Leggenda delle leggende di Cornelia Păun Heinzel
Leggenda delle leggende di Cornelia Păun Heinzel
Un giorno, Dio chiamò San Pietro e gli disse:
-San Pietro, vorrei andassi in giro per il mondo per vedere cosa stanno facendo le persone. Ho dato loro la Bibbia piena di insegnamenti per essere la loro guida ed esempio nella vita; Ho portato sulla terra scrittori di talent che creano fiabe per bambini, storielle e storie religiose e storiche, ispirate alla storia della loro gente; abbiamo inviato poeti per deliziare tutti con la magia dei loro testi; abbiamo creato musicisti per incantarli con gli accordi e melodie delle loro canzoni; abbiamo dato loro cantanti popolari che possono trovare e interpretare meravigliosamente le loro creazioni; abbiamo offerto agli attori per interpretare il talent dei drammaturghi con dedizione e talento. Voglio sapere, se alla gente piacciono questi miei doni e se tutto questo che è stato fatto per loro con cuore, hanno davvero cambiato la loro vita in meglio e il mio lavoro non è stato invano.
San Pietro iniziò imediatamente una lunga strada. Salì duramente sulle vette più alte delle montagne, dove ascoltò i suoni, le melodiche ballate e le storie meravigliose dei pastori, discese sulle spiagge di sabbia dorate fino ad arrivare in acqua, llunghe e profonde, ascoltando canzoni e ritornelli dei pescatori, attraversando città e paesi. la saggezza dei proverbi e dei detti popolari e con le persone che osservano le rappresentazioni dell’attore, partecipano alle celebrazioni organizzate nel mondo in diverse occasioni, rimanendo incantati dalla ricchezza spirituale delle cerimonie organizzate, accompagnando le persone nelle chiese, i servizi religiosi, partecipando con loro alla preghiera il viaggio è finito.
– Santo Dio, ho vagato per il mondo in lungo e in largo, ho ascoltato i meravigliosi testi delle persone e le loro canzoni melodiose, ho camminato e pregato con loro nelle chiese, ho visto scene teatrali mozzafiato e ho partecipato a vacanze affascinanti . Ho ascoltato istantanee, storie e storie che deliziano le orecchie e le menti a qualunque ascoltatore. Ho letto con piacere fiabe per bambini, storie di ogni tipo – magiche, fantastiche, storiche, filosofiche, religiose, romantiche, satiriche… Ho ancora un sentimento. Non so che tipo di storie siano quelle che contengono elementi fantastici o miracolosi, ricamate sullo sfondo di un motivo storico o di un’immagine mistica, spiegando la genesi di una cosa, di un essere, il carattere speciale di un evento storico, di un eroe mitico o di un fenomeno. Poiché sono specialmente diversi dagli altri, dovrebbero avere un nome speciale.
Andò dritto in Paradiso e poiché aveva molto da dire su ciò che vide, si presentò come avrebbe dovuto, davanti al Signore.
– È vero San Pietro. ci sto pensando anche io da molto tempo. Sto meditando da molto tempo e vorrei che d’ora in poi queste storie speciali si chiamassero „leggende”, disse Dio.
– Signore, allora questa sarà sicuramente la „Leggenda delle leggende”, perché narra l’apparizione della leggenda, disse San Pietro.
poesia di Cornelia Păun Heinzel da Confluențe literare Australia (2017), traduzione di Anastasia Madafferi
Aggiunto di anonimo
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Aggiunto di Simona Enache
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Aggiunto di Simona Enache
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Le persone che dicono che è una cosa nobile morire per la democrazia e la libertà... si arrabbiano inutilmente se qualcuno fa notare l'inconsistenza della loro morale... Noi, inoltre, consideriamo i proiettili delle mitragliatrici dei buoni lassativi per quegli infedeli costipati con idee tossiche su un paese di loro proprietà.
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Un medico alienista raccontava che un giorno, d'estate, uscendo dall'ospizio, i pazzi l'accompagnarono fino alla porta di strada. - Venite in città con me! Egli disse loro. I malati acconsentirono, ed una piccola brigata lo seguì. Ma più essi andavano innanzi nella strada in mezzo al libero movimento degli uomini sani, maggiormente s'intimidivano e si stringevano intorno al medico. Finalmente, essi domandarono tutti di tornare all'ospizio, al loro modo di vivere insensato, ma abituale, al loro custode, alle battiture, alla camicia di forza, alle celle. Allo stesso modo si stringono e vogliono tornare al loro antico modo di vivere... gli uomini che il cristianesimo chiama alla libertà, alla vita dell'avvenire, libera e razionale.
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Aggiunto di Simona Enache
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Il buddismo, specialmente come abbiamo appreso dai meravigliosi scritti di Schopenhauer, ne contiene un elemento molto più forte. Grandi spiriti religiosi di tutti i tempi si sono distinti per questo tipo di sentimento religioso che non conosce né dogmi né un Dio concepito a immagine dell'uomo; così non vi può essere una Chiesa i cui insegnamenti centrali vi siano basati. Perciò è proprio fra gli eretici di ogni epoca che troviamo uomini carichi del più alto sentimento religioso e che erano spesso visti dai loro contemporanei come atei, ma talvolta anche come santi. Osservati sotto questa luce, uomini come Democrito, Francesco d'Assisi e Spinoza sono strettamente simili fra loro. Come può un sentimento religioso cosmico venir comunicato da una persona all'altra, se non può generare nessuna nozione definita di Dio e nessuna teologia? Secondo me, la funzione più importante dell'arte e della scienza è proprio quella di risvegliare questo sentimento e tenerlo vivo in quelli che sono in grado di sentirlo.
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Aggiunto di Simona Enache
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Il culto delle singole personalita è sempre, a parer mio, ingiustificato. Per stare sicura la natura distribuisce i suoi doni in modo vario tra i suoi figli. Ma, grazie a Dio, ci sono anche parecchi ben dotati e io sono fermamente convinto che gran parte di loro conduca una vita tranquilla e trascurata. Mi colpisce per l'ingiustizia, e anche per il cattivo gusto, il fatto che vengano selezionati solo alcuni di loro per essere ammirati illimitatamente, per attribuire loro dei poteri sovrumani del pensiero e del carattere.
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Aggiunto di Simona Enache
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Non abbiamo l'intenzione né la minima velleità di imporre al nostro popolo oppure a qualunque altro popolo, un qualsiasi ideale di organizzazione sociale tratto dai libri o inventato da noi stessi ma, persuasi che le masse popolari portano in se stesse, negli istinti più o meno sviluppati della loro storia, nelle loro necessità quotidiane e nelle loro aspirazioni coscienti o inconsce, tutti gli elementi della loro futura organizzazione naturale, noi cerchiamo questo ideale nel popolo stesso; e siccome ogni potere di Stato, ogni governo, per la sua medesima essenza e per la sua posizione fuori del popolo o sopra di esso, deve necessariamente mirare a subordinarlo a una organizzazione e a fini che gli sono estranei noi ci dichiariamo nemici di ogni governo, di ogni potere di Stato, nemici di una organizzazione di Stato in generale e siamo convinti che il popolo potrà essere felice e libero solo quando organizzandosi dal basso in alto per mezzo di organizzazioni indipendenti assolutamente libere e al di fuori di ogni tutela ufficiale, ma non fuori delle influenze diverse e ugualmente libere di uomini e di partiti, creerà esso stesso la propria vita.
Mihail A. Bakunin in Stato e anarchia
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La maggior parte dei vecchi hanno qualcosa di malfido, di menzognero nel loro modo di comportarsi con le persone più giovani di loro.
citazione di Franz Kafka
Aggiunto di Simona Enache
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Il romanticismo è l'arte di presentare ai popoli le opere letterarie che, nello stato attuale delle loro abitudini e delle loro consuetudini, procuri loro il maggior piacere possibile. Il classicismo, al contrario, presenta loro la letteratura che ha procurato il maggior piacere possibile ai loro nonni.
Stendhal in Racine et Shakespeare
Aggiunto di Simona Enache
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Noi non siamo altro che fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento. I nostri occhi non possono girare nelle loro orbite senza variare le nostre percezioni. Il nostro pensiero è ancora più variabile della nostra vista, e tutti gli altri sensi e facoltà contribuiscono a questo cambiamento; né esiste forse un solo potere dell'anima che resti identico, senza alterazione, un momento. La mente è una specie di teatro, dove le diverse percezioni fanno la loro apparizione, passano e ripassano, scivolano e si mescolano con un'infinita varietà di atteggiamenti e di situazioni. Né c'è, propriamente, in essa nessuna semplicità in un dato tempo, né identità in tempi differenti, qualunque sia l'inclinazione naturale che abbiamo ad immaginare quella semplicità e identità. E non si fraintenda il paragone del teatro: a costituire la mente non c'è altro che le percezioni successive: noi non abbiamo la più lontana nozione del posto dove queste scene vengono rappresentate, o del materiale di cui è composta.
David Hume in Trattato sulla natura umana
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I Bambini dagli Occhi di Sole
Ho visto i luminosi pionieri dell'Onnipotente al confine dove il cielo si volge verso la vita, scendere le scale d'ambra della nascita; precursori di una Divina moltitudine.
Essi venivano sul Sentiero della Stella del Mattino, nella piccola stanza della vita mortale.
Li ho visti attraversare la penombra di una età bambini dagli occhi solari portatori di una meravigliosa Aurora, i grandi creatori dal calmo aspetto.
Li ho visti gli abbattitori delle barriere del mondo i lottatori contro il destino nato dalla paura.
Li ho visti i lavoratori della Casa degli Dei, i messaggeri di ciò che non può essere comunicato, gli architetti dell'immortalità.
Li ho visti cadere nella sfera umana, con i volti ancora luminosi della gloria immortale, con voci che ancora parlavano con i pensieri di Dio, con corpi resi splendenti dalla Luce dello spirito.
Portavano la Magica Parola, il Mistico Fuoco, la dionisiaca Coppa della Gioia.
Li ho visti, i bambini che rendono l'uomo migliore, coloro che cantano uno sconosciuto inno dell'Anima. Ho sentito l'eco dei loro passi nei corridoi del tempo.
Ho visto gli alti sacerdoti della Saggezza, della dolcezza, della Potenza e della Felicità Celeste, i rivelatori delle vie solari della Bellezza, i nuotatori delle acque tempestose dell'Amore, i danzatori che aprono le porte d'oro del Nuovo Tempo.
Sono qui.
Camminano fra noi per mutare la sofferenza in gioia, per giustificare la Luce sul volto della Natura.
poesia di Sri Aurobindo
Aggiunto di Simona Enache
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In questo secolo la face della filosofia incominciò a rischiarare le tenebre del foro. Il primo si fu l'autore dello Spirito delle leggi, cioè il celebre Presidente di Montesquieu a gittare lo sguardo filosofico sulla giurisprudenza criminale. Il celebre Marchese Beccaria ex proposito nel libro Dei delitti, e delle pene molto famoso in Europa, richiamò ad esame molte dottrine ciecamente seguite nel foro. Una folla di scrittori seguirono le orme di questi valentuomini. Ma a dire il vero, benché molte vedute piene di filosofia e di umanità si scorgano nelle opere loro; tuttavolta non mostrano sempre molta cognizione delle leggi, e del foro, e sovente la di loro analisi non è molto esatta né molto profonda.
Francesco Mario Pagano in Principi del Codice Penale e logica dei probabili
Aggiunto di Simona Enache
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Le cose belle, le opere d'arte, gli oggetti sacri, soffrono come tutti noi dell'inarrestabile scorrere del tempo. Dal preciso istante in cui il loro autore umano, cosciente o no della propria armonia con l'infinito, dà il tocco finale e le consegna al mondo, comincia per loro una vita che, col passare dei secoli, le condurrà alla vecchiaia e persino alla morte.
Matilde Asensi in L'ultimo Catone (2001), traduzione di Andrea Carlo Cappi
Aggiunto di Dan Costinaş
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I più grandi re del mio tempo mi vollero bene e mi onorarono – il perché non lo so; è cosa che riguarda loro – e con certuni ebbi rapporti tali che in certo qual modo erano loro a stare con me; e dalla loro grandezza non ebbi noie, ma molti vantaggi.
citazione di Petrarca
Aggiunto di Simona Enache
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La mia posizione è del tutto diversa da quella dei sovrani di vecchio stampo. Essi possono condurre una vita indolente nei loro castelli, e abbandonarsi senza vergogna a ogni specie di vizio. Nessuno contesta la loro legittimità, nessuno pensa di sostituirli. Nel mio caso, tutto cambia. Non c'è generale che non s'immagini di avere al trono lo stesso diritto che ho io. Non c'è uomo che non creda di aver determinato la mia sorte il 18 Brumaio... Sono dunque obbligato ad essere molto severo con questa gente.
citazione di Napoleone Bonaparte
Aggiunto di Simona Enache
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Non penso che la neutralità e l'oggettività siano considerate discutibili dalla maggior parte delle persone al mondo. È vero che la classe dirigente in alcuni paesi non dà valore a questi principi, anzi magari va nella direzione opposta, ma non possiamo allontanarci dai nostri obiettivi per essere accomodanti con loro.
Jimmy Wales in WikiNotizie (22 febbraio 2006)
Aggiunto di Simona Enache
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Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno, ed al vedere uno che non sia pazzo, gli si avventeranno contro dicendo: – Tu sei pazzo! a motivo della sua dissomiglianza da loro.
San Antonio in Vita e detti dei padri del deserto
Aggiunto di Simona Enache
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In questo secolo la face della filosofia incominciò a rischiarare le tenebre del foro. Il primo si fu l'autore dello "Spirito delle leggi", cioè il celebre Presidente di Montesquieu a gittare lo sguardo filosofico sulla giurisprudenza criminale. Il celebre Marchese Beccaria ex proposito nel libro "Dei delitti, e delle pene" molto famoso in Europa, richiamò ad esame molte dottrine ciecamente seguite nel foro. Una folla di scrittori seguirono le orme di questi valentuomini. Ma a dire il vero, benché molte vedute piene di filosofia e di umanità si scorgano nelle opere loro; tuttavolta non mostrano sempre molta cognizione delle leggi, e del foro, e sovente la di loro analisi non è molto esatta né molto profonda.
citazione di Francesco Mario Pagano
Aggiunto di Simona Enache
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