aggiunto di Simona Enache
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Ed essa che con otto uomini forse diecemilia volte giaciuta era, allato a lui si coricò per pulcella, e fecegliele credere che così fosse; e reina con lui lietamente poi più tempo visse. E perciò si disse: "Bocca baciata non perde ventura, anzi rinnuova come fa la luna."
Boccaccio in Decameron, II giornata, novella VII
Aggiunto di Simona Enache
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La foresta
Capita, per impetuosa corrente, che agile
ancor più agile, l’acqua si tuffi dall’alto
e sotto una luna di traverso seppellisca la terra.
Capita tra i salici pluviali, tra le mangrovie
che il sortilegio scatti ad innesco, sia l’occasione
ambita, nata dal solfeggio di becchi a sentinella.
Capita quando la foresta apre la bocca
tutta in coro.
poesia di Silvana Baroni da Perdersi per mano (2012)
Aggiunto di Simona Enache
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Noi rispettiamo e veneriamo chi è di nobile origine, ma chi è di natali oscuri, né lo rispettiamo, né l'onoriamo. In questo, ci comportiamo gli uni verso gli altri da barbari, poiché di natura tutti siamo assolutamente uguali, sia Greci che barbari. Basta osservare le necessità naturali proprie di tutti gli uomini... nessuno di noi può esser definito né come barbaro, né come greco. Tutti infatti respiriamo l'aria con la bocca e con le narici.
citazione di Antifonte
Aggiunto di Simona Enache
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Scrive l'amante
Uno sguardo dai tuoi occhi nei miei,
un bacio dalla tua bocca alla mia;
chi come me ne sa qualcosa
può ancora in altro trovare gioia?
Lontana da te, separata dai miei,
i miei pensieri girano in tondo,
e sempre tornano a quell’ora,
quell’unica ora; e piango.
Poi d’improvviso si secca la lacrima;
il suo amore, penso, raggiunge questa quiete,
e tu non dovresti spaziare lontano?
Senti come sussurra questo soffio d’amore,
l’unica mia gioia è il tuo volere.
poesia di Goethe
Aggiunto di Simona Enache
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Ella dimora insieme alla Bellezza
Ella dimora insieme alla Bellezza,
la Bellezza che morir deve; e insieme
alla Gioia che tien sempre sui labbri
la mano a dire addio; presso al Piacere
che duole e in velen muta mentre sugge
ape la bocca. Sì, nel tempio stesso
del Piacere ha il sacrario la velata
Malinconia benché la veda solo
chi con strenua lingua sa schiacciare
contro al palato il grappolo di gioia;
l'anima di colui assaggerà
la tristezza inerente al suo potere,
e andrà fra i suoi trofei capi sospesa.
poesia di John Keats
Aggiunto di Simona Enache
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Poveri poeti
Poveri poeti che la vita e la morte
perseguitaron con la stessa cupa tenacia,
poi son coperti d'impassibil pompa,
abbandonati al rito e al dente funerario.
Essi - oscuri come pietruzze - ora
dietro gli alteri cavalli, distesi
vanno, alfine governati dagli intrusi,
tra i becchini, a dormire senza silenzio.
Anzi, ormai sicuri che il morto è morto
fanno delle esequie un festino miserabile
con tacchini, maiali e altri oratori.
Spirarono la loro morte e allora l'offesero:
solo perché la loro bocca è chiusa
e più non può rispondere al canto.
poesia di Pablo Neruda
Aggiunto di Simona Enache
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Parabola
Il bimbo guarda fra le dieci dita
la bella mela che vi tiene stretta;
e indugia - tanto è lucida e perfetta -
a dar coi denti quella gran ferita.
Ma dato il morso primo ecco s'affretta:
e quel che morde par cosa scipita
per l'occhio intento al morso che l'aspetta...
E già la mela è per metà finita.
Il bimbo morde ancora - e ad ogni morso
sempre è lo sguardo che precede il dente -
fin che s'arresta al torso che già tocca.
"Non sentii quasi il gusto e giungo al torso!"
Pensa il bambino... Le pupille intente
ogni piacere tolsero alla bocca.
poesia di Guido Gozzano
Aggiunto di Simona Enache
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