L'amistà s'intreccia al diletto.
Francesco Maria Piave in La traviata (6 marzo 1853)
Aggiunto di Simona Enache
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Violetta: Sempre libera degg'io folleggiare di gioia in gioia.
replica da La traviata di Francesco Maria Piave (6 marzo 1853)
Aggiunto di Simona Enache
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Violetta: Conosca il sacrifizio ch'io consumai d'amore - che sarà suo fin l'ultimo sospiro del mio cor.
Germont: Sarete fiera allor. D'un'opra così nobile sarete fiera allor. Premiato il sacrifizio sarà del vostro cor; d'un'opra così nobil sarete fiera allor.
replica da La traviata, Atto secondo, musica di Giuseppe Verdi, scenario di Francesco Maria Piave (6 marzo 1853)
Aggiunto di Simona Enache
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Germont: Piangi, piangi, o misera, supremo, il veggo, è il sacrifizio che ora ti chieggo. Sento nell'anima già le tue pene; coraggio e il nobile tuo cor vincerà!
Violetta: Dite alla giovine sì bella e pura ch'avvi una vittima della sventura, cui resta un unico raggio di bene che a lei il sacrifica e che morrà!
replica da La traviata, Atto secondo, musica di Giuseppe Verdi, scenario di Francesco Maria Piave (6 marzo 1853)
Aggiunto di Simona Enache
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La donna è mobile
La donna è mobile
Qual piuma al vento,
Muta d’accento – e di pensiero.
Sempre un amabile,
Leggiadro viso,
In pianto o in riso, – è menzognero.
La donna è mobil
Qual piuma al vento
Muta d’accento e di pensier!
È sempre misero
Chi a lei s’affida,
Chi le confida – mal cauto il core!
Pur mai non sentesi
Felice appieno
Chi su quel seno – non liba amore!
La donna è mobil
Qual piuma al vento
Muta d’accento e di pensier!
canzone interpretata di Enrico Caruso, musica di Giuseppe Verdi, versi di Francesco Maria Piave da Rigoletto (11 marzo 1851)
Aggiunto di Dan Costinaş
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