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Edgar Allan Poe

Il giorno più felice

Il giorno più felice - l'ora più felice
questo mio inaridito cuore ha già conosciuto;
ogni più alta speranza di trionfo e d' orgoglio
sento ch' é fuggita via.

Trionfo? oh sì, così fantasticavo;
ma da gran tempo svanirono ormai
le visione di quel mio giovanile tempo -
e sia pur così.

E quanto a te, orgoglio, che dirti?
Erediti pure un'altra fonte
quel veleno che approntasti per me -
Ora acquietati, o mio spirito.

Il giorno più felice - l'ora più felice -
che quest'occhi avrebbero visto - hanno già visto,
il rifulgente sguardo di trionfo e d' orgoglio
sento che é spento ormai.

Ma mi fosse pur riofferta quella speranza
di trionfo e d' orgoglio, e con la pena
che allora avvertivo - quella fulgente ora
io non vorrei riviverla:

giacche' oscure scorie erano su quelle ali
e, al loro agitarsi, una maligna essenza
ne pioveva - fatale per un' anima
che già l' ha conosciuta.

poesia di Edgar Allan PoeSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Edgar Allan Poe

Imitazione

Un cupo insondabile mare
di sconfinato orgoglio -
mistero e sogno
m'appare quella mia prima età;
un sogno, dico, che un estroso pensiero
popolò di strani esseri mai vissuti,
che il mio spirito non ha mai veduto.
Oh, li avessi lasciati in passare,
col mio occhio sognante!
Nessuno al mondo erediti
quella mia visione d'allora;
quei pensieri io controllerei,
come per magia, nella sua mente:
giacchè quella fulgente speranza
e quel lieto tempo sono svaniti,
con essi andò via, con un sospiro:
ma non m'importa che siano periti,
benchè così cari li avessi allora.

poesia di Edgar Allan PoeSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Risvegliare verso di me sentimenti di amore e dedizione e anche di paura, non è forse questo il primo segno ed il sommo trionfo del potere? Essere per qualcuno causa di sofferenza e di gioia, senza avere per questo alcun diritto effettivo, non è forse questo il cibo più dolce per il nostro orgoglio? E che cos'è questa felicità? Orgoglio saziato.

Michail Lermontov in Un eroe del nostro tempoSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Sfoga pur contro me, Cielo adirato

Sfoga pur contro me, Cielo adirato
quanto più fai tuo crudo aspro furore
ch'indarno tenti di fierezza armato
spegner favilla al mio cocente ardore.

Puoi ben tormi, ch'io possa in su l'Amato
volto nutrir quest'affannato cuore
ma sveller non puoi già del manco lato
il dolce stral con cui ferimmi Amore.

Siami pur forte rea ogn'or più infesta
viva pur l'alma in pianto ed in cordoglio
che il mio fermo desir ciò non s'arresta.

Io son di vera fede immobil scoglio
cui di continuo il vento, e 'l mar tempesta
ma non si frange al lor feroce orgoglio.

poesia di Aurora SanseverinoSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Umberto Saba

L'ora nostra

Sai un'ora del giorno che più bella
sia della sera? tanto
più bella e meno amata? È quella
che di poco i suoi sacri ozi precede;
l'ora che intensa è l'opera, e si vede
la gente mareggiare nelle strade;
sulle mole quadrate delle case
una luna sfumata, una che appena
discerni nell'aria serena.
È l'ora che lasciavi la campagna
per goderti la tua cara città,
dal golfo luminoso alla montagna
varia d'aspetti in sua bella unità;
l'ora che la mia vita in piena va
come un fiume al suo mare;
e il mio pensiero, il lesto camminare
della folla, gli artieri in cima all'alta
scala, il fanciullo che correndo salta
sul carro fragoroso, tutto appare
fermo nell'atto, tutto questo andare
ha una parvenza d'immobilità.
È l'ora grande, l'ora che accompagna
meglio la nostra vendemmiante età.

poesia di Umberto SabaSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Per un'ora d'amore

Per un'ora d'amore non sò cosa farei,
per poterti sfiorare non sò cosa darei...
Chiudo gli occhi, senza te
le serate non finiscono mai,
sole giallo, mare blu,
non vorrei farti restare così.
Un ricordo d'estate di più
e per un'ora d'amore venderei anche il cuore
e per un'ora d'amore venderei anche il cuore
Per un'ora d'amore non sò cosa farei,
per poterti sfiorare non sò cosa darei...
Chiudo gli occhi, ti vorrei
non nei sogni ma così come sei,
sole giallo, mare blu,
che risveglio ora che manchi tu.
Aspettarti e sapere che ormai
io per un'ora d'amore venderei anche il cuore
io per un'ora d'amore venderei anche il cuore
Chiudo gli occhi, penso a te,
i ricordi non finiscono mai,
sole giallo, mare blu,
come il vento sei volata anche tu...
Non rimane che dire
e per un'ora d'amore venderei anche il cuore
e per un'ora d'amore venderei anche il cuore
Per un'ora d'amore non sò cosa farei,
per poterti sfiorare non sò cosa darei...

canzone interpretata di Antonella RuggieroSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Jacques Prevert

Barbara

Ricordati Barbara
Pioveva senza sosta quel giorno su Brest
E tu camminavi sorridente
Serena rapita grondante
Sotto la pioggia
Ricordati Barbara
Come pioveva su Brest
E io ti ho incontrata a rue de Siam
Tu sorridevi
Ed anch'io sorridevo
Ricordati Barbara
Tu che io non conoscevo
Tu che non mi conoscevi
Ricordati Ricordati quel giorno ad ogni costo
Non lo dimenticare
Un uomo s'era rifugiato sotto un portico
E ha gridato il tuo nome
Barbara
E sei corsa verso di lui sotto la pioggia
Grondante rapita rasserenata
E ti sei gettata tra le sue braccia
Ricordati questo Barbara
E non mi rimproverare di darti del tu
lo dico tu a tutti quelli che amo
Anche se una sola volta li ho veduti
Io dico tu a tutti quelli che si amano
Anche se non li conosco
Ricordati Barbara
Non dimenticare
Questa pioggia buona e felice
sul tuo volto felice
Su questa città felice
Questa pioggia sul mare
Sull'arsenale
Sul battello d'Ouessant
Oh Barbara
Che coglionata la guerra
Che ne è di te ora
Sotto questa pioggia di ferro
Di fuoco d'acciaio di sangue
E l'uomo che ti stringeva tra le braccia
Amorosamente
è morto disperso o è ancora vivo
Oh Barbara
Piove senza sosta su Brest
Come pioveva allora
Ma non è più la stessa cosa e tutto è crollato
E' una pioggia di lutti terribili e desolata
Non c'è nemmeno più la tempesta
Di ferro d'acciaio e di sangue
Soltanto di nuvole
Che crepano come cani
Come i cani che spariscono
Sul filo dell'acqua a Brest
E vanno ad imputridire lontano
Lontano molto lontano da Brest
Dove non vi è piú nulla.

poesia di Jacques PrevertSegnala un problemaCitazioni simili
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Volevo amarti un po’

Volevo amrti un po'
per non soffrire più
tu eri quello giusto per giocare
per divertirsi ancora
per ridere di noi
per non pensare troppo
per dormire...

Poi ho sentito
la tua energia
la tua testa dura
la tua follia
la tua dolcezza
che mi ha viziata
ed il girasole
della tua risata
e con te potrei
gettare via
il mio tempo che coltiva
la malinconia.
Volevo amarti un po'
ma ti amo già di più
è questo che mi fa più paura...

Ma grazie a te
sorrido anch'io
perchè affronti tu
al posto mio
i miei fantasmi
e i miei non so
e il mio ribellarmi
finchè vivrò
e anche se ti chiamo
il mio bambino
forse è già destino che
tu mi porti via

Volevo amarti un po'
ma ti amo già di più
è questo che mi fa più paura.
Volevo amarti un po'
ma ti amo già di più
e tu mi chiedi se
sono tua?...

canzone interpretata di Ornella VanoniSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Jane Austen

Sono la creatura più felice dell'universo. Forse altri lo hanno detto prima di me, ma nessuno con tanta ragione.

Jane Austen in Orgoglio e pregiudizioSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Rabindranath Tagore

Quando mi comandi

Quando mi comandi di cantare, il mio cuore
sembra scoppiare d'orgoglio
e fisso il tuo volto
e le lacrime mi riempiono gli occhi.

Tutto ciò che nella mia vita
vi è di aspro e discorde
si fonde in dolce armonia,
e la mia adorazione stende l'ali
come un uccello felice
nel suo volo a traverso il mare.

So che ti diletti del mio canto,
che soltanto come cantore
posso presentarmi al tuo cospetto.

Con l'ala distesa del mio canto
sfioro i tuoi piedi, che mai
avrei pensato di poter sfiorare.

Ebbro della felicità del mio canto
dimentico me stesso
e chiamo amico te
che sei il mio signore.

poesia di Rabindranath TagoreSegnala un problemaCitazioni simili
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Incancellabile

A volte mi domando se,
Vivrei lo stesso senza te,
Se ti saprei dimenticare.
Ma passa un attimo e tu sei,
Sei tutto quello che vorrei
Incancellabile oramai!

Sembrava un'altra storia che,
Il tempo porta via con se,
Tu non lasciarmi mai!
Tu non lasciarmi!

E più mi manchi, e più mi stai
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Perché oramai sarai
Incancellabile.

Con la tua voce e l'allegria
Che dentro me non va più via
Come un tatuaggio sulla pelle.

Ti vedo dentro gli occhi suoi,
Ti cerco quando non ci sei,
Sulle mie labbra sento la voglia che ho di te

Così profondamente mio
Non ho mai avuto niente io
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi.
E più ti guardo e più lo sai
Di te io m'innamorerei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi,
Non farlo mai perché.

Se guardo il cielo
Io sento che sarai
Incancellabile oramai, Oh no!
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi

Incancellabile tu sei
Nei miei respiri e i giorni miei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Non, no...
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Non, no

E si fa grande dentro me
Questo bisogno che ho di te
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
E pìu mi manchi più tu sei
Al centro dei pensieri miei

Tu non lasciarmi mai
Da sola senza te
Ora e per sempre resterai
Dentro i miei ochi
Incancellabile
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi.

canzone interpretata di Laura PausiniSegnala un problemaCitazioni simili
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Nazim Hikmet

I tuoi occhi

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all'ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questo fine di maggio, dalle parti d'Antalya
sono così, le spighe, di primo mattino;

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
così sono d'autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà un giorno, mia rosa, verrà un giorno
che gli uomini si guarderanno l'un l'altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.

poesia di Nazim HikmetSegnala un problemaCitazioni simili
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Novalis

Chi ti ha guardata

Chi ti ha guardata una volta, irretito
non sarà mai dalla rovina, o Madre;
da te lontano, cede alla tristezza,
ti amerà sempre con passione ardente,
e la memoria in lui della tua grazia
resta il più alto volo del suo spirito.

Mi volgo a te con devozione immensa,
tu già conosci quello che mi manca.
Sii tenera con me, Madre soave,
dammi un segno di gioia, finalmente.
Tutta la mia esistenza in te riposa,
resta vicino a me solo un istante.

Più volte nei miei sogni ti ho veduta
così bella, e nell'intimo amorosa;
il piccolo dio che avevi tra le braccia
voleva muoversi a pietà del compagno;
ma tu tornasti, levando il tuo sguardo
sublime, tra le nuvole in tripudio.

Me infelice! che cosa ti ho mai fatto?
Pieno di nostalgia, ti prego ancora;
non sono il luogo dove la mia vita
trova pace, le tue cappelle sante?
Regina benedetta,
prenditi questo cuore e questa vita.

Lo sai, regina amata,
che sono tutto interamente tuo.
Non ho goduto già da lungo tempo
nel segreto del cuore la tua grazia?
Quando ero ancora ignaro di me stesso
succhiavo il latte al tuo beato seno.

Sei stata accanto a me infinite volte,
guardavo a te con gioia di fanciullo;
mi tendeva le mani - perché un giorno
potesse ritrovarmi - il tuo bambino.
Con dolce e tenero sorriso - oh tempo
di paradiso! - un bacio tu mi davi.

Questo beato mondo ora è lontano,
e già da tempo il lutto mi accompagna,
perdutamente ho continuato a errare:
dunque ho peccato in modo così grave?
Fanciullo, tocco l'orlo del tuo manto,
svegliami tu da questo grave sogno.

Solo un fanciullo può guardarti in viso,
con fiducia aspettare il tuo soccorso;
allora sciogli il vincolo degli anni,
ch'io ritorni com'ero, il tuo bambino.
Vivono in me la fedeltà, l'amore
mio di fanciullo, da quel tempo d'oro.

poesia di NovalisSegnala un problemaCitazioni simili
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Jean-Jacques Rousseau

La mia immaginazione, che nella giovinezza andava sempre in avanti ed ora va ritoso, compensa con quei dolci ricordi la speranza che ho perduto per sempre. Non vedo più nulla nell'avvenire che mi tenti, solo i ritorni del passato possono lusingarmi, e quei ritorni così vivi e così veri nel periodo di cui parlo mi fanno spesso vivere felice nonostante le mie sventure.

Jean-Jacques Rousseau in Le confessioni (1973), traduzione di Valentina ValenteSegnala un problemaCitazioni simili
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Pablo Neruda

Poem XVII

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

poesia di Pablo NerudaSegnala un problemaCitazioni simili
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John Keats

La dolcezza di quel viso

Lo sfavillio del suo sguardo splendente
E quel seno, terrestre paradiso.

Mai più felice sarà la vista mia,
Ché ha perso il visibile ogni sapore:
Perduto è il piacere della poesia,
L'ammirazione per il classico nitore.

Sapesse lei come batte il mio cuore,
Con un sorriso ne lenirebbe la pena,
E sollevato ne sentirei la dolcezza,
La gioia, mescolata col dolore.

Come un toscano perduto in Lapponia,
Tra le nevi, pensa al suo dolce Arno,
Così sarà lei per me in eterno
L'aura della mia memoria.

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Meister Eckhart

Non v'è un solo giorno che l'uomo, per quanto molto potente e ricco, possa passare in questo mondo tra la prosperità e i piaceri, senza dolori o del corpo o dell'anima. Infatti, non può avere tutto quel che vuole, e v'è sempre qualcosa di quel che non vuole. Certamente sono incomparabilmente di più i beni di cui manca che non quelli che possiede. Perciò è più misero che felice. Il bene che si possiede, esso soltanto dà gioia; quello che non si ha, rattrista.

Meister Eckhart in Commento alla Genesi (1989)Segnala un problemaCitazioni simili
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Edgar Allan Poe

Romanza

Romanza, che ami annuire e cantare
col capo assonnato e le ali ripiegate,
tra verdi fronde, quali agita
nel suo fondo un ombroso lago,
fu per me un variopinto pappagallo
- oh, a me familiare uccello -
che m'apprese a dir l'alfabeto
e a balbettare le prime parole,
qundo nel bosco selvaggio io giacevo,
fanciullo - dall'occhio sagace.

Ma da un pezzo, del Condor gli eterni anni
così scuotono il cielo stesso là in alto,
con tumulto di tuoni mentre passano,
che non ho io più tempo per oziose cure,
mentre spio l'inquieto cielo.
E quando un'ora con più lievi ali
getta su di me le sue morbide piume,
dissipar quel breve tempo con lira e rime
(vietate cose!) - delittuoso parrebbe al mio cuore:
a meno che con le corde non vibri anch'esso.

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John Keats

Senza di te

Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

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Giorgio Caproni

Clausola

Tanto per non finire:
la morte, già così allegra a viverla,
ora la dovrei morire?

(Non me la sento, d'ucciderla)

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Goethe

Mi batteva il cuore; svelto, a cavallo!

Mi batteva il cuore; svelto, a cavallo!
E via! Con l'impeto dell'eroe in battaglia.
La sera cullava già la terra,
e sui monti si posava la notte;
se ne stava vestita di nebbia la quercia,
gigantesca guardiana, là
dove la tenebre dai cespugli
con cento occhi neri guardava.

Da un cumulo di nubi la luna
sbucava assonnata tra le nebbie;
i venti agitavano le ali sommesse,
sibilavano orridi al mio orecchio;
la notte generava migliaia di mostri,
ma io mille volte più coraggio avevo;
il mio spirito era un fuoco ardente,
il mio cuore intero una brace.

Ti vidi, e una mite gioia
passò dal tuo dolce sguardo su di me;
fu tutto per te il mio cuore,
fu tuo ogni mio respiro.
Una rosea primavera
colorava l'adorabile volto,
e tenerezza per me, o numi,
m'attendevo, ma meriti non avevo.

L'addio, invece, mesto e penoso.
Dai tuoi occhi parlava il cuore;
nei tuoi baci quanto amore,
oh che delizia, e che dolore!
Partisti, e io restai, guardando a terra,
guardando te che andavi, con umido sguardo;
eppure, che gioia essere amati,
e amare, o numi, che gioia!

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