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William Shakespeare

Sonetto 25

Chi è in favore delle proprie stelle
si vanti di pubblico onore e superbi titoli,
mentre io, cui la sorte nega simili trionfi,
godo insperatamente chi maggiormente apprezzo.
I favoriti dei potenti schiudono i bei petali
soltanto come calendule allo splendor del sole,
è già sepolto in loro il loro proprio orgoglio
perché alla prima nuvola cade la loro aureola.
L'eroico combattente, famoso per valore
se dopo tante vittorie subisce una sconfitta,
per sempre vien radiato dall'albo dell'onore
e in più dimenticato ogni successo ardito:
felice sono io che amo e son riamato
dove l'amor non cambia né può esser ripudiato.

poesia di William ShakespeareSegnala un problemaCitazioni simili
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Dunque il sesso come fonte di vita e la vita come riproduzione dell'armonia. Il gesto sessuale, come gesto di creazione dove non ci si impiglia, come da noi, in nascite o aborti, ma dove in un punto si celebra il senso del cielo, della terra e delle diecimila cose che in composta armonia abitano il cielo e la terra. Perché noi occidentali crediamo nelle stelle e negli oroscopi che cadono dalle stelle e abbiamo dimenticato che i nostri gesti lenti, agili o violenti modificano le stelle, il loro equilibrio, la loro luce, il loro giro? Il gesto dell'uomo crea armonia o disarmonia nell'universo e il nostro sesso, da gesto che compone, può diventare dissolvenza non tanto di noi, ma del cosmo che non ci ignora.

Umberto Galimberti in Il gioco delle opinioniSegnala un problemaCitazioni simili
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George Bernard Shaw

Le sole persone che ricavano qualche specifica soddisfazione dall'esser più ricche delle altre sono quelle che amano l'ozio e che s'illudono d'esser migliori dei loro vicini e d'esser trattate come tali.

George Bernard Shaw in Guida della donna intelligenteSegnala un problemaCitazioni simili
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Sarà perchè ti amo

Che confusione
sarà perchè ti amo
e un'emozione
che cresce piano piano
stringimi forte e stammi piu vicino
se ci sto bene
sarà perchè ti amo.

Io canto al ritmo del dolce tuo respiro
e primavera
sarà perchè ti amo.
Cade una stella
ma dimmi dove siamo
che te ne frega
sarà perchè ti amo.

E vola vola si sa
sempre più in alto si va
e vola vola con me
il mondo è matto perchè
e se l'amore non c'è
basta una sola canzone
per far cunfusione
fuori e dentro di te.
E vola vola si va
sempre piu in alto si va ...

Ma dopo tutto
che cosa c'è di strano
è una canzone
sarà perchè ti amo
se cade il mondo
allora ci spostiamo
se cade il mondo
sarà perchè ti amo.
Stringimi forte e stammi piu vicino
è cosi bello che non mi casa c'è di strano
matto per matto
almenco noi ci amiamo.

E vola vola si sa
sempre più in alto si va...

E vola vola si va
sarà perchè ti amo
e vola vola con me e stammi più vicino
e se l'amore non c'è
ma dimmi dove siamo
che confusione
sarà perchè ti amo.

canzone interpretata di Ricchi e PoveriSegnala un problemaCitazioni simili
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Bertolt Brecht

Chi sta in alto dice

Chi sta in alto dice:
pace e guerra sono di essenza diversa.
La loro pace e la loro guerra
son come vento e tempesta.
La guerra cresce dalla loro pace
come il figlio dalla madre.
Ha in faccia
i suoi lineamenti orridi.
La loro guerra uccide
quel che alla loro pace è sopravvissuto.

poesia di Bertolt BrechtSegnala un problemaCitazioni simili
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Umberto Eco

Quando i veri nemici sono troppo forti, bisogna pur scegliere dei nemici più deboli. Riflettei che per questo i semplici son detti tali. Solo i potenti sanno sempre con grande chiarezza chi siano i loro nemici veri.

Umberto Eco in Il nome della rosaSegnala un problemaCitazioni simili
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Elizabeth Barrett Browning

In quanti modi ti amo? (Sonetto 43)

In quanti modi ti amo? Fammeli contare.
Ti amo fino alla profondità, alla larghezza e all'altezza
Che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile
Agli scopi dell'Esistenza e della Grazia ideale.
Ti amo al pari della più modesta necessità
Di ogni giorno, al sole e al lume di candela.
Ti amo generosamente, come chi si batte per la Giustizia;
Ti amo con purezza, come chi si volge dalla Preghiera.
Ti amo con la passione che gettavo
Nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia.
Ti amo di un amore che credevo perduto
Insieme ai miei perduti santi, - ti amo col respiro,
I sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! - e, se Dio vorrà,
Ti amerò ancora di più dopo la morte.

poesia di Elizabeth Barrett BrowningSegnala un problemaCitazioni simili
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Lev Tolstoi

Un medico alienista raccontava che un giorno, d'estate, uscendo dall'ospizio, i pazzi l'accompagnarono fino alla porta di strada. - Venite in città con me! Egli disse loro. I malati acconsentirono, ed una piccola brigata lo seguì. Ma più essi andavano innanzi nella strada in mezzo al libero movimento degli uomini sani, maggiormente s'intimidivano e si stringevano intorno al medico. Finalmente, essi domandarono tutti di tornare all'ospizio, al loro modo di vivere insensato, ma abituale, al loro custode, alle battiture, alla camicia di forza, alle celle. Allo stesso modo si stringono e vogliono tornare al loro antico modo di vivere... gli uomini che il cristianesimo chiama alla libertà, alla vita dell'avvenire, libera e razionale.

Lev Tolstoi in Il regno di Dio è in voiSegnala un problemaCitazioni simili
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Albert Einstein

Il buddismo, specialmente come abbiamo appreso dai meravigliosi scritti di Schopenhauer, ne contiene un elemento molto più forte. Grandi spiriti religiosi di tutti i tempi si sono distinti per questo tipo di sentimento religioso che non conosce né dogmi né un Dio concepito a immagine dell'uomo; così non vi può essere una Chiesa i cui insegnamenti centrali vi siano basati. Perciò è proprio fra gli eretici di ogni epoca che troviamo uomini carichi del più alto sentimento religioso e che erano spesso visti dai loro contemporanei come atei, ma talvolta anche come santi. Osservati sotto questa luce, uomini come Democrito, Francesco d'Assisi e Spinoza sono strettamente simili fra loro. Come può un sentimento religioso cosmico venir comunicato da una persona all'altra, se non può generare nessuna nozione definita di Dio e nessuna teologia? Secondo me, la funzione più importante dell'arte e della scienza è proprio quella di risvegliare questo sentimento e tenerlo vivo in quelli che sono in grado di sentirlo.

Albert Einstein in Come io vedo il mondoSegnala un problemaCitazioni simili
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Edgar Allan Poe

Il giorno più felice

Il giorno più felice - l'ora più felice
questo mio inaridito cuore ha già conosciuto;
ogni più alta speranza di trionfo e d' orgoglio
sento ch' é fuggita via.

Trionfo? oh sì, così fantasticavo;
ma da gran tempo svanirono ormai
le visione di quel mio giovanile tempo -
e sia pur così.

E quanto a te, orgoglio, che dirti?
Erediti pure un'altra fonte
quel veleno che approntasti per me -
Ora acquietati, o mio spirito.

Il giorno più felice - l'ora più felice -
che quest'occhi avrebbero visto - hanno già visto,
il rifulgente sguardo di trionfo e d' orgoglio
sento che é spento ormai.

Ma mi fosse pur riofferta quella speranza
di trionfo e d' orgoglio, e con la pena
che allora avvertivo - quella fulgente ora
io non vorrei riviverla:

giacche' oscure scorie erano su quelle ali
e, al loro agitarsi, una maligna essenza
ne pioveva - fatale per un' anima
che già l' ha conosciuta.

poesia di Edgar Allan PoeSegnala un problemaCitazioni simili
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Io penso che sono meglio i rimpianti, perché su quelli ci puoi lavorare, perché puoi immaginarti il finale che più ti fa comodo, mentre i brutti ricordi il loro finale ce l'hanno già.

Giulia Carcasi in Ma le stelle quante sonoSegnala un problemaCitazioni simili
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Ben venga maggio

Ben venga maggio
e 'l gonfalon selvaggio!
Ben venga primavera,
che vuol l'uom s'innamori:
e voi, donzelle, a schiera
con li vostri amadori,
che di rose e di fiori,
vi fate belle il maggio,
venite alla frescura
delli verdi arbuscelli.
Ogni bella è sicura
fra tanti damigelli,
ché le fiere e gli uccelli
ardon d'amore il maggio.
Chi è giovane e bella
deh non sie punto acerba,
ché non si rinnovella
l'età come fa l'erba;
nessuna stia superba
all'amadore il maggio
Ciascuna balli e canti
di questa schiera nostra.
Ecco che i dolci amanti
van per voi, belle, in giostra:
qual dura a lor si mostra
farà sfiorire il maggio.
Per prender le donzelle
si son gli amanti armati.
Arrendetevi, belle,
a' vostri innamorati,
rendete e cuor furati,
non fate guerra il maggio.
Chi l'altrui core invola
ad altrui doni el core.
Ma chi è quel che vola?
è l'angiolel d'amore,
che viene a fare onore
con voi, donzelle, a maggio.
Amor ne vien ridendo
con rose e gigli in testa,
e vien di voi caendo.
Fategli, o belle, feste.
Qual sarà la più presta
a dargli el fior del maggio?
- Ben venga il peregrino. -
- Amor, che ne comandi? -
- Che al suo amante il crino
ogni bella ingrillandi,
ché gli zitelli e grandi
s'innamoran di maggio. -

poesia di Angelo Poliziano da RimeSegnala un problemaCitazioni simili
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Khalil Gibran

I figli

E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono.

Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi:
La vita procede e non s'attarda sul passato.
Voi site gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dellì'Arciere;
Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.

poesia di Khalil Gibran da Il ProfetaSegnala un problemaCitazioni simili
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Napoleone Bonaparte

La mia posizione è del tutto diversa da quella dei sovrani di vecchio stampo. Essi possono condurre una vita indolente nei loro castelli, e abbandonarsi senza vergogna a ogni specie di vizio. Nessuno contesta la loro legittimità, nessuno pensa di sostituirli. Nel mio caso, tutto cambia. Non c'è generale che non s'immagini di avere al trono lo stesso diritto che ho io. Non c'è uomo che non creda di aver determinato la mia sorte il 18 Brumaio... Sono dunque obbligato ad essere molto severo con questa gente.

citazione di Napoleone BonaparteSegnala un problemaCitazioni simili
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Victor Hugo

Quando due anime infine si sono trovate, si sono scoperte compatibili e comlpementari, hanno compreso di essere fatte l'una per l'altra, di essere, dunque, simili, si stabilisce tra loro per sempre un legame, ardente e puro, proprio come loro, un legame che inizia sulla terra e continua per sempre nei cieli... E' questo l'amore che tu ispiri in me...

Victor Hugo in lettera a Adele Foucher (1821)Segnala un problemaCitazioni simili
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Antonio Castronuovo

La cultura occidentale nasce a schegge: tali sono i primi cenni di verità, le laminette orfiche, il balbettìo dei sapienti. Il caso ha poi agito in loro favore poiché non ha fatto reperire che frammenti, sparsi ma ricomponibili in un disegno eccelso, in una struttura filosofica la cui statuaria esemplarità non ha pari: il presocratismo, davanti a Eraclito, Parmenide, Empedocle, al cospetto di quei pochi cocci che ancora rilucono, chi avrà l’audacia di paragonarli a vieti e timidi accenni della conoscenza? Chi se la sentirà di affermare che si tratta di una rudimentale organizzazione del logos.

aforisma di Antonio Castronuovo da Palingenesi del frammento (1995)Segnala un problemaCitazioni simili
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Jacques Prevert

I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.

poesia di Jacques PrevertSegnala un problemaCitazioni simili
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Elegia I

Quando, uomini e Dei vincendo, Amore,
Con la sua fiamma, mi bruciava il cuore,
A me, con la sua cruda furia ardendo
Il sangue e le ossa, e lo spirito e i sensi,
Ancora io non avevo tal sapienza
Per esprimer la mia sofferenza;
Né ancora Febo, che ama i Lauri verdi,
Mi aveva dato di comporre versi.
Ma adesso, che il furore suo divino
Empie d’ardore il mio spirito ardito,
Cantar mi fa, non le tonanti frecce
Del Padre Giove, e non le crude guerre,
Con cui Marte tormenta l’Universo;
La lira mi ha donato che ai bei versi
Dell’Amore già in Lesbo dava canto:
Così adesso al mio Amore darà pianto.
Dolce archetto, la mia voce addolcisci,
Che pur potrebbe spezzarsi e inasprirsi,
Narrando tante dolorose cure,
Ansie, disdette, avversità, sventure.
Tempra l’ardor da cui il mio cuore tenero,
Fu un dì, bruciando, quasi fatto cenere.
Già ne avverto un pietoso ricordare,
Che costringe il mio occhio a lacrimare.
Mi par di risentire i primi allarmi,
Che ebbi da Amore un dì, già vedo le armi,
Di cui si armò venendo a darmi assalto.
Erano gli occhi miei, da cui lanciavo
Molti strali, a chi troppo mi guardava,
E al mio arco abbastanza non badava.
Ma quei miei strali gli occhi mi han disfatto,
Esempio di vendetta esser mi han fatta.
Burlandomi, al vedere l’uno amare,
L’altro d’Amore struggersi e bruciare;
Al veder tante lacrime disperse,
Tanti sospiri e vane preci perse,
Non mi accorsi che a un tratto mi ammalavo
Del male che negli altri io biasimavo;
Che mi trafisse con tal furia ardita,
Che da gran tempo ancor non son guarita;
Sicché adesso, di nuovo, sono spinta
A rinfrescar con rinnovato pianto
Gli antichi mali. O Dame che leggete,
Con me, dei miei rimpianti, sospirate.
Forse un giorno io farò la stessa cosa:
La vostra voce aiuterò, pietosa,
Le vostre pene, gli affanni a narrare,
E il tempo perso invano deprecare.
Pur se serbate in cuore un tal rigore,
Può un giorno Amore uscirne vincitore.
E più sarete state a lui nemiche,
Peggio farà, sentendovi asservite.
Non pensate che sian da biasimare
Quelle che Amore ha fatto un dì infiammare.
Altre, oltre noi, pur con la lor grandezza,
Han sofferto amorosa sofferenza;
Cuore altero, bellezza, alto lignaggio,
Non le hanno preservate dal servaggio
Del duro Amore; le anime più eccelse
Ne son più presto e strettamente prese.
Semiramìs, Regina celebrata,
Che distrusse con la sua forte armata
Le nere squadre delle truppe Etiopiche,
E ai suoi mostrando un esempio lodevole,
Con la sua fiera spada, fra i nemici,
Faceva il sangue scorrer dei più arditi,
E ancora poi volendo conquistare
Tutti i vicini, o a lor battaglia dare,
Incontrò Amor, che in tal modo la prese,
Che, lasciando armi e leggi, ella si arrese.
Non meritava almeno la regale
Sua dignità di aver sorte men grave
Che amar suo figlio? O tu, di Babilonia
Regina, ov’è il tuo cuore atto alla guerra?
Dove è mai quello scudo, dov’è il brando,
Con cui vincevi il guerriero più audace?
Dove hai messo il cimiero tuo marziale,
Che l’oro della chioma ti adombrava?
Dov’è la spada, dove la corazza,
Con cui rompevi la nemica audacia?
Dove sono fuggiti i tuoi corsieri
Trainanti in furia il carro alla vittoria?
Presto ti ha vinta un debole nemico?
Presto ha spezzato il tuo cuore virile,
Sì che dell’armi ogni piacere hai perso,
Ma sola langui stesa nel tuo letto?
Messo hai da parte le asprezze marziali,
Per ritrovar le gioie coniugali.

poesia di Louise Labe da rivista: L’opera di Louise Labé Lionese, traduzione di Budini PaoloSegnala un problemaCitazioni simili
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Jacques Lacan

Temo che il rispetto che portate ai vostri simili finisca per rinviarli rapidamente alle loro fisime di resistenza, alle loro idee ostinate, alla loro stupidità innata - insomma, ai cavoli loro. Che si arrangino! È in questo, credo, che consista in fondo quel fermarsi davanti alla loro libertà che spesso guida la vostra condotta. Libertà d'indifferenza, si dice, ma non certo della loro, bensì piuttosto della vostra.

Jacques Lacan in Il Seminario VIII: Il transfertSegnala un problemaCitazioni simili
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Dagli italiani ho imparato qualcosa ma è difficile dire che cosa. Perché da loro si può imparare soltanto dopo avere buttato via ogni idea che ci siamo fatti prima. Non sono le bellezze, né gli alberi di aranci, nemmeno la splendida architettura, ma il modo di vivere. Qui ho imparato a vivere.

Ingeborg Bachmann in Corriere della sera (21 marzo 2010)Segnala un problemaCitazioni simili
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Si può definire la legge come l'unione di chi comprende e vede lontano contro chi vede solo ciò che ha vicino. I primi devono costringere i secondi a compiere ciò che è nel loro interesse. Ma non è nell'interesse dei miopi, per farli felici contro la loro volontà, bensì nell'interesse della comunità. La legge è l'arma indispensabile dell'intelligenza contro la stupidità.

Rudolf von Jhering in Lo scopo del dirittoSegnala un problemaCitazioni simili
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