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Maria Luisa Spaziani

Parigi dorme

Parigi dorme. Un enorme silenzio
è sceso ad occupare ogni interstizio
di tegole e di muri. Gatti e uccelli
tacciono. Sono io di sentinella.

Agosto senza clacson. Sopravvivo
unica, forse. Tengo fra le braccia
come Sainte Geneviève la mia città
che spunta dal mantello, in fondo al quadro.

poesia di Maria Luisa Spaziani da Poesie 1954-2006Segnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Forse i gatti sono qui per insegnarci questo: a vivere l'attimo in modo così completo, con un tale coinvolgimento che lo faccia durare in eterno.

Jeffrey Moussaieff Masson in La vita emotiva dei gattiSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Ramón Eder

Ci sono persone così pedanti che quando tacciono, tacciono in latino.

aforisma di Ramón Eder da Ironie (Ironías) (2007)Segnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Dan Costinaş
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Pablo Neruda

Forse non essere è esser senza che tu sia

Forse non essere è esser senza che tu sia,
senza che tu vada tagliando il mezzogiorno
come un fiore azzurro, senza che tu cammini
più tardi per la nebbia e i mattoni,
senza quella luce che tu rechi in mano
che forse altri non vedran dorata,
che forse nessuno seppe che cresceva
come l'origine rossa della rosa,
senza che tu sia, infine, senza che venissi
brusca, eccitante, a conoscer la mia vita,
raffica di roseto, frumento del vento,
e da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo.

poesia di Pablo NerudaSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Cesar Vallejo

Pietra Nera su Pietra Bianca

Morirò a Parigi in un giorno di pioggia,
in un giorno che già mi ricordo.
Morirò a Parigi - non fuggirò –
forse d’autunno, un giovedì, come oggi.

Sarà un giovedì, perche oggi,
il giovedì in cui io scrivo,
le mie ossa se lo sentono,
e mai come oggi, per tutta la mia strada,
mi sono visto così solo.

poesia di Cesar Vallejo da L’Isola del TonalSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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I gatti sono contenti del loro destino, con o senza la nostra approvazione.

Jeffrey Moussaieff Masson in La vita emotiva dei gattiSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Sonetto XXIII

Deh, s'io potessi vivere fin d'oggi,
Domani e sempre, tra le sole braccia
Dell'uomo amato, e s'egli mi dicesse
Stringendomi al suo petto: "O amica cara,

Amiamoci fra noi, ben soddisfatti
L'uno dell'altra, senza che più nulla
Possa in vita dividerci"; se, al colmo
Del possesso fra noi, mentre lo tengo

Stretto al pari dell'edera e del fusto,
La morte invidiosa ci strappasse,
L'uno all'altra, per sempre, allora, al colmo

Dei nostri amplessi, esalerei lo spirito
Mio sulle labbra sue, fino a morirne
D'una felicità che non ha nome.

poesia di Louise LabeSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Edmondo De Amicis

Eccomi preso daccapo a quest'immensa rete dorata, in cui ogni tanto bisogna cascare, volere o non volere. La prima volta ci restai quattro mesi, dibattendomi disperatamente, e benedissi il giorno che ne uscii. Ma vedo che la colpa era tutta mia, ora che ci ritorno... composto a nobile quiete, perché guai a chi viene a Parigi troppo giovane, senza uno scopo fermo, colla testa in tumulto e colle tasche vuote!

Edmondo De Amicis in Ricordi di ParigiSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Forse un giorno tutti gli stilisti comprederanno che il mistero è un'importante regola guida per la moda.

Mary Higgins Clark in Mentre la mia piccola dorme (1990)Segnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Sto male

Non sogno più, io non penso più
e non trovo più risorse
Non mi guardo più, io mi troverei brutta
quando tu non sei accanto a me

Non sopporto più questa vita che
s'interrompe se tu parti
Il mio letto è là con la vastità
di un cortile senza ombre se te ne vai

E io sto male, completamente male
come le sere in cui mia madre
usciva e mi lasciava là, con la paura
Io sto male, completamente male
Tu te ne fregi e vieni e vai
a dove non lo dici più
Sono due anni ogni ormai, e forse più.

Come une idea, una mania
tu fai parte ormai di me
Ma io sono stanca, stanca di far' finta
che sto bene insieme a te, ma prodighi non so

Le notte fumo hann' un gusto che io
non ha sapore più
Ma ogni giorno ha la tua identità
Sei dovunque là, lo sei in fondo a me.

E io sto male, sto veramente male
Ti ho dato la vita e sarei
soltanto un' ombra senza te, e quando dormi
Io sto male, sto veramente male
Mi hai tolto ogni capacità,
ogni parola e volontà
E avevo del talento io, davanti a te.

Questo amore vinto, se continuerà
solo come me creperà
Povera idiota che si attormenterà
ascoltando la mia voce che canterà

Che io sto male, sto veramente male
Come le sere in cui mia madre
usciva e mi lasciava là, con la paura
Io sto male, lo sai che io sto male
Mi hai tolto ogni capacità,
ogni parola e voluntà
E del mio cuore che com' me
Sta male, ma dirlo, a cosa vale?
Tu vai, e io sto male, e io sto male.

canzone interpretata di Ornella VanoniSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Umberto Saba

Trieste

Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.

poesia di Umberto Saba da Trieste e una donna (1910)Segnala un problemaCitazioni simili
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Dostoievski

Nei ricordi di ogni uomo ci sono certe cose che egli non svela a tutti, ma forse soltanto agli amici. Ce ne sono altre che non svelerà neppure agli amici, ma forse solo a sé stesso, e comunque in gran segreto. Ma ve ne sono infine, di quelle che l'uomo ha paura di svelare perfino a sé stesso, e ogni uomo perbene accumula parecchie cose del genere.

Dostoievski in Memorie dal sottosuolo (1864)Segnala un problemaCitazioni simili
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E ti amo

E ti amo, ti amo davvero
E ti amo, ti amo lo giuro
Te lo scrivo di rosso e di nero
Sulla pagina enorme di un muro
E ti amo, ti amo di brutto
E ti amo più della mia vita
Anche se sono più di trent’otto
Gli anni persi su questo pianeta.
E ti amo anche se è incomprensibile
Per la gente che ancora non sa
Che ti amo e doveva succedere
A questa età.
E ti amo, ti amo da sempre
Anche se ti conosco da un giorno
Come un’Africa che si riempie
Di falò sotto un cielo notturno.
E ti amo, ti amo per sbaglio
Ma è la cosa più giusta che faccio
Da quando ero un ragazzo al guinzaglio
E con tutte facevo il pagliaccio.
E ti amo anche se è intraducibile
Nella lingua di questa città
Ma è davvero così imperdonabile
Se ti amo già
E ti amo come se
Non avessi amato mai
Senza rabbia e senza che
Abbia fatto niente per volerlo ormai,
Dimmi che ci sei
Che mi vuoi.

E ti amo, ti amo, ti amo
Come un mare che aspetta alla foce
Il suo fiume di vita e di pace.
E ti amo e mi sento ridicolo
Senza maschere ne gravità,
Ma ti amo e mi sembra un miracolo
Se ti amo già.
E ti amo, ti amo sul serio
E ti amo, ti amo lo giuro,
Anche se resterà un desiderio
Che la pioggia cancella dal muro…

canzone interpretata di Marco MasiniSegnala un problemaCitazioni simili
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Emily Dickinson

Solitudine (I)

Forse sarei più sola
senza la mia solitudine.
Sono così abituata al mio destino.
Forse l'altra, la pace,
potrebbe interrompere il buio
e popolare la mia stanza,
troppo stretta, temo,
per contenere il suo sacramento.
Non è cosa solita per me lo sperare.
Come un'intrusa, la speranza,
potrebbe profanare questo luogo di dolore.

Con la sua corte lusinghiera,
potrebbe essere più facile affondare,
in vista della terra,
che raggiungere la mia penisola azzurra,
per morire di piacere.

poesia di Emily DickinsonSegnala un problemaCitazioni simili
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Herman Melville

Pompei è uguale ad ogni altra città. La stessa antica umanità. Che si sia vivi o morti non fa differenza. Pompei è un sermone incoraggiante. Amo più Pompei che Parigi.

citazione di Herman MelvilleSegnala un problemaCitazioni simili
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Giosuè Carducci

Nevicata

Lenta fiocca la neve del cielo cinereo: gridi,
suoni di vita piú non salgon da la città,

non d'erbaiola il grido o corrente rumore di carro,
non d'amor la canzon ilare e di gioventú.

Da la torre di piazza roche per l'aere le ore
gemon, come sospir d'un mondo lungi dal dí.

Picchiano uccelli raminghi à vetri appannati: gli amici
spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.

In breve, o cari, in breve - tu càlmati, indomito cuore -
giú al silenzio verrò, ne l'ombra riposerò.

poesia di Giosuè CarducciSegnala un problemaCitazioni simili
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Fra le braccia di una donna mi sento un ostaggio; fra le sue gambe, un conquistatore.

aforisma di Roberto Gervaso da AforismiSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di George Budoi
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Rinaldo Caddeo

Il labirinto più intricato è quello senza muri: il deserto.

aforisma di Rinaldo Caddeo da L'aforisma in Italia. Antologia dal Premio “Torino in Sintesi” (settembre 2011)Segnala un problemaCitazioni simili
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La danza è tutta la mia vita. Esiste in me una predestinazione, uno spirito che non tutti hanno. Devo portare fino in fondo questo destino: intrapresa questa via non si può più tornare indietro. È la mia condanna, forse, ma anche la mia felicit? . Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei "quando finirò di vivere".

citazione di Rudolf NureyevSegnala un problemaCitazioni simili
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La Solitudine

Marco se n'è andato e non ritorna più
Il treno delle sette e trenta senza lui
È un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del matino grigio di città
A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me

Chissà se tu me penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai
Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine

Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'ingliese e mathematica.
Tuo padre e i suoi consigli che monotonia
Lui con il suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto: "un giorno tu me capirai".

Chissà se tu me penserai
Se con gli amici parlerai
Per non sofrire più per me
Ma non è facile lo sai
A scuola non me posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affollano su te
Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so.

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
è l'inquietudine di vivere
La vita senza te.
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due.

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
è l'inquietudine di vivere
La vita senza te.
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due,
La solitudine.

canzone interpretata di Laura PausiniSegnala un problemaCitazioni simili
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Umberto Saba

Il Borgo

Fu nelle vie di questo
Borgo che nuova cosa
m'avvenne.
Fu come un vano
sospiro
il desiderio improvviso d'uscire
di me stesso, di vivere la vita
di tutti,
d'essere come tutti
gli uomini di tutti
i giorni.
Non ebbi io mai sì grande
gioia, né averla dalla vita spero.
Vent'anni avevo quella volta, ed ero
malato. Per le nuove
strade del Borgo il desiderio vano
come un sospiro
mi fece suo.
Dove nel dolce tempo
d'infanzia
poche vedevo sperse
arrampicate casette sul nudo
della collina,
sorgeva un Borgo fervente d'umano
lavoro. In lui la prima
volta soffersi il desiderio dolce
e vano
d'immettere la mia dentro la calda
vita di tutti,
d'essere come tutti
gli uomini di tutti
i giorni.
La fede avere
di tutti, dire
parole, fare
cose che poi ciascuno intende, e sono,
come il vino ed il pane,
come i bimbi e le donne,
valori
di tutti. Ma un cantuccio,
ahimé, lasciavo al desiderio, azzurro
spiraglio,
per contemplarmi da quello, godere
l'alta gioia ottenuta
di non esser più io,
d'essere questo soltanto: fra gli uomini
un uomo.
Nato d'oscure
vicende,
poco fu il desiderio, appena un breve
sospiro. Lo ritrovo
- eco perduta
di giovinezza - per le vie del Borgo
mutate
più che mutato non sia io. Sui muri
dell'alte case,
sugli uomini e i lavori, su ogni cosa,
è sceso il velo che avvolge le cose
finite.
La chiesa è ancora
gialla, se il prato
che la circonda è meno verde. Il mare,
che scorgo al basso, ha un solo bastimento,
enorme,
che, fermo, piega da un parte. Forme,
colori,
vita onde nacque il mio sospiro dolce
e vile, un mondo
finito. Forme,
colori,
altri ho creati, rimanendo io stesso,
solo con il mio duro
patire. E morte
m'aspetta.
Ritorneranno,
o a questo
Borgo, o sia a un altro come questo, i giorni
del fiore. Un altro
rivivrà la mia vita,
che in un travaglio estremo
di giovinezza, avrà per egli chiesto,
sperato,
d'immettere la sua dentro la vita
di tutti,
d'essere come tutti
gli appariranno gli uomini di un giorno
d'allora.

poesia di Umberto SabaSegnala un problemaCitazioni simili
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