Che senso ha morire in corsia, con l'accompagnamento dei gemiti e dei rantoli dei malati inguaribili? Non sarebbe meglio organizzare con quei ventisettemila rubli una bella festa e prendere del veleno, trasferirsi nell'altro mondo al suono della musica, circondato da belle ragazze ebbre e da amici scanzonati?
Mihail Bulgakov in Il Maestro e Margherita
Aggiunto di Simona Enache
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Citazioni simili
Mistificazione. La professione dei politici, la scienza dei medici, la sapienza dei recensori, la religione dei predicatori di successo: in una parola, il mondo.
aforisma di Ambrose Bierce da Il dizionario del diavolo (1911)
Aggiunto di Simona Enache
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Insieme a te
Seguo il percorso del vento
Toglie il respiro pensare un pò a te
Che ancora a dispetto del tempo cammini con me
Noi siamo stati due amanti, due amici, due complici, due buone idee
Navigatori due vele nell'eternità
Vago nell'anima tua ma senza fermarmi perché vuoi cosi
Non vuoi che rinunci alla mia soltanto perché tu sei qui
Dimmi chi sei
Che stradda farai
So che è la stessa che m'inventerei per noi.
Insieme a te giorno per giorno
Camminerò estate e inverno
Più non avrò sete nell'anima
Perché tu sei d'acqua e di musica
Di fuoco e d'estasi
Di verità
Di fantasia
Senza rimpianti
La via dei canti io seguirò.
Sento il passagio del tempo e vivo contento di quello che ho
Con gli occhi della memoria ti accarezzerò
Ma tu sei futuro e radici e quello che dici mi mostra la via
Il canto da il nome alla terra che percorrerò
Dimmi chi sei
E' come farò
Per ritrovarmi quando non sarai con me.
Insieme a te giorno per giorno
Camminerò estate e inverno
Più non avro sete nell'anima
Perché tu sei d'acqua e di musica
Di fuoco e d'estasi
Di verità
Di fantasia
Di libertà
E di poesia
Imparerò
Saprò chi sei
Senza ripianti
La via dei canti io seguirò.
canzone interpretata di Alessandro Safina
Aggiunto di Simona Enache
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I pedanti, che trovavano nella Roma moderna l'occasione di sfoggiare il loro latino, ci hanno persuaso che essa è bella: ecco il segreto della reputazione della Città Eterna... Regna per le strade di Roma un tanfo di cavoli marci. Attraverso le belle finestre dei palazzi del Corso si scorge la povertà degli interni. Roma in realtà è un agglomerato di sublimi rovine e di brutte chiese e case moderne; sarebbe stato meglio se non fosse sopravvissuta alla fine dell'età antica, se si fosse trasformata in un deserto popolato solo dai resti dei suoi monumenti, come avvenne ad altre grandi capitali; la conversione al cristianesimo ha segnato l'inizio della sua decadenza. Della patria di Cicerone, Cesare e Virgilio rimangono solo le spoglie esteriori; il suo spirito è morto per sempre e sono i preti e le superstizioni cristiane che l'hanno ucciso.
Stendhal in Roma, Napoli e Firenze (1817)
Aggiunto di Simona Enache
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L'amor proprio fa maggiori o minori ai nostri occhi le buone qualità dei nostri amici, a seconda dei vantaggi che noi caviamo da essi, e così giudichiamo del loro merito a seconda del modo come si comportan con noi.
citazione di La Rochefoucauld
Aggiunto di Simona Enache
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La massa degli uomini serve lo Stato in questo modo, non come uomini soprattutto, bensì come macchine, con i propri corpi. Essi formano l'esercito permanente, e la milizia, i secondini, i poliziotti, i posse comitatus ecc. Nella maggior parte dei casi non v'è alcun libero esercizio della facoltà di giudizio o del senso morale; invece si mettono allo stesso livello del legno e della terra e delle pietre, e forse si possono fabbricare uomini di legno che serviranno altrettanto bene allo scopo. Uomini del genere non incutono maggior rispetto che se fossero di paglia o di sterco. Hanno lo stesso tipo di valore dei cavalli e dei cani. Tuttavia persino esseri simili sono comunemente stimati dei buoni cittadini. Altri, come la maggior parte dei legislatori, dei politici, degli avvocati, dei ministri del culto, e dei funzionari statali, servono lo Stato principalmente con le proprie teste; e, dato che raramente fanno delle distinzioni morali, sono pronti a servire nello stesso tempo il diavolo, pur senza volerlo, e Dio.
Henry David Thoreau in Disobbedienza civile
Aggiunto di Simona Enache
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La giustizia è la forza dei re, la furbizia è la forza della donna, l'orgoglio è la forza dei pazzi, la spada è la forza del bandito, l'umiltà è la forza dei saggi, le lacrime sono la forza del bambino, l'amore di un uomo e una donna è la forza del mondo.
proverbi cinesi
Aggiunto di Simona Enache
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Essi offrivano lo spettacolo più patetico di ogni altro, quello di due giovanissimi innamorati che ballano insieme, ciechi ai difetti reciproci, sordi agli ammonimenti del destino, illusi che tutto il cammino della vita sarà liscio come il pavimento del salone, attori ignari cui un regista fa recitare la parte di Giulietta e quella di Romeo nascondendo la cripta e il veleno, di già previsti nel copione. Né l'uno né l'altro erano buoni, ciascuno pieno di calcoli, gonfio di mire segrete, ma entrambi erano cari e commoventi metre le loro non limpide ma ingenue ambizioni erano obliterate dalle parole di giocosa tenerezza che lui le mormorava all'orecchio e dal profumo dei capelli di lei, dalla reciproca stretta di quei loro corpi destinati a morire.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa in Il gattopardo (1957)
Aggiunto di Simona Enache
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Il ragno si fa bello perché ha preso una mosca; qualcuno perché ha preso una lepre; un altro, una sardella con la rete adatta; un altro, un cinghiale; un altro, un orso; un altro, dei sàrmati. Non si tratta pur sempre d'assassini, se fai attenta indagine su quello che ne muove il pensiero?
aforisma di Marco Aurelio da Colloqui con se stesso (2001)
Aggiunto di Simona Enache
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Quando ci si trova con dei malati il metodo migliore da adottare è pretendere di essere sani.
citazione di Hermann Hesse
Aggiunto di Simona Enache
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Per scoprire le migliori regole di società, quali possono convenire alle nazioni, sarebbe necessaria un'intelligenza superiore che vedesse tutte le passioni senza provarne alcuna, che non avesse alcun rapporto con la nostra natura pur conoscendola a fondo, che avesse, indipendentemente da noi, una propria felicità e che tuttavia volesse occuparsi della nostra, infine che, nello svolgersi dei tempi, potesse lavorare in un secolo e godere in un altro, preparandosi una gloria lontana. Sarebbero necessari degli dèi per dare delle leggi agli uomini.
Jean-Jacques Rousseau in Il contratto sociale
Aggiunto di Simona Enache
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Fanciulle
Maria ti guarda con gli occhi un poco
come Venere loschi.
Cielo par che s'infoschi
quello sguardo, il suo accento è quasi roco.
Non è bella, né in donna ha quei gentili
atti, cari agli umani;
belle ha solo le mani,
mani da baci, mani signorili.
Dove veste, sue vesti son richiami
per il maschio, un'asprezza
strana di tinte. È mezza
bambina e mezza bestia. Eppure l'ami.
Sai ch'è ladra e bugiarda, una nemica
dei tuoi intimi pregi;
ma quanto più la spregi
più la vorresti alle tue voglie amica.
poesia di Umberto Saba
Aggiunto di Simona Enache
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La nostra epoca talvolta è riuscita a stravolgere e a estraniare il significato dei più noti capolavori di Beethoven, ma basterebbe ascoltare con animo vergine la "Grande Fuga" op. 133 per quartetto d'archi per domandarsi stupiti come si sia potuto ancora scrivere della musica. Stravinsky afferma che "se la musica (della Grande Musica) fosse riuscita a penetrare nella coscienza del suo tempo la Musica moderna avrebbe perso, molto prima, parte del suo mordente, e ora dove saremmo?". Beethoven infatti non solo anticipa Schumann, Chopin, Liszt, ma una musica che ancora deve essere scritta.
Gianfranco Maselli in Il cercadischi (1972)
Aggiunto di Simona Enache
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Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l'incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. Con i suoi tranquilli ponti romani che tracciano la retta via illuminando, nell'odierna luce solare, con tonalità antiche di secoli. Con le chiese marmoree, le alte torri, la ricca architettura che si affaccia sulle antiche e quiete strade nelle quali riecheggiavano le grida dei Montecchi e dei Capuleti...
Charles Dickens in Pictures from Italy
Aggiunto di Simona Enache
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L'uomo è malvagio, non cerca Dio per conoscerlo perché non è abbastanza preparato per una cosa così grande, ma sarebbe in grado di prendere il suo posto, di essere il dio del Signore
Camelia Oprița in il libro Il muro dei pensieri (2020)
Aggiunto di Elena Elena
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Le cose belle, le opere d'arte, gli oggetti sacri, soffrono come tutti noi dell'inarrestabile scorrere del tempo. Dal preciso istante in cui il loro autore umano, cosciente o no della propria armonia con l'infinito, dà il tocco finale e le consegna al mondo, comincia per loro una vita che, col passare dei secoli, le condurrà alla vecchiaia e persino alla morte.
Matilde Asensi in L'ultimo Catone (2001), traduzione di Andrea Carlo Cappi
Aggiunto di Dan Costinaş
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Dietro il volto nobile
Divin Marchese
si cela un angelo biondo
che ghiaccia i cuori
sprezzante la bellezza
dal di fuori
nasconde la scaltrezza
dei suoi amori
puttane o efebici
il risultato è lo stesso
sesso... sesso... sesso
non per gli altri
ma per proprio diletto
la voglia di violare un altro corpo
la sadica promessa di un amplesso
godimento o crudeltà... sono parole
che tradotte nel tuo gergo significano... amore
con baci o con la frusta
coi fatti e le parole
del godimento puro
vuoi essere il padrone
signore e servo sei dell’altrui piacere
niente può fermarti senza cadere
nell’intrigo
delle promesse dei tuoi lazzi
nel plagio dei sensi
vorrei fluttuare
schiava dei tuoi umori vorrei annegare
cambia la maschera diavolo biondo
se sei capace
lascia gli artigli ad un altro rapace
scegli di essere raffinato e fiero
lascia il marchesato
e diventa guerriero.
poesia di Marchizul de Sade
Aggiunto di Simona Enache
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Met? del corpo
Dalla pianta dei piedi fino alla testa
mi avvolge la voce di mia madre .
Non sarebbe lei una scintilla se non fossi stata io
il cielo cullato dalle acque.
Quando mi mancava,
potevo ascoltarmi da sotto il suo cuore
nel mezzo della fiaba.
Met? del mio corpo è mamma,
Con l'altra met? mi sono specchiata
in una foglia di mela
vedendomi il suo fiore.
Gli altri fiori mi sono venuti al cuore;
moriranno senza di me
se non li fascio con le ali d'angelo
per salire nello specchio dei cieli,
per nevicare nella felicit? di coloro
che non sono stati avvolti
dalla pianta dei piedi fino alla testa
con la voce della mamma.
Pensando alla foglia ho
capito perché mi sono lasciata fiore nella sua ombra:
nel mio nome troverò sempre la voce di mia madre.
poesia di Camelia Oprița da Poeții noștri .ro
Aggiunto di anonimo
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Il potere dei preti dipende dalla superstizione e dalla credulità del popolo. Essi non hanno alcun interesse per la sua formazione superiore; più ignorante è, più docilmente li seguirà... Nella religione, il primo scopo dei preti è quello di reprimere la curiosità degli uomini, impedire l'analisi di tutte quelle dottrine la cui assurdità è troppo evidente perché possa rimanere nascosta... L'uomo viene al mondo ignorante, ma non stupido; se viene reso tale, questo avviene non senza fatica. Si devono impiegare molta arte e astuzia per giungere a questo risultato, per spegnere in lui la scintilla naturale; e l'educazione deve accumulare un errore sopra l'altro... Ma non c'è niente che la violenza dei preti non possa raggiungere con l'aiuto della superstizione; in questo modo essa fa rigare dritto il popolo... e con ciò si distruggono i veri fondamenti della moralità.
citazione di Helvetius
Aggiunto di Simona Enache
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La ballata
Questo è il paese,
del sole del mare.
Chi non sa nuotare,
paga parcelle
per non annegare.
Questo è il paese,
di pittori di scultori.
Questo è il paese,
dei pugili e campioni.
Questo è il paese
dei cantanti e suonatori,
suonano e cantano
in tutte le ore.
Qui la gente balla e danza,
e non sa, chi poi innalza.
Alla fine della festa
chi sale la vetta
portando il manto,
dimentica il canto.
Chi scende le scale,
non è tale e quale,
paga le spese
in un mondo bestiale.
poesia di Titina Ferrigno da L'eco lungo il fiume (1996)
Aggiunto di Dan Costinaş
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Meta' del corpo
Dalla pianta dei piedi fino alla testa
mi avvolge la voce di mia madre .
Non sarebbe lei una scintilla se non fossi stata io
il cielo cullato dalle acque.
Quando mi mancava,
potevo ascoltarmi da sotto il suo cuore
nel mezzo della fiaba.
Meta' del mio corpo è mamma,
Con l'altra meta' mi sono specchiata
in una foglia di mela
vedendomi il suo fiore.
Gli altri fiori mi sono venuti al cuore;
moriranno senza di me
se non li fascio con le ali d'angelo
per salire nello specchio dei cieli,
per nevicare nella felicita' di coloro
che non sono stati avvolti
dalla pianta dei piedi fino alla testa
con la voce della mamma.
Pensando alla foglia ho
capito perché mi sono lasciata fiore nella sua ombra:
nel mio nome troverò sempre la voce di mia madre.
Camelia Oprița
poesia di Camelia Oprița da Poeții noștri .ro (2019), traduzione di Camelia Oprița
Aggiunto di Camelia Oprița
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