Occidentali
Un odor soave e forte
Ansa, a tratti, dà giardini:
Trema, in fondo a qualche corte
Un ronzio di mandolini.
Oggi ho il core tanto lieto
Che non sembra più quel core:
Brilla e ride in suo segreto
E si chiede: amore? è amore?
Io ti giuro ch' è questa, è questa, è questa
La sola mèta ch' al mio corso io bramo:
Nelle tue bracia reclinar la testa
E mormorar su la tua bocca: t'amo.
Il tè di Russia ancor fumante odora
In tazza di cinese porcellana;
Ma voi site lontana,
E il tè mi di raffredda, o mia signora.
Svampano rossi i ciocchi a ora a ora
Mentre abbrivida fuor la tramontana;
Ma voi site lontana,
E il fuoco mi si spegne, o mia signora.
Ansio il cuore s'affretta a voi che adora
Come uccel sitibondo alla fontana;
Ma voi site lontana,
E il tè mi di raffredda, o mia signora.
Quand'io baciavo, pallido d'ebbrezza,
I vostri polsi fragili e rotondi,
E sussultavo sotto la carezza
Dè vostri occhi profondi,
Voi dicevate: Io t'amo tanto, sai,
Tanto! ma tu mi scorderai fra poco!
E piangevate, quasi. Io non pensai
Che faceste per gioco.
poesia di Giovanni Alfredo Cesareo
Aggiunto di Simona Enache
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