* * *
I fieri assalti di crudel Fortuna
scrivo piangendo, e la mia verde etate;
me che 'n sí vili ed orride contrate
spendo il mio tempo senza loda alcuna.
Degno il sepolcro, se fu vil la cuna,
vo procacciando con le Muse amate;
e spero ritrovar qualche pietate
malgrado de la cieca aspra importuna,
e col favor de le sacrate Dive,
se non col corpo, almen con l'alma sciolta
essere in pregio a piú felice rive.
poesia di Isabella di Morra da Rime
Aggiunto di Simona Enache
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