Sono persuaso che l'intelligenza sia una virtù condivisa dalla popolazione, senza distinzione sociale: c'e' la stessa percentuale di persone intelligenti fra i professori di storia e i pescatori bretoni, fra gli scrittori e le dattilografe... Tuttavia, potenzialmente, a contatto con una molteplicità di stimoli e lasciando che la mente frequenti un'atmosfera arricchente, l'intelligenza trova un terreno favorevole al proprio sviluppo, proprio allo stesso modo di una malattia. Perché l'intelligenza è una malattia.
Martin Page in Come sono diventato stupido (2002)
Aggiunto di Simona Enache
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