Siamo immortali tutti i giorni della nostra vita, tranne uno.
aforisma di Ramón Eder
Aggiunto di Dan Costinaş
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Citazioni simili
La vita di un amico, è la nostra, come la vera vita di ciascuno è quella di tutti.
George Sand in Storia della mia vita (1855)
Aggiunto di Simona Enache
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Amicizia
Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c'incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siamo riaspettati al passo,
bestie caure,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non aver ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.
poesia di Vincenzo Cardarelli
Aggiunto di Simona Enache
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Io guardo sempre la vita con ottimismo. Io penso che, se siamo uniti fra di noi – perché l'unione fa la forza – se siamo tutti insieme, le guerre non si fanno e ci amiamo tutti, c'è unità.
Claudia Cardinale in intervista a Timbuctu (26 agosto 2006)
Aggiunto di Simona Enache
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Non chiamare stolto nessuno tra voi, giacché in verità noi non siamo né saggi né stolti. Siamo verdi foglie sull'albero della vita, e la vita stessa è al di là della saggezza e, certo, al di là della stoltezza.
citazione di Khalil Gibran
Aggiunto di Simona Enache
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La vita della nostra città è ricca di soggetti poetici e meravigliosi. Siamo avvolti ed immersi come in un'atmosfera che ha del meraviglioso, ma non ce ne accorgiamo.
citazione di Charles Baudelaire
Aggiunto di Simona Enache
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Amore è solo la chiave che ci apre le porte della nostra vita emotiva di cui ci illudiamo di avere il controllo, mentre essa, ingannando la nostra illusione, ci porta per vie e devianze dove, a nostra insaputa, scorre, in modo tortuoso e contraddittorio, la vitalità della nostra esistenza.
Umberto Galimberti in Le cose dell'amore, Amore e desiderio (2005)
Aggiunto di Simona Enache
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La Causalità universale, la Natura, crea i mondi. Essa ha determinato la configurazione meccanica, fisica, chimica, geologica e geografica della nostra terra e, dopo avere rivestito la sua superficie di tutti gli splendori della vita vegetale e animale, continua a creare, nel mondo umano, la società con tutti i suoi sviluppi passati, presenti e futuri.
citazione di Mihail A. Bakunin (1871)
Aggiunto di Simona Enache
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Si vede il fine della nostra vita, ma non quello della nostra pazzia.
proverbi italiani
Aggiunto di Simona Enache
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E’ questa l’evoluzione? Ci siamo confezionati vestiti e abbiamo perso la nostra pelliccia; ci siamo confezionati berretti di pelliccia e abbiamo perso i capelli; ci siamo procurati i computer e soltanto Dio sa cosa perderemo ora.
aforisma di Valeriu Butulescu da Frammenti di pensieri, traduzione di Giocondina Toigo
Aggiunto di Simona Enache
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Solo nei film la gente si disperava per i morti, la vita bloccata come le lancette di un orologio rotto. Nel mondo reale, la morte era qualcosa di naturale, un evento superabile da tutti. Tranne che per il morto.
Dennis Lehanne in Mystic River. La morte non dimentica (2010)
Aggiunto di Simona Enache
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Siamo tutti libri di sangue; in qualunque punto ci aprano, siamo rossi.
Clive Barker in Infernalia (2000)
Aggiunto di Simona Enache
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Un politico è un sedere su cui si sono seduti tutti tranne un uomo.
citazione di E.E. Cummings
Aggiunto di Simona Enache
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La nostra vita è un'opera d'arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l'arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l'impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all'altezza della sfida. L'incertezza è l'habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all'incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità "autentica, adeguata e totale" sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.
Zygmunt Bauman in L'arte della vita (2009)
Aggiunto di Simona Enache
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Il Borgo
Fu nelle vie di questo
Borgo che nuova cosa
m'avvenne.
Fu come un vano
sospiro
il desiderio improvviso d'uscire
di me stesso, di vivere la vita
di tutti,
d'essere come tutti
gli uomini di tutti
i giorni.
Non ebbi io mai sì grande
gioia, né averla dalla vita spero.
Vent'anni avevo quella volta, ed ero
malato. Per le nuove
strade del Borgo il desiderio vano
come un sospiro
mi fece suo.
Dove nel dolce tempo
d'infanzia
poche vedevo sperse
arrampicate casette sul nudo
della collina,
sorgeva un Borgo fervente d'umano
lavoro. In lui la prima
volta soffersi il desiderio dolce
e vano
d'immettere la mia dentro la calda
vita di tutti,
d'essere come tutti
gli uomini di tutti
i giorni.
La fede avere
di tutti, dire
parole, fare
cose che poi ciascuno intende, e sono,
come il vino ed il pane,
come i bimbi e le donne,
valori
di tutti. Ma un cantuccio,
ahimé, lasciavo al desiderio, azzurro
spiraglio,
per contemplarmi da quello, godere
l'alta gioia ottenuta
di non esser più io,
d'essere questo soltanto: fra gli uomini
un uomo.
Nato d'oscure
vicende,
poco fu il desiderio, appena un breve
sospiro. Lo ritrovo
- eco perduta
di giovinezza - per le vie del Borgo
mutate
più che mutato non sia io. Sui muri
dell'alte case,
sugli uomini e i lavori, su ogni cosa,
è sceso il velo che avvolge le cose
finite.
La chiesa è ancora
gialla, se il prato
che la circonda è meno verde. Il mare,
che scorgo al basso, ha un solo bastimento,
enorme,
che, fermo, piega da un parte. Forme,
colori,
vita onde nacque il mio sospiro dolce
e vile, un mondo
finito. Forme,
colori,
altri ho creati, rimanendo io stesso,
solo con il mio duro
patire. E morte
m'aspetta.
Ritorneranno,
o a questo
Borgo, o sia a un altro come questo, i giorni
del fiore. Un altro
rivivrà la mia vita,
che in un travaglio estremo
di giovinezza, avrà per egli chiesto,
sperato,
d'immettere la sua dentro la vita
di tutti,
d'essere come tutti
gli appariranno gli uomini di un giorno
d'allora.
poesia di Umberto Saba
Aggiunto di Simona Enache
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L'origine dei nostri atti sta nella propensione inconscia a ritenerci il centro, la ragione e l'esito del tempo. I nostri riflessi e il nostro orgoglio trasformano in pianeta la briciola di carne e di coscienza che noi siamo. Se avessimo il giusto senso della nostra posizione nel mondo, se confrontare fosse inseparabile dal vivere, la rivelazione della nostra infima presenza ci schiaccerebbe. Ma vivere significa ingannarsi sulle proprie dimensioni…
Emil Cioran in Sommario di decomposizione
Aggiunto di Simona Enache
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Noi viviamo nell'universo della pubblicità commerciale, dove non esistono la malattia e la morte, tranne che in quella dei farmaci e delle pompe funebri. Ma nei momenti duri della vita gli uomini ritrovano la verità della parola. Sono i momenti euforici a renderli idioti.
Giuseppe Pontiggia in Prima persona
Aggiunto di Simona Enache
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Come lo scriba
Il poiēsis dello spirito santo –
dal libro della conoscenza
di quelli che sono sulla terra,
con discorsgenuini è stato radicato nella parola.
Preghiera, sussurro, versetto, maledizione
tutto in tutto con profumo di poema,
ricordando al mondo il passato –
nel suono della vita boemo.
Come l o s c r i b a,
ascoltando i richiami del tempo,
tutto mi sembra un miraggio
della parola scritta –
autopoiēsis tra veglia e sogno.
Uno spazio della memoria
altrettanto onirico- sanguino-della storia –
abitando la parola mirabile innumerevole:
il poiēsis dello spirito incarnato luce e grazia;
rimasto spettatore alla commedia umana,
trasfigurandosi senso
per gli immortali nel avatar –
come in una rinascita eterna
l’anima delle nostre vite di ambra.
Come lo scriba
-cronaca viva del suo tempo,
sotto la doratura di metafore,
in un ignobile fine
ti aspettano i tuoi fatti.
Tutti. Il salto nella normalità,
per quanto possa essere difficile a seguirlo
in un pellegrinaggio inedito,
significa liberarsi
con dignità di ricordi e peccati,
ogni macchia di luce e ogni ombra avendo
la sua eco in eternità.
poesia di Dumitru Găleşanu da Le luci dell'uomo [lirica filosofica] (5 aprile 2021), traduzione di Mihaela Cîrțog
Aggiunto di anonimo
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Le fabbriche e le scuole si sono chiuse, gli aerei sono a terra, siamo tutti in casa e dall'uomo vitruviano compaiono i tentacoli di un virus letale.
Questa è l'immagine fatale del terzo millennio in cui l'uso delle mascherine non è una moda passeggera o un atto umanitario, ma una consapevolezza della necessita’ di rispetto e protezione della vita umana.
Camelia Oprița (20 marzo 2020)
Aggiunto di Camelia Oprița
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Le fabbriche e le scuole si sono chiuse, gli aerei sono a terra, siamo tutti in casa e dall'uomo vitruviano compaiono i tentacoli di un virus letale.
Questa è l'immagine fatale del terzo millennio in cui l'uso delle mascherine non è una moda passeggera o un atto umanitario, ma una consapevolezza della necessita’ di rispetto e protezione della vita umana.
Camelia Oprița (20 marzo 2020)
Aggiunto di Camelia Oprița
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I viaggi? Sono la nostra personalissima galleria d’arte… I viaggi sono i quadri della nostra vita.
autore sconosciuto/anonimo
Aggiunto di Simona Enache
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