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C'è solo uno specchio a casa mia, dietro un pannello scorrevole nel corridoio al piano di sopra. Secondo le regole della nostra fazione, mi è permesso starci davanti una volta ogni tre mesi, il secondo giorno del mese, quello in cui mia madre mi taglia i capelli. Mi siedo su uno sgabello e mamma, in piedi dietro di me, li accorcia con le forbici. Le ciocche cadono a terra formando un anello biondo cenere.

Veronica Roth in Divergent (2012)Segnala un problemaCitazioni simili
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Montesquieu

Esistono tre forme di governi: il repubblicano, il monarchico e il dispotico; il governo repubblicano è quello nel quale il popolo tutto, o almeno una parte di esso, detiene il potere supremo; il monarchico è quello nel quale uno solo governa, ma secondo leggi fisse e stabilite; nel governo dispotico, invece, uno solo, senza leggi, né freni, trascina tutto o tutti dietro la sua volontà e i suoi capricci.

Montesquieu in Lo spirito delle leggi (1748)Segnala un problemaCitazioni simili
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Met? del corpo

Dalla pianta dei piedi fino alla testa
mi avvolge la voce di mia madre .
Non sarebbe lei una scintilla se non fossi stata io
il cielo cullato dalle acque.
Quando mi mancava,
potevo ascoltarmi da sotto il suo cuore
nel mezzo della fiaba.
Met? del mio corpo è mamma,
Con l'altra met? mi sono specchiata
in una foglia di mela
vedendomi il suo fiore.

Gli altri fiori mi sono venuti al cuore;
moriranno senza di me
se non li fascio con le ali d'angelo
per salire nello specchio dei cieli,
per nevicare nella felicit? di coloro
che non sono stati avvolti
dalla pianta dei piedi fino alla testa
con la voce della mamma.
Pensando alla foglia ho
capito perché mi sono lasciata fiore nella sua ombra:
nel mio nome troverò sempre la voce di mia madre.

poesia di Camelia Oprița da Poeții noștri .roSegnala un problemaCitazioni simili
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Meta' del corpo

Dalla pianta dei piedi fino alla testa
mi avvolge la voce di mia madre .
Non sarebbe lei una scintilla se non fossi stata io
il cielo cullato dalle acque.
Quando mi mancava,
potevo ascoltarmi da sotto il suo cuore
nel mezzo della fiaba.
Meta' del mio corpo è mamma,
Con l'altra meta' mi sono specchiata
in una foglia di mela
vedendomi il suo fiore.

Gli altri fiori mi sono venuti al cuore;
moriranno senza di me
se non li fascio con le ali d'angelo
per salire nello specchio dei cieli,
per nevicare nella felicita' di coloro
che non sono stati avvolti
dalla pianta dei piedi fino alla testa
con la voce della mamma.
Pensando alla foglia ho
capito perché mi sono lasciata fiore nella sua ombra:
nel mio nome troverò sempre la voce di mia madre.

Camelia Oprița

poesia di Camelia Oprița da Poeții noștri .ro (2019), traduzione di Camelia OprițaSegnala un problemaCitazioni simili
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Rabindranath Tagore

Mamma, il giovane Principe passerà

Mamma, il giovane Principe passerà
davanti alla nostra porta;
come posso badare al lavoro stamane?
Mostrami come devo acconciarmii i capelli,
dimmi quali vesti devo indossare.
Mamma, perché mi guardi sgomenta?
Lo' so che non alzerà
gli occhi alla mia finestra;
so bene che sparirà
in un baleno dalla mia vista;
solo la svanente melodia del flauto
mi giungerà singhiozzando da lontano.
Ma il giovane Principe passerà
davanti alla nostra porta,
e per l'occasione voglio indossare
i miei vestiti più belli.
Mamma, il giovane Principe passò
davanti alla nostra porta,
e il sole del mattino
splendeva dal suo cocchio.
Mi tolsi il velo dal viso,
strappai la collana di rubini dal mio collo
e la gettai sul suo cammino.
Mamma, perché mi guardi sgomenta?
Lo so che non raccolse la collana;
so che venne schiacciata dalle ruote
lasciando una macchia rossa sulla polvere,
e nessuno sa quale fu il mio dono
né a chi era destinato.
Ma il giovane Principe è passato
davanti alla nostra porta,
e io gettai davanti al suo cammino
il gioiello che portavo sul petto.

poesia di Rabindranath TagoreSegnala un problemaCitazioni simili
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Jean Cocteau

L'anima di un paese non cambia. Ci osserva da dietro i palazzi blindati e dietro la calma, dietro la disciplina, dietro le uniformi romanzesche, dietro la maschera tragicomica del Duce.

Jean Cocteau in Il mio primo viaggioSegnala un problemaCitazioni simili
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Umberto Saba

Trieste

Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.

poesia di Umberto Saba da Trieste e una donna (1910)Segnala un problemaCitazioni simili
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Sto male

Non sogno più, io non penso più
e non trovo più risorse
Non mi guardo più, io mi troverei brutta
quando tu non sei accanto a me

Non sopporto più questa vita che
s'interrompe se tu parti
Il mio letto è là con la vastità
di un cortile senza ombre se te ne vai

E io sto male, completamente male
come le sere in cui mia madre
usciva e mi lasciava là, con la paura
Io sto male, completamente male
Tu te ne fregi e vieni e vai
a dove non lo dici più
Sono due anni ogni ormai, e forse più.

Come une idea, una mania
tu fai parte ormai di me
Ma io sono stanca, stanca di far' finta
che sto bene insieme a te, ma prodighi non so

Le notte fumo hann' un gusto che io
non ha sapore più
Ma ogni giorno ha la tua identità
Sei dovunque là, lo sei in fondo a me.

E io sto male, sto veramente male
Ti ho dato la vita e sarei
soltanto un' ombra senza te, e quando dormi
Io sto male, sto veramente male
Mi hai tolto ogni capacità,
ogni parola e volontà
E avevo del talento io, davanti a te.

Questo amore vinto, se continuerà
solo come me creperà
Povera idiota che si attormenterà
ascoltando la mia voce che canterà

Che io sto male, sto veramente male
Come le sere in cui mia madre
usciva e mi lasciava là, con la paura
Io sto male, lo sai che io sto male
Mi hai tolto ogni capacità,
ogni parola e voluntà
E del mio cuore che com' me
Sta male, ma dirlo, a cosa vale?
Tu vai, e io sto male, e io sto male.

canzone interpretata di Ornella VanoniSegnala un problemaCitazioni simili
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Edmondo De Amicis

Eccomi preso daccapo a quest'immensa rete dorata, in cui ogni tanto bisogna cascare, volere o non volere. La prima volta ci restai quattro mesi, dibattendomi disperatamente, e benedissi il giorno che ne uscii. Ma vedo che la colpa era tutta mia, ora che ci ritorno... composto a nobile quiete, perché guai a chi viene a Parigi troppo giovane, senza uno scopo fermo, colla testa in tumulto e colle tasche vuote!

Edmondo De Amicis in Ricordi di ParigiSegnala un problemaCitazioni simili
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Secondo la teoria della rinascita, l'autoricordo è il solo mezzo per sviluppare la memoria. Se uno si ricorda di se stesso in questa vita, se ne ricorderà la prossima volta.

P.D. Ouspensky in Frammenti di un insegnamento sconosciuto (1976)Segnala un problemaCitazioni simili
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Khalil Gibran

Madre

La parola più bella
sulle labbra del genere umano è "Madre",
e la più bella invocazione è "Madre mia".
E' la fonte dell'amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.
La stella Sole è madre della terra
e le dà il suo nutrimento di calore;
non lascia mai l'universo nella sera
finchè non abbia coricato la terra
al suolo del mare e al canto melodioso
di uccelli e acque correnti.
E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
Li produce, li alleva, e li svezza.
Alberi e fiori diventano
madri tenere dei loro grandi frutti e semi.
La parola "madre" è nascosta nel cuore
e sale alle labbra
nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa
e si mescola
all'aria chiara e nell'aria nuvolosa.

poesia di Khalil GibranSegnala un problemaCitazioni simili
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Ambrose Bierce

Moglie: Una donna con uno splendido avvenire dietro le spalle.

aforisma di Ambrose Bierce da Dizionario del diavolo (1993)Segnala un problemaCitazioni simili
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Mircea Cărtărescu

Io ho avuto un fratello gemello identico che è scomparso quando aveva un anno. Era stato ricoverato in ospedale per una polmonite doppia e un giorno la mia mamma ha trovato il suo lettino vuoto. Era il 1957, si era nel pieno dello stalinismo, i miei genitori non sono riusciti a sapere che cosa fosse successo. Una delle speranze che alimentano la mia vita è quella di poter ritrovare il mio gemello che si chiamava Victor come uno dei personaggi di "Abbacinante".

Mircea Cărtărescu in intervista su StradaNove (novembre 2007)Segnala un problemaCitazioni simili
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Faremo del nostro meglio. Tu sarai la nomade, io sarò il sedentario. Tu mi porterai frutti magici da terre lontane, io coltiverò arance per te nel giardino dietro casa. Troveremo un equilibrio.

Elif Shafak in Latte nero. Storia di una madre che non si sente abbastanzaSegnala un problemaCitazioni simili
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Mio schiavo! Le condizioni alle quali vi accetto come schiavo e vi tollero vicino sono le seguenti: Dovete rinunciare totalmente al vostro Io. Non avrete altra volontà che la mia. Siete, tra le mie mani, uno strumento passivo che esegue senza discutere tutti i miei ordini. Se per caso un giorno dimenticaste che siete mio schiavo e se non mi obbediste più in tutto e per tutto, avrò il diritto di punirvi secondo il mio capriccio e di frustarvi... e se vivo nel lusso lasciando voi nel bisogno, se vi schiaccierò sotto i piedi, dovrete, senza lamentarvi, baciare il piede che vi schiaccia...

Leopold von Sacher-Masoch in Venere in pelliccia (1870)Segnala un problemaCitazioni simili
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Jaroslav Seifert

Prima che asciughino quei due o tre baci

Prima che asciughino quei due o tre baci
sulla fronte
e qui e lí,
ti chinerai per bere
acqua d'argento dallo specchio,
e se nessuno ti starà a guardare
ti toccherai le labbra con la bocca.

C'è un tempo in cui piú svelto delle dita
che lo scultore passa sulla creta
il sangue impaziente ti modella
il corpo dal di dentro.

Forse stringerai tra le dita
i tuoi giovani capelli
e li solleverai sopra le spalle
perché somiglino piuttosto ad ali,
e davanti a loro prontamente correrai

dove proprio davanti agli occhi
e sul fondo estremo dell'aria
sta il grande, erto, conturbante
e dolce nulla,
che splende.

poesia di Jaroslav SeifertSegnala un problemaCitazioni simili
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Autunno con te

L'autunno si avvicina piano tra frutetti,
foglie gialle cadono ai piedi,
grida alla porta una voce conosciuta
e poi se ne va: si perde nell'orizzonte!

Guarda il vento lungo, dopo di lui,
turbina, dietro, il mio silenzio:
penso correre verso te,
un'ombra è il tuo autunno.

I fiori argentei piangono alla finestra
e in palmo stringono goce fredde:
avrei voluto, di nuovo, amarti
e nella notte d'autunno, non lasciarti andare!

poesia di Aneta Timplaru Horghidan (novembre 2014), traduzione di Aneta Timplaru HorghidanSegnala un problemaCitazioni simili
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Il signore: Io non capisco che razza di arte è la tua: astrattista, futurista, esistenzialista?
Totò: La mia arte è assenteista, cioè vale a dire: nelle mie opere manca sempre qualche cosa... Vedi questa?
Il signore: Cos'è? Un cippo funerario?
Totò: Profano! Questa è una Madre con il bambino che piange.
Il signore: E dov'è la madre?
Totò: La madre è uscita: ecco perché il bambino piange.
Il signore: Sì, va be', ma io non vedo neanche il bambino.
Totò: Ma il bambino è sciocco: è corso dietro alla madre.

replica da Totò cerca moglie, scenario di Vittorio Metz (1950)Segnala un problemaCitazioni simili
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Perché è istintivo pensare che se corri avanti ti sarà più facile non voltarti indietro. Perché pensi che più vai lontano e più vedrai piccolo e distante quello che ti sei lasciata alle spalle. Ma le regole della prospettiva non sono valide in amore. Puoi andare lontano mille miglia, mesi, anni, ma basterà girarti un attimo, abbassare per un solo secondo le difese e lasciarti vincere dai ricordi, per ritrovarlo lì.

Giulia Carcasi in Ma le stelle quante sonoSegnala un problemaCitazioni simili
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Estetica della luce

La luce
come forma di vita e armonia,
riempiendoci i sensi con eternità –
solo un artista visivo,
solo lui può sapere
che significa questa colossale forza.

Lasciando dietro
il dubbio che ci odia da morire,
quando apriremo un libro,
in ogni pensiero –
noi saremo già
la stessa cosa con l’orizzonte sensibile,
con abbondanza di cose,
patimenti e valori,
di poeti nominati bello intelligibile.

Nella logica del cuore
viviamo e pensiamo : sin dai tempi antichi
solo tramite essa conoscendo
in profondità abissali il dio –
sulla neve del mio pensiero
fiorendo cherubini.

L’estetica della luce
forma ideale di vita e armonia.

Con l’anima accesa dalla santa luce,
sulla neve del sangue, viva –
ho scritto indisturbato questo libro,
offerta di lucentezza e gioia,
in una ghirlanda serena
di emozioni umane,
nella logica del cuore
recuperando le domande del mondo da un’eternità –
lasciando alle mie attese mondane
il dubbio che ci salva dalla morte.

Quando
aprirai l’ultimo libro,
lasciando dietro il passato
che ci separa, tesoro –
in ogni poema saremo
uno e lo stesso pensiero;
e il cielo azzurro,
volo sanguinante.

poesia di Dumitru Găleşanu da Le luci dell\'uomo [lirica filosofica] (5 aprile 2021), traduzione di Mihaela CîrțogSegnala un problemaCitazioni simili
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Guardate l'alba e il tramonto come uno spettacolo del effimero, come una scena su cui le persone si arrampicano rumorosamente e passano silenziosamente nell'oblio, uno spettacolo in cui i colori nascono e muoiono nella frenesia del sole.
Guardate l'alba e il tramonto come uno spettacolo del cielo fintanto che sei nel tempo unendo la bellezza dentro di te alla perfetta sincerita' nel tuo rapporto con Dio.

Camelia Oprița in dal libro Il muro dei pensieri (2020)Segnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Alessio
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