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Insieme a te

Seguo il percorso del vento
Toglie il respiro pensare un pò a te
Che ancora a dispetto del tempo cammini con me
Noi siamo stati due amanti, due amici, due complici, due buone idee
Navigatori due vele nell'eternità
Vago nell'anima tua ma senza fermarmi perché vuoi cosi
Non vuoi che rinunci alla mia soltanto perché tu sei qui
Dimmi chi sei
Che stradda farai
So che è la stessa che m'inventerei per noi.

Insieme a te giorno per giorno
Camminerò estate e inverno
Più non avrò sete nell'anima
Perché tu sei d'acqua e di musica
Di fuoco e d'estasi
Di verità
Di fantasia
Senza rimpianti
La via dei canti io seguirò.

Sento il passagio del tempo e vivo contento di quello che ho
Con gli occhi della memoria ti accarezzerò
Ma tu sei futuro e radici e quello che dici mi mostra la via
Il canto da il nome alla terra che percorrerò
Dimmi chi sei
E' come farò
Per ritrovarmi quando non sarai con me.

Insieme a te giorno per giorno
Camminerò estate e inverno
Più non avro sete nell'anima
Perché tu sei d'acqua e di musica
Di fuoco e d'estasi
Di verità
Di fantasia
Di libertà
E di poesia
Imparerò
Saprò chi sei
Senza ripianti
La via dei canti io seguirò.

canzone interpretata di Alessandro SafinaSegnala un problemaCitazioni simili
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Pablo Neruda

Chiedo silenzio

Ora, lasciatemi tranquillo.
Ora, abituatevi senza di me.

Io chiuderò gli occhi.
E voglio solo cinque cose,
cinque radici preferite.
Uno è l'amore senza fine.
La seconda è vedere l'autunno.
Non posso vivere senza vedere che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno,
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l'estate
rotonda come un'anguria.
La quinta cosa sono i tuoi occhi.
Matilde mia, bene amata,
non voglio dormire senza i tuoi occhi,
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io muto la primavera
perché tu continui a guardarmi.
Amici, questo è ciò che voglio,
È quasi nulla e quasi tutto.

poesia di Pablo NerudaSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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No, l'amore non è morto

No, l'amore non è morto nel cuore, negli occhi
e nella bocca che annunciava l'inizio del suo funerale.
Sentite, ne ho abbastanza del pittoresco
e del colore e del fascino.
Amo l'amore, con la sua tenerezza e crudeltà.
Il mio amore non ha che un nome, una sola forma.
Tutto passa. Delle bocche si incollano a questa bocca.
Il mio amore ha soltanto un nome, soltanto una forma.
E se un giorno te ne ricordi,
Oh te, forma e nome del mio amore,
Un giorno sul mare tra l'America e l'Europa,
Nell'ora in cui il raggio morente del sole si riverbera
sullo specchio increspato delle onde, oppure in una
notte di temporale sotto un albero nella campagna,
o in una veloce automobile,
Una mattina di primavera in boulevard Malesherbes,
Un giorno di pioggia
All' alba prima di coricarti,
Di' a te stessa, lo ordino al tuo fantasma familiare, che
io fui l'unico ad amarti di più ed è un peccato che tu
non lo abbia saputo.
Di' a te stessa che non bisogna rimpianger le cose:
prima di me Ronsard e Baudelaire hanno cantato il
rimpianto delle vecchie e delle morte che
disprezzarono il più puro amore.
Tu quando sarai morta
Sarai bella e ancora desiderabile.
Io sarò già morto, tutto chiuso nel tuo corpo
immortale, nella tua immagine splendente per sempre
tra le perpetue immagini della vita e dell' eternità,
ma se io vivo
La tua voce e il suo accento, il tuo sguardo e i suoi raggi,
Il tuo odore e quello dei tuoi capelli e molte altre cose
ancora vivranno in me,
In me che non sono nè Ronsard nè Baudelaire.
Ma che sono Robert Desnos e che per averti
conosciuta e amata,
Li valgo;
Io che sono Robert Desnos, per amarti
E che non voglio alla mia memoria sulla spregevole
terra legare altra reputazione.

poesia di Robert DesnosSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Mihai Eminescu

Che ondeggi

- Che ondeggi, mio bosco,
Senza piogge, senza venti,
Tutti i rami a terra spenti?
- Perchè mai non ondeggiare
Se il mio tempo scade!
Scema il giorno, il buio sale,
Le mie foglie si fan rade.
Soffia il vento tra le fronde -
I cantor me li disperde;
Da un lato s'egli batte -
Vien l'inverno, va l'estate.
Come non chinare il ramo,
Se gli ucceli se ne vanno!
Sopra i miei ramoscelli
Passan rondini a stuoli,
Sulle ali i miei pensieri,
La mia sorte, i miei giorni.
Se ne vanno a schiera a schiera,
Gli orizzonti annera,
Se ne vanno come istanti,
Dimenando le lor ali,
E mi lascian derelitto,
Appassito, svigorito,
Solo solo con l'affanno,
Unico mio compagno!

poesia di Mihai Eminescu, traduzione di Geo VasileSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Pablo Neruda

La notte nell'isola

Tutta la notte ho dormito con te
vicino al mare, nell'isola.
Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno,
tra il fuoco e l'acqua.

Forse assai tardi
i nostri sogni si unirono,
nell'alto o nel profondo,
in alto come rami che muove uno stesso vento,
in basso come rosse radici che si toccano.

Forse il tuo sogno
si separò dal mio
e per il mare oscuro
mi cercava,
come prima,
quando ancora non esistevi,
quando senza scorgerti
navigai al tuo fianco
e i tuoi occhi cercavano
ciò che ora
- pane, vino, amore e collera -
ti do a mani piene,
perché tu sei la coppa
che attendeva i doni della mia vita.

Ho dormito con te
tutta la notte, mentre
l'oscura terra gira
con vivi e con morti,
e svegliandomi d'improvviso
in mezzo all'ombra
il mio braccio circondava la tua cintura.
Né la notte né il sonno
poterono separarci.

Ho dormito con te
e svegliandomi la tua bocca
uscita dal sonno
mi diede il sapore di terra,
d'acqua marina, di alghe,
del fondo della tua vita,
e ricevetti il tuo bacio
bagnato dall'aurora,
come se mi giungesse
dal mare che ci circonda.

poesia di Pablo Neruda da Venti poesie d'amore e una canzone disperata (1924)Segnala un problemaCitazioni simili
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Jacques Prevert

In estate come in inverno

In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.
Accanto a lui un imbecille
un signore che ne ha
tristemente pesca con la lenza
Egli non sa perché
vedendo passare una chiatta
la nostalgia lo afferra
Anch'egli vorrebbe partire
lontano lontano sull'acqua
e vivere una nuova vita
con un po' di pancia in meno.

In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.

Il bravo pescatore con la lenza
torna a casa senza un sol pesce
Apre una scatoletta di sardine
e poi si mette a piangere
Capisce che dovrà morire
e che non ha mai amato
Sua moglie lo compatisce
con un sorriso ironico
E' una ignobile megera
una ranocchia d'acquasantiera.

In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.

Sa bene che i battelli
son grandi topaie sul mare
e che per i bassi salari
le belle barcaiole
e i loro poveri battellieri
portano a spasso sui fìumi
una carrettata di fìgli
soffocati dalla miseria
in estate come in inverno
con non importa qual tempo.

poesia di Jacques PrevertSegnala un problemaCitazioni simili
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Jacques Prevert

Quest'Amore

Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

poesia di Jacques PrevertSegnala un problemaCitazioni simili
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La Solitudine

Marco se n'è andato e non ritorna più
Il treno delle sette e trenta senza lui
È un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del matino grigio di città
A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me

Chissà se tu me penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai
Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine

Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'ingliese e mathematica.
Tuo padre e i suoi consigli che monotonia
Lui con il suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto: "un giorno tu me capirai".

Chissà se tu me penserai
Se con gli amici parlerai
Per non sofrire più per me
Ma non è facile lo sai
A scuola non me posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affollano su te
Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so.

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
è l'inquietudine di vivere
La vita senza te.
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due.

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
è l'inquietudine di vivere
La vita senza te.
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due,
La solitudine.

canzone interpretata di Laura PausiniSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Bastardo

C’è una ragione di più
l’hai detto
ma che bravo,
ma questa parte di te
davvero, la ignoravo,
non me l’aspettavo davvero
è come bere il più potente veleno
è amaro,
non recuperare ti prego
tanto più parli e ancora meno ti credo
peccato,
lascia al silenzio la sua verità
aspetta...

Voglio dirti quello che sento
farti morire nello stesso momento, bastardo
voglio affrontarti senza fare un lamento
voglio bruciarti con il fuoco che ho dentro
per poi vederti cenere, bastardo
far soffiare su di te il vento.

Io spezzata in due dal dolore
mentre ti amavo tu facevi l’amore
per gioco,
lasciami sognare la vita
l’hai detto tu quando è finita è finita
io vado
chissà se un giorno poi mi passerà
la rabbia che porto nel cuore.

Voglio dirti quello che sento
farti morire nello stesso momento, bastardo
vedere gli occhi tuoi in un mare profondo
farti affogare nei singhiozzi del pianto
e spingerti sempre più giù, bastardo
ma purtroppo tocca a me
soffrire, gridare, morire
tu, hai preso senza dare mai,
noi la cosa che non vuoi
maledetto sporco amore…

Voglio dirti quello che sento
farti morire nello stesso momento, bastardo
e poi vederti cenere, bastardo
ma purtroppo tocca a me
soffrire,
gridare,
ti amo, bastardo.

canzone interpretata di Anna TatangeloSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Rumi

Quando un uomo e una donna diventano uno...

Ho coperto i miei occhi
con la polvere della tristezza,
finché entrambi furono un mare colmo di perle.
Tutte le lacrime che noi creature versiamo per lui
non sono lacrime,come pensano molti, ma perle...
Mi lamento dell'anima con l'anima,
ma non per lamentarmi: dico solo le cose come stanno.
Il cuore mi dice che è angosciato per lui
ma io non posso che ridere di questi torti immaginari.
Sii giusta, tu che sei la gloria del giusto.
Tu, anima, libera dal "noi" e dall' "io",
spirito sottile in ogni uomo e donna.
Quando un uomo e una donna diventano uno,
quell'uno sei tu.
E quando quell'uno è cancellato, tu sei.
Dove sono questo "noi" e questo "io"?
A lato dell'amato.
Tu hai fatto questo "noi" e questo "io"
perché tu potessi giocare
al gioco del corteggiamento con te stesso,
affinché tutti i "tu" e gli "io" diventino un'anima sola
e infine anneghino nell'amato.
Tutto ciò è vero. Vieni!
Tu che sei la parola creatrice: Sii.
Tu, al di là di qualunque descrizione.
E' possibile per l'occhio fisico vederti?
Può il pensiero comprendere il tuo riso o la tua pena?
Dimmi, è possibile vederti?
Soltanto di cose in prestito vive questo cuore.
Il giardino d'amore è infinitamente verde
e dà molti frutti oltre alla gioia e al dolore.
L'amore è al di là di entrambe le condizioni.
Senza primavera, senza autunno, è sempre nuovo.

poesia di RumiSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Bastardo

C'è una ragione di più
l'hai detto... ma che bravo
ma questa parte di te
davvero la ignoravo.

Non me l'aspettavo davvero
è come bere il più potente veleno
è amaro
non recuperare ti prego.
Tanto più parli e ancora meno ti credo, peccato!
Lascia al silenzio la sua verità
aspetta...

Voglio dirti quello che sento.
farti morire nello stesso momento!
Bastardo!
Voglio affrontarti senza fare un lamento
Voglio bruciarti con il fuoco che ho dentro
Per poi vederti cenere, bastardo!
Farti soffiare su di te, il vento!

Io spezzata in due dal dolore!
Mentre ti amavo tu facevi l'amore, per gioco!
Lasciami sognare la vita
l'hai detto tu quando è finita è finita
io vado.
Chissà se un giorno poi mi passerà,
la rabbia che porto nel cuore.

Voglio dirti quello che sento!
fatti morire nello stesso momento!
Bastardo!!!
Vederi gli occhi tuoi in un mare profondo!
Farti affogare nei singhiozzi del pianto!
E spingerti sempre più giù!
Bastardo!
Ma purtoppo tocca a me.
Soffrire, gridare, morire...

Tu, hai preso senza dare mai
noi
la cosa che non vuoi.
Maledetto sporco amore!

Voglio dirti quello che sento.
fatti morire nello stesso momento!
Bastardo!
E poi vederti cenere, bastardo!
Ma purtroppo tocca a me
soffrire, gridare, ti amo,
bastardo!

canzone interpretata di Anna Tatangelo, musica di Gigi D'Alessio, versi di Anna Tatangelo da Progetto B (16 febbraio 2011)Segnala un problemaCitazioni simili
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A l'antica piazza dei tornei salgono strade e strade e nell'aria pura si prevede sotto il cielo il mare. L'aria pura è appena segnata di nubi leggere. L'aria è rosa. Un antico crepuscolo ha tinto la piazza e le sue mura. E dura sotto il cielo che dura, estate rosea di più rosea estate. Intorno nell'aria del crepuscolo si intendono delle risa, serenamente, e dalle mura sporge una torricella rosa tra l'edera che cela una campana: mentre, accanto, una fonte sotto una cupoletta getta acqua acqua ed acqua senza fretta, nella vetta con il busto di un savio imperatore: acqua acqua, acqua getta senza fretta, con in vetta il busto cieco di un savio imperatore romano. Un vertice colorito dall'altra parte della piazza mette quadretta, da quattro cuspidi una torre quadrata mette quadretta svariate di smalto, un riso acuto nel cielo, oltre il tortueggiare, sopra dei vicoli il velo rosso del roso mattone: ed a quel riso odo risponde l'oblìo. L'oblìo così caro alla statua del pagano imperatore sopra la cupoletta dove l'acqua zampilla senza fretta sotto lo sguardo cieco del savio imperatore romano.

Dino Campana in Piazza SarzanoSegnala un problemaCitazioni simili
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Luna

Only you can hear my soul
Only you can hear my soul

Luna tu
Quanti sono i canti che risuonano
Desideri che attraverso i secoli
Han solcato il cielo per raggiungerti
Porto per poeti che non scrivono
E che il loro senno spesso perdono
Tu accogli i sospiri di chi spasima
E regali un sogno ad ogni anima
Luna che mi guardi adesso ascoltami

Only you can hear my soul

Luna tu
Che conosci il tempo dell'eternità
E il sentiero stretto della verità
Fà più luce dentro questo cuore mio
Questo cuore d'uomo che non sa, non sa
Che l'amore può nascondere il dolore
Come un fuoco ti può bruciare l'anima

Luna tu
Tu rischiari il cielo e la sua immensità
E ci mostri solo la metà che vuoi
Come poi facciamo quasi sempre noi
Angeli di creta che non volano
Anime di carta che si incendiano
Cuori come foglie che poi cadono
Sogni fatti d'aria che svaniscono
Figli della terra e figli tuoi che sai

Che l'amore può nascondere il dolore
Come un fuoco ti può bruciare l'anima
Ma è con l'amore che respira il nostro cuore
È la forza che tutto muove e illumina

Only you can hear my soul
Alba lux, diva mea, diva es silentissima
Only you can hear my soul
Alba lux, diva mea, diva es silentissima.

canzone interpretata di Alessandro SafinaSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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E ti amo

E ti amo, ti amo davvero
E ti amo, ti amo lo giuro
Te lo scrivo di rosso e di nero
Sulla pagina enorme di un muro
E ti amo, ti amo di brutto
E ti amo più della mia vita
Anche se sono più di trent’otto
Gli anni persi su questo pianeta.
E ti amo anche se è incomprensibile
Per la gente che ancora non sa
Che ti amo e doveva succedere
A questa età.
E ti amo, ti amo da sempre
Anche se ti conosco da un giorno
Come un’Africa che si riempie
Di falò sotto un cielo notturno.
E ti amo, ti amo per sbaglio
Ma è la cosa più giusta che faccio
Da quando ero un ragazzo al guinzaglio
E con tutte facevo il pagliaccio.
E ti amo anche se è intraducibile
Nella lingua di questa città
Ma è davvero così imperdonabile
Se ti amo già
E ti amo come se
Non avessi amato mai
Senza rabbia e senza che
Abbia fatto niente per volerlo ormai,
Dimmi che ci sei
Che mi vuoi.

E ti amo, ti amo, ti amo
Come un mare che aspetta alla foce
Il suo fiume di vita e di pace.
E ti amo e mi sento ridicolo
Senza maschere ne gravità,
Ma ti amo e mi sembra un miracolo
Se ti amo già.
E ti amo, ti amo sul serio
E ti amo, ti amo lo giuro,
Anche se resterà un desiderio
Che la pioggia cancella dal muro…

canzone interpretata di Marco MasiniSegnala un problemaCitazioni simili
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AMA...

Amore,
Perché sei così
Lontano da me?
Aspetto da sempre,ti voglio conoscere
Però...
Le stagioni vengono e se ne vanno,
solo tu,no,
Non voi venire...
Giorno per giorno
T'aspetto invano.
Senza di te
Il mio cuore
Non trova pace.
Amore,
Qualle è il posto segreto
Dove ti nascondi?
Con lo sguardo lontano
Divento sognatrice...
Cadono le foglie,
Ritornano gli ucelli ai loro nidi,
Nidi d'amore.
Il mantello notturno copre la Terra e
l'orizzonte,
Migliaia di stelle-diamanti brillano.
Il mare trema
E con ogni brezza leggera,
Sento il respiro di Dio
Che mi sussurra:
"Abbi fiducia!
L'amore
Si nasconde
Nel santuario segreto
Del Tuo cuore.
Ama e sarai amata!

citazione di Floarea Carbune (22 novembre 1948)Segnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Adina M. Neghirla
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Nazim Hikmet

Rubai

È l'alba. S'illumina il mondo
come l'acqua che lascia cadere sul fondo
le sue impurità. E sei tu, all'improvviso
tu, mio amore, nel chiarore infinito
di fronte a me.

Giorno d'inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d'un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all'aspirare l'aria in un bosco di pini.

Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.

È così, mio usignolo, tra te e me
c'è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.

Finito, dirà un giorno madre Natura
finito di ridere e piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa.

poesia di Nazim HikmetSegnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Cantare e' d'amore

Come una finzione: non del sangue ma del rosso,
acqua e sale e non le lacrime assaggiai,
arsure come di battaglia,
di comparse fuoco e paglia,
ed i cuori son cavalli scossi in noi.
Amarsi e' come andare in fuga
e' cosa ho fatto, cosa ho detto mai.
Non e' la verita' che piu'
la dici e piu' la dici mai
e' l'illusione mia che e' vera
e che scorre fiera
tra le dita della vita passa
il suono e belle immagini di noi,
meravigliosa confusione tra i dialoghi
e le pose
e ogni peso appassionato e'
un soffio ma non la verita',
che e' sempre un'altra storia ma non lei,
lei che tra i baci miei e' d'amore.
E' improvvisazione, non e' vento e non e' sole,
pioggia atroce meglio e' che non ci sia.
Amarsi e' come arrampicarsi
su uno schermo di illusione
e poi credere quell'edera realta'.
E' le bugie ragazza mia
e' il naso lungo e il gusto dell'addio.
Non e' la verita' che piu'
la dici e piu' la dici mai.
E' vita che non sai, sara' che come me tu rivivrai
quando l'amore mio ti cantero'.
E' quando tutti i giuramenti fatti
a te saranno inganni alla vita che,
stupita, sbandera'.
Amarsi e' prima di capire
e' rimbambire la ragione in noi.
Non e' la verita' che piu' la dici e meno baci avrai.
E' l'illusione mia che e' vera.
E chi ama canta tra le voci della vita
l'acqua che si incontra col suo scialacquio.
Oppure e' meglio non cantare, muti se non e' d'amore
e qualcuno deve farlo e sono io che ti cantero'
e come in fuga nel tuo cuore andro'.
Non e' la verita' che piu' la dici e piu' la dici mai.
Perche' cantare e' d'amore.
E' d'amore.
E' d'amore.

canzone interpretata di Amedeo MinghiSegnala un problemaCitazioni simili
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Cercami

Cercami
come quando e dove vuoi
cercami
è più facile che mai
cercami
non soltanto nel bisogno
tu cercami
con la volontà e l’impegno... rinventami!
Se mi vuoi
allora cercami di più
tornerò
solo se ritorni tu
sono stata invadente
eccessivo lo so
il pagliaccio di sempre
anche quello era amore però...
Questa vita ci ha puniti già
troppe quelle verità
che ci son rimaste dentro...
Oggi che fatica che si fa
come è finta l’allegria
quanto amaro disincanto...
Io sono qui
insultami, feriscimi
sono così
tu prendimi o cancellami...
Adesso si
tu mi dirai che torna mai... ti aspetti.
Io mi berrò
l’insicurezza che mi dai
l’anima mia
farò tacere pure lei
se mai vivrò
di questa clandestinità per sempre...

Fidati
che hanno un peso gli anni miei
fidati
e sorprese non avrai
sono quello che vedi
io pretese non ho
se davvero mi credi
di cercarmi non smettere no...
Questa vita ci ha puniti già
l’insoddisfazione è qua
ci ha raggiunti facilmente...
Così poco abili anche noi
a non dubitare mai
di una libertà indecente
Io sono qui
ti servirò, ti basterò
non resterò
una riserva, questo no...
Dopo di che
quale altra alternativa può... salvarci!
Io resto qui
mettendo a rischio i giorni miei
scomodo si
perché non so tacere mai...
Adesso sai
senza un momente non vivrei... comunque.

canzone interpretata di Mina MazziniSegnala un problemaCitazioni simili
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Gloria mundi

Dall’aria delle parole
attraversando l’abisso,
potresti pensare di essere padrone
della presenza nel mondo,
similmente alla luce principiante di stella –
ma non è sempre così.

Il giudizio giusto -vero,
nell’allegoria della vita si fa
con la limpidezza dello specchio immacolato.

Preso nel guinzaglio del nulla,
non vedi come passa veloce
la gloria mondana;
guardando sempre avanti,
come i ladri di tempo,
prima dovrebbe avere il coraggio
di pensare con la propria testa.

Vivendo cosi,
nella conchiglia di chiocciola dell’eternità,
la luce rimane sempre luce –
pesante come il peccato delle tentazioni pagane;
una poesia della poesia contemplando
l’uomo e il suo universo –
il ciglio delle parole salvate d’azzurro
prendendo in prestito il mistero del volo
da un tempo futuro, incerto e oscuro.

Dall’aria delle parole,
si potrebbe pensare
che tu sia l’unico padrone
della tua presenza nel mondo,
ma in realtà tu ti rappezzi con parole,
lucidando nel briciolo di terra un nome,
con l’ala nel vuoto sospesa –
tra un sorvolo assoluto
e un atterraggio forzato.

Così passa la gloria del mondo,
attraverso un’uscita dal tempo inaspettata,
e l’uomo, sedotto dall’astuzia dello specchio,
non si calma in nessuno modo, mai,
ubriacandosi con acqua fredda
nell’allegoria dell’esistenza vera.

poesia di Dumitru Găleşanu da Le luci dell\'uomo [lirica filosofica] (5 aprile 2021), traduzione di Mihaela CîrțogSegnala un problemaCitazioni simili
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La Canzone Dei Vecchi Amanti (La chanson des vieux amants)

Certo ci fu qualche tempesta
anni d'amore alla follia.
Mille volte tu dicesti basta
mille volte io me ne andai via.
Ed ogni mobile ricorda
in questa stanza senza culla
i lampi dei vecchi contrasti
non c'era più una cosa giusta
avevi perso il tuo calore
ed io la febbre di conquista.
Mio amore, mio dolce, meraviglioso amore
dall'alba chiara finché il giorno muore
ti amo ancora sai ti amo.
So tutto delle tue magie
e tu della mia intimità
sapevo delle tue bugie
tu delle mie tristi viltà.
So che hai avuto degli amanti
bisogna pur passare il tempo
bisogna pur che il corpo esulti
ma c'é voluto del talento
per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti.
Mio amore, mio dolce, mio meraviglioso amore
dall'alba chiara finché il giorno muore
ti amo ancora sai ti amo.
Il tempo passa e ci scoraggia,
tormenti sulla nostra via
ma dimmi c'é peggior insidia
che amarsi con monotonia.
Adesso piangi molto dopo
io mi dispero con ritardo
non abbiamo più misteri
si lascia meno fare al caso
scendiamo a patti con la terra
però é la stessa dolce guerra.

Mon amour
mon doux, mon tendre, mon merveilleux amour
de l'aube claire jusqu'à la fin du jour
je t'aime encore, tu sais, je t'ame.

canzone interpretata di Franco Battiato da Fleurs (1999)Segnala un problemaCitazioni simili
Aggiunto di Simona Enache
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Khalil Gibran

L'amore

Allora Almitra disse: parlaci dell'Amore.
E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse:
Quando l' amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l'amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall'aia dell'amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.

L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso.
L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l'amore basta all'amore.

Quando amate non dovreste dire: "Ho Dio nel cuore", ma piuttosto, "Io sono nel cuore di Dio".
E non crediate di guidare l'amore, perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L'amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d'amore;
Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l'amato e un canto di lode sulle labbra.

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Aggiunto di Simona Enache
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