Citazioni di angelina verdi step mom, pagina 7

Profumo esotico
Se in una calda sera d'autunno, gli occhi chiusi,
respiro del tuo seno accaldato l'odore,
vedo scorrermi innanzi lunghe rive radiose
sbiancate dai bagliori d'un monotono sole:
un'isola pigra dove dà la natura
alberi strani e frutta saporose,
uomini dalle membra sottili e vigorose
e donne che hanno sguardi d'un mirabile ardire.
Guidato dal tuo odore verso climi d'incanto
vedo un porto con alberi e con vele
per la forza dei flutti ancor tremanti
e intanto un profumo di verdi tamerici
gira nell'aria e colma il mio respiro
e al canto degli equipaggi si mischia nel mio cuore.
poesia di Charles Baudelaire da I fiori del male
Aggiunto di Simona Enache
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Romanza
Romanza, che ami annuire e cantare
col capo assonnato e le ali ripiegate,
tra verdi fronde, quali agita
nel suo fondo un ombroso lago,
fu per me un variopinto pappagallo
- oh, a me familiare uccello -
che m'apprese a dir l'alfabeto
e a balbettare le prime parole,
qundo nel bosco selvaggio io giacevo,
fanciullo - dall'occhio sagace.
Ma da un pezzo, del Condor gli eterni anni
così scuotono il cielo stesso là in alto,
con tumulto di tuoni mentre passano,
che non ho io più tempo per oziose cure,
mentre spio l'inquieto cielo.
E quando un'ora con più lievi ali
getta su di me le sue morbide piume,
dissipar quel breve tempo con lira e rime
(vietate cose!) - delittuoso parrebbe al mio cuore:
[...] Read more
poesia di Edgar Allan Poe
Aggiunto di Simona Enache
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Lasciami sanguinare
Lasciami sanguinare sulla strada
sulla polvere sull'antipolvere sull'erba,
il cuore palpitando nel suo ritmo feriale
maschere verdi sulle case i rami
di castagno, i freschi rami, due uccelli
il maschio e la femmina volati via,
la pupilla duole se tenta
di seguirne la fuga l'amore
per le solitudini aria acqua del Bràtica,
non soccorrermi quando nel muovere
il braccio riapro la ferita il liquido
liquoroso m'inorridisce la vista,
attendi paziente oltre la curva via
l'alzarsi del vento nel mezzogiorno, fingi
soltanto allora d'avermi udito chiamare,
entra nella mia visuale da un giorno
[...] Read more
poesia di Attilio Bertolucci
Aggiunto di Simona Enache
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Trovarono tra tutte quelle orribili carcasse due scheletri, uno dei quali abbracciava singolarmente l'altro. Uno di quegli scheletri, che era quello di una donna, era ancora coperto di qualche lembo di una veste di una stoffa che era stata bianca, ed era visibile attorno al suo collo una collana di adrézarach con un sacchettino di seta, ornato da perline verdi, che era aperto e vuoto. Quegli oggetti erano di così poco valore che di certo il boia non li aveva voluti. L'altro, abbracciava stretto questo, era lo scheletro di un uomo. Notarono che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa incassata tra le scapole e una gamba più corta dell'altra. D'altronde non aveva alcuna vertebra cervicale rotta ed era evidente che non fosse stato impiccato. L'uomo al quale era appartenuto era quindi giunto lì, e lì era morto. Quando fecero per staccarlo dallo scheletro che abbracciava, cadde in polvere.
Victor Hugo in Notre-Dame de Paris: Il matrimonio di Quasimodo
Aggiunto di Simona Enache
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Ben venga maggio
Ben venga maggio
e 'l gonfalon selvaggio!
Ben venga primavera,
che vuol l'uom s'innamori:
e voi, donzelle, a schiera
con li vostri amadori,
che di rose e di fiori,
vi fate belle il maggio,
venite alla frescura
delli verdi arbuscelli.
Ogni bella è sicura
fra tanti damigelli,
ché le fiere e gli uccelli
ardon d'amore il maggio.
Chi è giovane e bella
deh non sie punto acerba,
ché non si rinnovella
l'età come fa l'erba;
nessuna stia superba
all'amadore il maggio
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poesia di Angelo Poliziano da Rime
Aggiunto di Simona Enache
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Elegia I
Quando, uomini e Dei vincendo, Amore,
Con la sua fiamma, mi bruciava il cuore,
A me, con la sua cruda furia ardendo
Il sangue e le ossa, e lo spirito e i sensi,
Ancora io non avevo tal sapienza
Per esprimer la mia sofferenza;
Né ancora Febo, che ama i Lauri verdi,
Mi aveva dato di comporre versi.
Ma adesso, che il furore suo divino
Empie d’ardore il mio spirito ardito,
Cantar mi fa, non le tonanti frecce
Del Padre Giove, e non le crude guerre,
Con cui Marte tormenta l’Universo;
La lira mi ha donato che ai bei versi
Dell’Amore già in Lesbo dava canto:
Così adesso al mio Amore darà pianto.
Dolce archetto, la mia voce addolcisci,
Che pur potrebbe spezzarsi e inasprirsi,
Narrando tante dolorose cure,
Ansie, disdette, avversità, sventure.
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poesia di Louise Labe da rivista: L’opera di Louise Labé Lionese, traduzione di Budini Paolo
Aggiunto di Simona Enache
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Psyche
O Psyche, tenue più del tenue fumo
ch’esce alla casa, che se più non esce,
la gente dice che la casa è vuota;
più lieve della lieve ombra che il fumo
disegna in terra nel vanire in cielo:
sei prigioniera nella bella casa
d’argilla, o Psyche, e vi sfaccendi dentro,
pur lieve sì che non se n’ode un suono;
ma pur vi sei, nella ben fatta casa,
ché se n’alza il celeste alito al cielo.
E vi sfaccendi dentro e vi sospiri
sempre soletta, ché non hai compagne
altre che voci di cui tu sei l’eco;
ignude voci che con un sussulto
sorgere ammiri su da te, d’un tratto;
voci segrete a cui tu servi, o Psyche.
Intorno alla tua casa, o prigioniera,
pasce le greggi un Essere selvaggio,
bicorne, irsuto; e sui due piè di capro
sempre impennato, come a mezzo un salto.
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poesia di Giovanni Pascoli da Poemi conviviali (1904)
Aggiunto di Simona Enache
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Sepolcri
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d'erbe famiglia e d'animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l'ore future,
Né da te, dolce amico, udrò più Il verso
E la mesta armonia che lo governa,
Né più nel cor mi parlerà lo spirto
Delle vergini Muse e dell'amore,
Unico spirto a mia vita raminga,
Qual fia ristoro a' dì perduti un sasso
Che distingua le mie dalle Infinite
Ossa che in terra e In mar semina morte?
Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme,
Ultima Dea, fugge i sepolcri; e involve
Tutte cose l'obblio nella sua notte;
E una forza operosa le affatica
Di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe
[...] Read more
poesia di Ugo Foscolo
Aggiunto di Simona Enache
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