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Antonio Castronuovo

La cultura occidentale nasce a schegge: tali sono i primi cenni di verità, le laminette orfiche, il balbettìo dei sapienti. Il caso ha poi agito in loro favore poiché non ha fatto reperire che frammenti, sparsi ma ricomponibili in un disegno eccelso, in una struttura filosofica la cui statuaria esemplarità non ha pari: il presocratismo, davanti a Eraclito, Parmenide, Empedocle, al cospetto di quei pochi cocci che ancora rilucono, chi avrà l’audacia di paragonarli a vieti e timidi accenni della conoscenza? Chi se la sentirà di affermare che si tratta di una rudimentale organizzazione del logos.

aforisma di Antonio Castronuovo da Palingenesi del frammento (1995)Segnala un problemaCitazioni simili
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William Shakespeare

Sonetto 25

Chi è in favore delle proprie stelle
si vanti di pubblico onore e superbi titoli,
mentre io, cui la sorte nega simili trionfi,
godo insperatamente chi maggiormente apprezzo.
I favoriti dei potenti schiudono i bei petali
soltanto come calendule allo splendor del sole,
è già sepolto in loro il loro proprio orgoglio
perché alla prima nuvola cade la loro aureola.
L'eroico combattente, famoso per valore
se dopo tante vittorie subisce una sconfitta,
per sempre vien radiato dall'albo dell'onore
e in più dimenticato ogni successo ardito:
felice sono io che amo e son riamato
dove l'amor non cambia né può esser ripudiato.

poesia di William ShakespeareSegnala un problemaCitazioni simili
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Colui che si rammarica della natura del mondo non sa dunque che cosa fa, e fino a dove giunga la sua audacia. È che ignora il seguito regolare delle cose dalle prime alle seconde, poi alle terze, e così di seguito fino alle ultime: non bisogna perciò insultare degli esseri poiché sono inferiori ai primi; bisogna accettare con serenità la natura di tutti gli esseri.

Plotino in Enneadi, II, 9, 13Segnala un problemaCitazioni simili
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Si può definire la legge come l'unione di chi comprende e vede lontano contro chi vede solo ciò che ha vicino. I primi devono costringere i secondi a compiere ciò che è nel loro interesse. Ma non è nell'interesse dei miopi, per farli felici contro la loro volontà, bensì nell'interesse della comunità. La legge è l'arma indispensabile dell'intelligenza contro la stupidità.

Rudolf von Jhering in Lo scopo del dirittoSegnala un problemaCitazioni simili
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Sandro Montalto

Un proverbio armeno dice: "Dai un cavallo a chi dice la verità: ne avrà bisogno per fuggire". Ma danne uno anche a chi mente: ne avrà bisogno per le sue parate.

aforisma di Sandro Montalto da L'aforisma in Italia. Antologia dal Premio “Torino in Sintesi” (settembre 2011)Segnala un problemaCitazioni simili
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Samuel Beckett

Alba

Prima dell'alba sarai qui
e Dante e il Logos e tutti gli strati e i misteri
e la luna segnata
oltre il piano bianco di musica
che stabilirai qui prima dell'alba

seta grave soffice cantante
chìnati sul nero firmamento di areche
pioggia sui bambù fiore di fumo viale di salici

chi anche se ti chini con dita di pietà
a avallare la polvere
non aggiungerà alla tua munificenza
la cui bellezza sarà un foglio davanti a me
una dichiarazione di se stessa stesa attraverso la tempesta di emblemi
sicché non c'è sole e non c'è rivelazione
e non c'è ostia
soltanto io e poi il foglio
e massa morta.

poesia di Samuel BeckettSegnala un problemaCitazioni simili
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Novalis

Tra le mille ore felici

Tra le mille ore felici
che ho trascorso nella vita,
una sola in me resta per sempre:
quella in cui tra mille dolori
io sentii nel profondo del cuore
chi per noi morì di passione.

Il mio mondo era in frantumi
come se un verme lo avesse corroso,
vizza la fioritura del mio cuore;
ogni bene che avevo e che sognavo
nella vita era chiuso in una tomba,
qui stavo ancora per il mio tormento.

Piangevo sempre, anelando a fuggire
lontano, e in segreto mi torturavo,
davanti a me solo angoscia e inganno:
la pietra del sepolcro all'improvviso
come dall'alto mi fu sollevata,
e si dischiuse nell'intimo il cuore.

Chi ho visto, e chi alla sua mano
mi apparve, non chieda nessuno,
questo soltanto vedrò in eterno;
e questa sola, tra tutte le ore
della mia vita, serena e aperta
starà per sempre, come le mie piaghe.

poesia di NovalisSegnala un problemaCitazioni simili
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Giuseppe Ungaretti

La madre

E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia.
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.

poesia di Giuseppe Ungaretti (1930)Segnala un problemaCitazioni simili
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William Shakespeare

Sonetto 21

Io non sono come quella Musa
ispirata alla poesia da bellezze artefatte,
che usa come ornamento il cielo stesso
ed ogni beltà compara al suo splendore,
raggruppando in solenni paragoni
sole, luna, terra e del mar le ricche gemme,
i primi fiori dell'Aprile e quanto di prezioso
racchiude il firmamento in questa immensa volta.
Onesto in amore, permettete ch'io scriva il vero
e poi credetemi, il mio amore è bello quanto
il figlio di ogni madre, anche se non brilla
come quei lumi d'oro fissi nel firmamento:
lasciate esagerare chi ama frasi di grande effetto;
io non vanterò chi non intendo vendere.

poesia di William ShakespeareSegnala un problemaCitazioni simili
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Giuseppe Pontiggia

Incredibile – Usato per attirare l'attenzione su ciò che stiamo dicendo, perciò usato continuamente. Suscita rassegnazione in chi lo ascolta, perché non si tratta mai dell'incredibile, ma solo di ciò che è scarsamente credibile. Ho fatto un incontro incredibile (detto per "interessante"). Ma l'interesse di chi ascolta è già scemato. Ho conosciuto una donna incredibile. L'interesse è zero. Incredibile è, alla lettera, solo chi lo dice.

Giuseppe Pontiggia in Le sabbie immobili (1991)Segnala un problemaCitazioni simili
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Novalis

In ogni caso il mondo è il risultato di un'azione reciproca fra me e la divinità. Tutto ciò che è o nasce, nasce da un contatto di spiriti.

Novalis in FrammentiSegnala un problemaCitazioni simili
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Emily Dickinson

Portatemi il tramonto in una coppa

Portatemi il tramonto in una coppa -
Calcolate le caraffe del mattino
E ditemi quant'è la Rugiada -
Ditemi fin dove si spinge il mattino -
Ditemi a che ora va a dormire il tessitore
Che filò le vastità d'azzurro!
Scrivetemi quante note ci sono
Nell'estasi del nuovo Pettirosso
Fra gli attoniti rami -
Quanti viaggi fa la Tartaruga -
Quante coppe consuma l'Ape,
La Dissoluta di Rugiade!

Ancora, chi posò i piloni dell'Arcobaleno,
Ancora, chi guida le docili sfere
Con vimini di flessibile azzurro?
Di chi le dita che tendono le stalattiti -
Chi conta le perline della notte
Per vedere che nessuna manchi?

Chi costruì questa piccola Candida Casa
E chiuse così bene le finestre
Da impedire al mio spirito di vedere?
Chi mi farà uscire in qualche giorno di gala
Con strumenti per volare via,
Superando ogni Pomposità?

poesia di Emily Dickinson, traduzione di Giuseppe IerolliSegnala un problemaCitazioni simili
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H.P. Lovecraft

Che gli dei misericordiosi, se esistono, ci proteggano nelle ore in cui né il potere della volontà, né le droghe inventate dagli uomini possono tenerci lontani dall'abisso del sonno. La morte è compassionevole perché da essa non c'è ritorno, ma chi emerge, pallido e carico di ricordi, dai recessi della notte, non avrà più pace. Che imbecille sono stato a intraprendere con tanta incoscienza lo studio di misteri che l'uomo non dovrebbe affatto conoscere!

H.P. Lovecraft in Hypnos (1922)Segnala un problemaCitazioni simili
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La ballata

Questo è il paese,
del sole del mare.

Chi non sa nuotare,
paga parcelle
per non annegare.

Questo è il paese,
di pittori di scultori.
Questo è il paese,
dei pugili e campioni.

Questo è il paese
dei cantanti e suonatori,
suonano e cantano
in tutte le ore.

Qui la gente balla e danza,
e non sa, chi poi innalza.

Alla fine della festa
chi sale la vetta
portando il manto,
dimentica il canto.

Chi scende le scale,
non è tale e quale,
paga le spese
in un mondo bestiale.

poesia di Titina Ferrigno da L'eco lungo il fiume (1996)Segnala un problemaCitazioni simili
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Umberto Eco

Quando i veri nemici sono troppo forti, bisogna pur scegliere dei nemici più deboli. Riflettei che per questo i semplici son detti tali. Solo i potenti sanno sempre con grande chiarezza chi siano i loro nemici veri.

Umberto Eco in Il nome della rosaSegnala un problemaCitazioni simili
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Louis Armstrong

Quando suono, penso a quei momenti del passato e dentro di me nasce una visione. Una città, una ragazza lontani nella memoria, un vecchio senza nome incontrato in un posto che non ricordo. I suoni che escono dalla tromba di un uomo, sono parte di lui.

citazione di Louis ArmstrongSegnala un problemaCitazioni simili
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Khalil Gibran

La libertà

E un oratore disse: Parlaci della Libertà.
E lui rispose:
Alle porte della città e presso il focolare vi ho veduto, prostrati, adorare la vostra libertà,
Così come gli schiavi si umiliano in lodi davanti al tiranno che li uccide.
Sì, al bosco sacro e all'ombra della rocca ho visto che per il più libero di voi la libertà non era che schiavitù e oppressione.
E in me il cuore ha sanguinato, poiché sarete liberi solo quando lo stesso desiderio di ricercare la libertà sarà una pratica per voi e finirete di chiamarla un fine e un compimento.
In verità sarete liberi quando i vostri giorni non saranno privi di pena e le vostre notti di angoscia e di esigenze.
Quando di queste cose sarà circonfusa la vostra vita, allora vi leverete al di sopra di esse nudi e senza vincoli.

Ma come potrete elevarvi oltre i giorni e le notti se non spezzando le catene che all'alba della vostra conoscenza hanno imprigionato l'ora del meriggio?
Quella che voi chiamate libertà è la più resistente di queste catene, benché i suoi anelli vi abbaglino scintillando al sole.

E cos'è mai se non parte di voi stessi ciò che vorreste respingere per essere liberi?
L'ingiusta legge che vorreste abolire è la stessa che la vostra mano vi ha scritto sulla fronte.
Non potete cancellarla bruciando i libri di diritto né lavando la fronte dei vostri giudici, neppure riversandovi sopra le onde del mare.

Se è un despota colui che volete detronizzare, badate prima che il trono eretto dentro di voi sia già stato distrutto.
Poiché come può un tiranno governare uomini liberi e fieri, se non per una tirannia e un difetto della loro stessa libertà e del loro orgoglio?
E se volete allontanare un affanno, ricordate che questo affanno non vi è stato imposto, ma voi l'avete scelto.
E se volete dissipare un timore, cercatelo in voi e non nella mano di chi questo timore v'incute.
In verità, ciò che anelate e temete, che vi ripugna e vi blandisce, ciò che perseguite e ciò che vorreste sfuggire, ognuna di queste cose muove nel vostro essere in un costante e incompiuto abbraccio.
Come luci e ombre unite in una stretta, ogni cosa si agita in voi.
e quando un'ombra svanisce, la luce che indugia diventa ombra per un'altra luce.
E così quando la vostra libertà getta le catene diventa essa stessa la catena di una libertà più grande.

poesia di Khalil Gibran da Il ProfetaSegnala un problemaCitazioni simili
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Ti Amo

Ti amo, un soldo
Ti amo, in aria
Ti amo se viene testa
vuol dire che basta:
lasciamoci.
Ti amo, io sono
Ti amo, in fondo un uomo
che non ha freddo nel cuore,
nel letto comando io.

Ma tremo
davanti al tuo seno,
ti odio e ti amo,
e' una farfalla che muore
sbattendo le ali.
L'amore che a letto si fa
prendimi l'altra meta'
oggi ritorno da lei
primo Maggio, su coraggio!
Io ti amo
e chiedo perdono
ricordi chi sono
apri la porta
a un guerriero di carta igienica.
Dammi il tuo vino leggero
che hai fatto quando non c'ero
e le lenzuola di lino
dammi il sonno di un bambino
Che "ta" sogna cavalli e si gira
e un po' di lavoro
fammi abbracciare una donna
che stira cantando.
E poi fatti un po' prendere in giro
prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace
e sottane sulla luce.

Io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
ti amo, ti amo, ti amo
ti amo, ti amo
dammi il tuo vino leggero...
che hai fatto quando non c'ero
e le lenzuola di lino
dammi il sonno di un bambino
Che "ta" sogna cavalli e si gira
e un po' di lavoro
fammi abbracciare una donna
che stira cantando.
E poi fatti un po' prendere
in giro
prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace
e sottane sulla luce.
io ti amo,
ti amo, ti amo
ti amo, ti amo...

canzone interpretata di Umberto TozziSegnala un problemaCitazioni simili
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Mihail A. Bakunin

Non abbiamo l'intenzione né la minima velleità di imporre al nostro popolo oppure a qualunque altro popolo, un qualsiasi ideale di organizzazione sociale tratto dai libri o inventato da noi stessi ma, persuasi che le masse popolari portano in se stesse, negli istinti più o meno sviluppati della loro storia, nelle loro necessità quotidiane e nelle loro aspirazioni coscienti o inconsce, tutti gli elementi della loro futura organizzazione naturale, noi cerchiamo questo ideale nel popolo stesso; e siccome ogni potere di Stato, ogni governo, per la sua medesima essenza e per la sua posizione fuori del popolo o sopra di esso, deve necessariamente mirare a subordinarlo a una organizzazione e a fini che gli sono estranei noi ci dichiariamo nemici di ogni governo, di ogni potere di Stato, nemici di una organizzazione di Stato in generale e siamo convinti che il popolo potrà essere felice e libero solo quando organizzandosi dal basso in alto per mezzo di organizzazioni indipendenti assolutamente libere e al di fuori di ogni tutela ufficiale, ma non fuori delle influenze diverse e ugualmente libere di uomini e di partiti, creerà esso stesso la propria vita.

Mihail A. Bakunin in Stato e anarchiaSegnala un problemaCitazioni simili
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Halleluyah

Mistica
dell’immensità –
sotto gli sguardi di santo della sfinge:
infinita è la sua creazione,
colonna vertebrale della vita che sale.
Chi può stare davanti
alla sua ineguagliabile grandezza,
del demiurgo?

Tra
reale e utopico,
la storia del mondo respira
la caduta nel tempo
sotto il proprio peso.
Nel ritmo cosmico
gli infiniti si stringono
in un frantume
di eternità.

La vita è solo una levitazione
del corpo verso il cielo. Oh, se potessi
toccare con il cuore l’eden del cielo,
l’eco silenziosa del mistero!

La sensazione
di sapore e libertà,
edificante la risento
con la grazia della natura umana immacolata.
Oh!, non calpestare
sull’altare sacro del mio verso:
la poesia è solo una forma di vita,
e [...] le sue creature –
infinite vie per conoscere
[così come è] l’iddio.

Lettere d’oro,
di un’immensa purezza,
lastricate con le orme
del passaggio del (d)io,
fruttificano nel cuore dell’uomo.

L’uomo libero,
sempre innamorato del cielo,
nella rosa dei venti maestro
come il primo monarca.

Per tutto quello che è stato ed è,
per tutto quello che sarà –
ma oggi ancora non lo è sulla terra,
sotto gli sguardi di sfinge del tempo:
lodato sia il suo nome!,
halleluyah!

poesia di Dumitru Găleşanu da Le luci dell\'uomo [lirica filosofica] (5 aprile 2021), traduzione di Mihaela CîrțogSegnala un problemaCitazioni simili
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Roberto Morpurgo

Chi sono gli altri se non quei miracolosi prestigiatori nei quali l’assenza è ancora più invadente della presenza?

aforisma di Roberto Morpurgo da L'aforisma in Italia. Antologia dal Premio “Torino in Sintesi” (settembre 2011)Segnala un problemaCitazioni simili
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