Mi era sembrata un fiore, così profumata ed inerme.
aforisma di Valeriu Butulescu, traduzione di Giocondina Toigo
Aggiunto di Simona Enache
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Citazioni simili
Mentre andavo
Andavo per i campi
così, per conto mio,
e non cercare niente
era quello che volevo.
E lì c'era un fiorellino,
subito lì, vicino,
che nella vita mai
ne vidi uno più bello.
Volevo coglierlo,
ma il fiore mi disse:
possiedo radici,
e sono ben nascoste.
Giù nel profondo
sono interrato;
per questo i miei fiori
son belli tondi.
Non so amoreggiare,
non so adulare;
non cogliermi devi,
ma trapiantare.
poesia di Goethe
Aggiunto di Simona Enache
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In carcere Dio non era lontano, nei cieli: era come un vicino, e come con un vicino così parlavi con Dio e Lo pregavi. Ero così certo quando parlavo con Lui, Lo sentivo così vicino!
Zosim Oancea in Le icone su vetro di Sibiel, di Giovanni Ruggeri (2008)
Aggiunto di Dan Costinaş
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Così soave rassomigli, il bianco fiore del ciliegio, e angelo, tu, fra la gente, incontro alla mia vita sorgi.
Mihai Eminescu in Così soave
Aggiunto di Simona Enache
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Il paese era cosi piccolo che c'era una sola pagina gialla.
citazione di Orson Bean
Aggiunto di Simona Enache
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Le parole giuste rendono la bocca profumata.
citazione di Baltasar Gracián
Aggiunto di Dan Costinaş
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Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro il terrore, mi vien fatto di pensare a certi inesplicabili ritmi della vita cosmica, ai segreti comandi celesti che regolano i fenomeni collettivi, come le gemme degli alberi che spuntano lo stesso giorno, come certe piante subacquee che in tutti i laghi di una regione alpina affiorano nello stesso giorno alla superficie per guardare il cielo primaverile, come le rondini di un continente che lo stesso giorno s'accorgono che è giunta l'ora di mettersi in viaggio. Era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.
Piero Calamandrei in discorso tenuto al Teatro Lirico di Milano (28 febbraio 1954)
Aggiunto di Simona Enache
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E’ tranquillo e inerme, proprio come una vipera che ti ha appena morso.
aforisma di Valeriu Butulescu, traduzione di Giocondina Toigo
Aggiunto di Simona Enache
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Trovarono tra tutte quelle orribili carcasse due scheletri, uno dei quali abbracciava singolarmente l'altro. Uno di quegli scheletri, che era quello di una donna, era ancora coperto di qualche lembo di una veste di una stoffa che era stata bianca, ed era visibile attorno al suo collo una collana di adrézarach con un sacchettino di seta, ornato da perline verdi, che era aperto e vuoto. Quegli oggetti erano di così poco valore che di certo il boia non li aveva voluti. L'altro, abbracciava stretto questo, era lo scheletro di un uomo. Notarono che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa incassata tra le scapole e una gamba più corta dell'altra. D'altronde non aveva alcuna vertebra cervicale rotta ed era evidente che non fosse stato impiccato. L'uomo al quale era appartenuto era quindi giunto lì, e lì era morto. Quando fecero per staccarlo dallo scheletro che abbracciava, cadde in polvere.
Victor Hugo in Notre-Dame de Paris: Il matrimonio di Quasimodo
Aggiunto di Simona Enache
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Leda e il cigno
Un assalto improvviso: le grandi ali palpitanti
Sulla ragazza che barcolla, le cosce accarezzate
Dalle scure membrane, la nuca stretta nel becco,
Preme contro il suo petto un petto inerme, spossato.
Come possono, dita atterrite e incerte allontanare
Il piumato splendore dalle cosce che cedono?
E un corpo non sentire in quel bianco tumulto,
Battere un cuore estraneo, mentre giace riverso?
Un fremito nel ventre vi genera
Le mura abbattute, la torre e il tetto in fiamme,
E il cadavere d'Agamennone.
Così tenuta in alto,
Così dominata dal sangue bruto dell'aria,
Assunse anche il sapere col potere di lui,
Prima che il becco indifferente la lasciasse cadere?
poesia di William Butler Yeats, traduzione di Ariodante Marianni
Aggiunto di Dan Costinaş
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Ma ciò che non vedeva era l'espressione dei propri occhi: erano così belli e annunciavano un'anima così ardente che, come fanno gli attori ottimi, davano talvolta un sentimento a parole che non ne avevano.
Stendhal in Il rosso e il nero
Aggiunto di Simona Enache
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L'anima era tutta data nel pensare di questa gentilissima; onde io divenni in picciolo tempo poi di sì fraile e debole condizione, che a molti amici pesava de la mia vista; e molti pieni d'invidia già si procacciavano di sapere di me quello che io volea del tutto celare ad altrui. Ed io, accorgendomi del malvagio domandare che mi faceano... rispondea loro che Amore era quelli che così m'avea governato... E quando mi domandavano "Per cui t'ha così distrutto questo Amore?", ed io sorridendo li guardava, e nulla dicea loro.
Dante Alighieri in Vita nuova, capitolo IV
Aggiunto di Simona Enache
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Quando ero ragazzino mio padre voleva che io fossi un bravo cattolico e che io mi confessassi tutte le volte che avevo pensieri impuri sulle ragazze. Così ogni sera io diventavo rosso a confessare i miei pensieri. Così successe una sera, e poi un'altra sera, e così via. Dopo una settimana decisi che la religione non era fatta per me.
citazione di Fidel Castro
Aggiunto di Simona Enache
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Era così povero da avere solo soldi.
aforisma di Valeriu Butulescu, traduzione di Giocondina Toigo
Aggiunto di Simona Enache
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Era così basso, che mi dovetti inginocchiare davanti a lui.
aforisma di Valeriu Butulescu, traduzione di Giocondina Toigo
Aggiunto di Simona Enache
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Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
poesia di Eugenio Montale
Aggiunto di Simona Enache
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Il fiore , angioletto con il sorriso di un bambino
Dio ha detto:
Lascia che sia luce…
ed è stato amore.
Dio ha detto:
Lascia che sia amore…
ed era primavera.
E dopo la primavera seguì il fiore -
angioletto con il sorriso di un bambino.
poesia di Camelia Oprița
Aggiunto di anonimo
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Era così razionale che ricorreva alle illusioni degli altri.
aforisma di Valeriu Butulescu da Aforismi (2002), traduzione di Giocondina Toigo
Aggiunto di Simona Enache
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Le Verdi Cattedrali Della Memoria
Sembrava una farfalla
o un fiore?
Ma sulle labbra mi ricordo il bacio.
E poi,
volò una stella
e noi
ci innamorammo ormai,
scoperti al Cielo.
Fu una cattedrale
e sai, furono mattoni,
memoria dell'Amore.
Alzammo cattedrali noi,
un'aquilone memoria di noi.
T'amerò,
per ciò che scorderai.
I pini nel Cielo
era alta la Luna.
E poi antichi amori, e Dèi
e riti perduti in noi.
Io,
ti rammenterò, piccola noce.
Una cattedrale memoria dell'amore.
Ma non collego il viso tuo,
tu,
soffia il tuo nome e poi
dimmi chi sei.
T'amerò,
per ciò che scorderai.
Stai con me.
Per ciò che scorderai.
I pini nel Cielo,
era alta la Luna e poi
antichi amori e Dèi,
riti perduti in noi.
Piccola noce, no.
Io ti rammenterò.
Stai con me.
Per ciò che scorderai.
Sembrava una farfalla o un fiore?
Ma io ricordo il bacio sulle labbra.
E poi, volò una stella
e noi
ci innamorammo al Cielo...
canzone interpretata di Amedeo Minghi
Aggiunto di Simona Enache
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Violetta
Una violetta stava sul prato
ignota e con il capo reclinato,
era una graziosa violetta.
Veniva una pastorella
il passo lieve, l'anima serena,
per la sua strada
giù per il prato, cantando.
Ah, pensa la violetta, vorrei tanto
essere il fiore più bello del creato,
ah, solo per un istante,
fino a che mi ha colto il mio amore
e mi ha stretto languida sul cuore!
Ah, soltanto, soltanto
per un breve quarto d'ora!
Ahimé, ahimé, venne la giovinetta
e non si diede cura della violetta,
anzi calpesta l'infelice.
Era lieta anche se cadeva e moriva:
se muoio, muoio tuttavia,
per causa sua, per causa sua,
qui ai suoi piedi almeno.
poesia di Goethe
Aggiunto di Simona Enache
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Sulla sua scrivania si era posata così tanta polvere, che poteva scrivere con le dita.
aforisma di Valeriu Butulescu, traduzione di Giocondina Toigo
Aggiunto di Simona Enache
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