Leda e il cigno
Un assalto improvviso: le grandi ali palpitanti
Sulla ragazza che barcolla, le cosce accarezzate
Dalle scure membrane, la nuca stretta nel becco,
Preme contro il suo petto un petto inerme, spossato.
Come possono, dita atterrite e incerte allontanare
Il piumato splendore dalle cosce che cedono?
E un corpo non sentire in quel bianco tumulto,
Battere un cuore estraneo, mentre giace riverso?
Un fremito nel ventre vi genera
Le mura abbattute, la torre e il tetto in fiamme,
E il cadavere d'Agamennone.
Così tenuta in alto,
Così dominata dal sangue bruto dell'aria,
Assunse anche il sapere col potere di lui,
Prima che il becco indifferente la lasciasse cadere?
poesia di William Butler Yeats, traduzione di Ariodante Marianni
Aggiunto di Dan Costinaş
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