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Adolf Hitler

La Francia, in misura sempre maggiore, integra il suo esercito con gli elementi di colore del suo gigantesco impero e, dal punto di vista della razza, si va così rapidamente "negrizzando", che in verità si può parlare della nascita di uno stato africano sul suolo europeo. Se questa mescolanza continuasse per altri trecento anni, sparirebbero gli ultimi resti di sangue franco e si formerebbe un compatto stato africano-europeo che va dal Reno al Congo, popolato da una razza inferiore, figlia di un costante imbastardimento.

Adolf Hitler in Mein KampfSegnala un problemaCitazioni simili
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Simon Bolivar

Teniamo presente che il nostro popolo non è né europeo né nord-americano; anziché un'emanazione dell'Europa, esso è un misto di Africa e di America, perché la Spagna stessa cessa di essere Europa per il suo sangue africano, le sue istituzioni e il suo carattere. È impossibile determinare esattamente a quale famiglia umana apparteniamo. La maggior parte degli indigeni è stata annientata, gli europei si sono mescolati con gli americani e gli africani, e questi con gli indiani e gli europei. Nati tutti dal seno di una stessa Madre, i nostri padri, diversi per origine e per sangue, sono stranieri gli uni agli altri e tutti differiscono visibilmente per il colore della pelle. Tale diversità comporta una conseguenza della massima importanza. I cittadini del Venezuela godono tutti, grazie alla Costituzione, interprete della Natura, di una perfetta eguaglianza politica.

citazione di Simon BolivarSegnala un problemaCitazioni simili
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Adolf Hitler

In creature fornite di un forte istinto di razza, la parte rimasta pura tenderà sempre all'accoppiamento fra eguali, impedendo un'ulteriore mescolanza. E con ciò gli elementi imbastarditi passano in secondo piano, a meno che essi non si siano così tanto moltiplicati da impedire la riaffermazione della razza pura.

Adolf Hitler in Mein KampfSegnala un problemaCitazioni simili
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L'Inghilterra è un impero, la Germania una nazione, una razza, la Francia una persona.

citazione di Jules MicheletSegnala un problemaCitazioni simili
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Adolf Hitler

Gli stati attuali, che pensano solo ad un onere finanziario, concedono la cittadinanza senza tenere in considerazione la razza. Essere cittadino tedesco è diverso dall'avere in sangue la razza tedesca.

Adolf Hitler in Mein KampfSegnala un problemaCitazioni simili
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Immanuel Kant

Lo stato di pace tra gli uomini, che vivono gli uni a fianco degli altri, non è uno stato naturale, il quale è piuttosto uno stato di guerra.

Immanuel Kant in Per la pace perpetua. Un progetto filosofico (1795)Segnala un problemaCitazioni simili
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Mihail A. Bakunin

Nessuno stato, per quanto democratiche siano le sue forme, foss'anche la repubblica politica più rossa, popolare solo nel suo falso significato noto con il nome di rappresentanza del popolo, sarà mai in grado di dare al popolo quello che vuole, e cioè la libera organizzazione dei suoi interessi dal basso in alto, senza nessuna ingerenza, tutela o violenza dall'alto, perché ogni Stato, anche lo stato pseudo-popolare ideato dal signor Marx, non rappresenta in sostanza nient'altro che il governo della massa dall'alto in basso da parte della minoranza intellettuale, vale a dire quella più privilegiata, la quale pretende di sentire gli interessi ideali del popolo più del popolo stesso.

citazione di Mihail A. BakuninSegnala un problemaCitazioni simili
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I.A. Goncearov

L'amicizia, per quanto forte, difficilmente dissuaderà qualcuno dal compiere un viaggio. Soltanto agli amanti è lecito piangere, ed essere lacerati dall'angoscia della separazione, perché in tal caso concorrono altri elementi: il sangue e i nervi. Da ciò la sofferenza del distacco. L'amicizia, invece, ha il suo rifugio non nei nervi, non nel sangue, ma nel cervello e nella coscienza.

I.A. Goncearov in La fregata Pallada (1970)Segnala un problemaCitazioni simili
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La linea geometrica è un ente invisibile. Essa è la traccia lasciata dal punto in movimento, quindi un suo prodotto. Essa è sorta dal movimento – e precisamente attraverso l'annientamento della quiete suprema in sé conchiusa nel punto. Qui ha luogo il salto dalla staticità al dinamismo. La linea costituisce dunque la massima opposizione all'elemento pittorico primigenio – il punto. In senso stretto la linea può essere designata come un elemento secondario.

Vasili Kandinski in Tutti gli scritti: Punto, linea, superficie (1973)Segnala un problemaCitazioni simili
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Mihail A. Bakunin

E' sulla finzione di questa pretesa rappresentanza del popolo e sul fatto concreto del governo delle masse popolari da parte di un pugno insignificante di privilegiati, eletti o no dalle moltitudini costrette alle elezioni e che non sanno neanche perché e per chi votano; è sopra questa concezione astratta e fittizia di ciò che s'immagina essere pensiero e volontà di tutto il popolo, e della quale il popolo reale e vivente non ha la più pallida idea, che sono basate in ugual misura e la teoria della Stato e la teoria della cosiddetta dittatura rivoluzionaria.

Mihail A. Bakunin in Stato e anarchiaSegnala un problemaCitazioni simili
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Dal punto di vista del diritto civile, gli schiavi non contano nulla. Tuttavia non è così per il diritto naturale, secondo il quale tutti gli uomini sono uguali.

citazione di Domitus UlpianSegnala un problemaCitazioni simili
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Novalis

Inno

Pochi sanno
il mistero dell'amore,
sentono fame insaziabile
e sete eterna.
Il simbolo divino
della Cena
è un enigma per i sensi terreni:
ma chi una volta
da calde, amate labbra
bevve il soffio della vita,
cui sciolse un ardore sacro
in onde di brividi il cuore,
chi aprì gli occhi
per misurare l'insondabile
profondità del cielo,
mangerà del suo corpo
e berrà del suo sangue
per sempre.

Chi ha decifrato l'alto
senso del corpo terreno?
Chi può dire
di comprendere il sangue?
Tutto sarà un giorno
corpo, un solo corpo,
in sangue celeste
nuoterà la coppia beata. -

Oh, che l'oceano
già s'imporpori
e in carne odorosa
fermenti la roccia!
Non ha mai fine la cena soave,
non è mai sazio l'amore.
Mai del tutto possiamo con l'amato
congiungerci, in un'unica sostanza.
Da sempre più tenere labbra
mutato, diviene il possesso
più intimo e vicino.
Voluttà più ardente
percorre con brividi l'anima.
Più assetato e affamato
diviene il cuore:
e così dura il godimento d'amore
di eternità in eternità.
Se una volta chi è digiuno
lo avesse gustato,
lascerebbe ogni cosa
per sedere con noi
alla mensa della nostalgia
che non è mai scarsa.
Saprebbe l'infinita
pienezza dell'amore
e loderebbe il cibo
di carne e di sangue.

poesia di NovalisSegnala un problemaCitazioni simili
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Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra.

Giovanni Pascoli in Il fanciullinoSegnala un problemaCitazioni simili
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Stendhal

I pedanti, che trovavano nella Roma moderna l'occasione di sfoggiare il loro latino, ci hanno persuaso che essa è bella: ecco il segreto della reputazione della Città Eterna... Regna per le strade di Roma un tanfo di cavoli marci. Attraverso le belle finestre dei palazzi del Corso si scorge la povertà degli interni. Roma in realtà è un agglomerato di sublimi rovine e di brutte chiese e case moderne; sarebbe stato meglio se non fosse sopravvissuta alla fine dell'età antica, se si fosse trasformata in un deserto popolato solo dai resti dei suoi monumenti, come avvenne ad altre grandi capitali; la conversione al cristianesimo ha segnato l'inizio della sua decadenza. Della patria di Cicerone, Cesare e Virgilio rimangono solo le spoglie esteriori; il suo spirito è morto per sempre e sono i preti e le superstizioni cristiane che l'hanno ucciso.

Stendhal in Roma, Napoli e Firenze (1817)Segnala un problemaCitazioni simili
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Se consideriamo che tutti gli uomini sono della stessa razza e della stessa natura e che devono tutti giungere allo stesso fine ultimo, e se esaminiamo i doveri e i diritti che derivano da questa origine e destino comuni, non si può dubitare che essi siano uguali.

Papa Leone XIII in Humanum GenusSegnala un problemaCitazioni simili
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Il punto geometrico è un ente invisibile. Esso dev'essere definito anche un ente immateriale. Dal punto di vista materiale il punto equivale allo zero. In questo zero sono però nascoste varie proprietà "umane". Ai nostri occhi questo punto zero – il punto geometrico – è associato alla massima concisione, al massimo riserbo, che però parla. Così il punto geometrico diviene l'unione suprema di silenzio e parole.

Vasili Kandinski in Tutti gli scritti: Punto, linea, superficie (1973)Segnala un problemaCitazioni simili
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Jimmy Carter

La morte di Elvis Presley priva il nostro Paese di una parte di sé stesso. Egli era unico ed irripetibile. Più di venti anni fa, irruppe sulle scene in un modo che è stato senza precedenti e che forse non sarà mai eguagliato. La sua musica e la sua personalità, fondendo il country bianco e il nero rhythm and blues, hanno cambiato permanentemente la faccia della cultura popolare Americana. Il suo seguito è stato immenso. Ed egli è stato un simbolo, per le persone nel mondo, della vitalità, dell'intraprendenza e del buon umore di questo Paese.

citazione di Jimmy CarterSegnala un problemaCitazioni simili
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I Bambini dagli Occhi di Sole

Ho visto i luminosi pionieri dell'Onnipotente al confine dove il cielo si volge verso la vita, scendere le scale d'ambra della nascita; precursori di una Divina moltitudine.

Essi venivano sul Sentiero della Stella del Mattino, nella piccola stanza della vita mortale.

Li ho visti attraversare la penombra di una età bambini dagli occhi solari portatori di una meravigliosa Aurora, i grandi creatori dal calmo aspetto.

Li ho visti gli abbattitori delle barriere del mondo i lottatori contro il destino nato dalla paura.

Li ho visti i lavoratori della Casa degli Dei, i messaggeri di ciò che non può essere comunicato, gli architetti dell'immortalità.

Li ho visti cadere nella sfera umana, con i volti ancora luminosi della gloria immortale, con voci che ancora parlavano con i pensieri di Dio, con corpi resi splendenti dalla Luce dello spirito.

Portavano la Magica Parola, il Mistico Fuoco, la dionisiaca Coppa della Gioia.

Li ho visti, i bambini che rendono l'uomo migliore, coloro che cantano uno sconosciuto inno dell'Anima. Ho sentito l'eco dei loro passi nei corridoi del tempo.

Ho visto gli alti sacerdoti della Saggezza, della dolcezza, della Potenza e della Felicità Celeste, i rivelatori delle vie solari della Bellezza, i nuotatori delle acque tempestose dell'Amore, i danzatori che aprono le porte d'oro del Nuovo Tempo.

Sono qui.

Camminano fra noi per mutare la sofferenza in gioia, per giustificare la Luce sul volto della Natura.

poesia di Sri AurobindoSegnala un problemaCitazioni simili
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Halleluyah

Mistica
dell’immensità –
sotto gli sguardi di santo della sfinge:
infinita è la sua creazione,
colonna vertebrale della vita che sale.
Chi può stare davanti
alla sua ineguagliabile grandezza,
del demiurgo?

Tra
reale e utopico,
la storia del mondo respira
la caduta nel tempo
sotto il proprio peso.
Nel ritmo cosmico
gli infiniti si stringono
in un frantume
di eternità.

La vita è solo una levitazione
del corpo verso il cielo. Oh, se potessi
toccare con il cuore l’eden del cielo,
l’eco silenziosa del mistero!

La sensazione
di sapore e libertà,
edificante la risento
con la grazia della natura umana immacolata.
Oh!, non calpestare
sull’altare sacro del mio verso:
la poesia è solo una forma di vita,
e [...] le sue creature –
infinite vie per conoscere
[così come è] l’iddio.

Lettere d’oro,
di un’immensa purezza,
lastricate con le orme
del passaggio del (d)io,
fruttificano nel cuore dell’uomo.

L’uomo libero,
sempre innamorato del cielo,
nella rosa dei venti maestro
come il primo monarca.

Per tutto quello che è stato ed è,
per tutto quello che sarà –
ma oggi ancora non lo è sulla terra,
sotto gli sguardi di sfinge del tempo:
lodato sia il suo nome!,
halleluyah!

poesia di Dumitru Găleşanu da Le luci dell\'uomo [lirica filosofica] (5 aprile 2021), traduzione di Mihaela CîrțogSegnala un problemaCitazioni simili
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Eugenio Montale

Nuove stanze

Poi che gli ultimi fili di tabacco
al tuo gesto si spengono nel piatto
di cristallo, al soffitto lenta sale
la spirale del fumo
che gli alfieri e i cavalli degli scacchi
guardano stupefatti; e nuovi anelli
la seguono, più mobili di quelli
delle tua dita.

La morgana che in cielo liberava
torri e ponti è sparita
al primo soffio; s’apre la finestra
non vista e il fumo s’agita. Là in fondo,
altro stormo si muove: una tregenda
d’uomini che non sa questo tuo incenso,
nella scacchiera di cui puoi tu sola
comporre il senso.

Il mio dubbio d’un tempo era se forse
tu stessa ignori il giuoco che si svolge
sul quadrato e ora è nembo alle tue porte:
follìa di morte non si placa a poco
prezzo, se poco è il lampo del tuo sguardo
ma domanda altri fuochi, oltre le fitte
cortine che per te fomenta il dio
del caso, quando assiste.

Oggi so ciò che vuoi; batte il suo fioco
tocco la Martinella ed impaura
le sagome d’avorio in una luce
spettrale di nevaio. Ma resiste
e vince il premio della solitaria
veglia chi può con te allo specchio ustorio
che accieca le pedine opporre i tuoi
occhi d’acciaio.

poesia di Eugenio MontaleSegnala un problemaCitazioni simili
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Quest'ampia, e possente parte d'Italia, che Regno di Napoli oggi s'appella, il qual circondato dall'uno, e dall'altro mare, superiore ed inferiore, non ha altro confine mediterraneo, che lo Stato della Chiesa di Roma, quando per le vittoriose armi del Popolo Romano fu avventurosamente aggiunta al suo Imperio, ebbe forma di governo non troppo diversa da quella, che sortì da poi ne' tempi degli stessi Romani Imperatori. Nuova politia sperimentò quando sotto la dominazione de' Re d'Italia pervenne. Altri cambiamenti vide sotto gli imperatori d'Oriente. E vie più strane alterazioni sofferse, quando per varj casi trapassata di Gente in Gente, finalmente sotto l'Augustissima Famiglia Austriaca pervenne. Non fu ne' tempi della libera Repubblica divisa in Provincie, come ebbe da poi; né comunemente altre leggi non conobbe se non le Romane.

Pietro Giannone in Storia civile del Regno di Napoli, Libro ISegnala un problemaCitazioni simili
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