Ogni madre ariana, con un parto gemellare, potrà fornire un individuo in più alla razza la cui vocazione era quella di dominare le altre.
citazione di Josef Mengele
Aggiunto di Simona Enache
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Il signore: Io non capisco che razza di arte è la tua: astrattista, futurista, esistenzialista?
Totò: La mia arte è assenteista, cioè vale a dire: nelle mie opere manca sempre qualche cosa... Vedi questa?
Il signore: Cos'è? Un cippo funerario?
Totò: Profano! Questa è una Madre con il bambino che piange.
Il signore: E dov'è la madre?
Totò: La madre è uscita: ecco perché il bambino piange.
Il signore: Sì, va be', ma io non vedo neanche il bambino.
Totò: Ma il bambino è sciocco: è corso dietro alla madre.
replica da Totò cerca moglie, scenario di Vittorio Metz (1950)
Aggiunto di Simona Enache
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Sto male
Non sogno più, io non penso più
e non trovo più risorse
Non mi guardo più, io mi troverei brutta
quando tu non sei accanto a me
Non sopporto più questa vita che
s'interrompe se tu parti
Il mio letto è là con la vastità
di un cortile senza ombre se te ne vai
E io sto male, completamente male
come le sere in cui mia madre
usciva e mi lasciava là, con la paura
Io sto male, completamente male
Tu te ne fregi e vieni e vai
a dove non lo dici più
Sono due anni ogni ormai, e forse più.
Come une idea, una mania
tu fai parte ormai di me
Ma io sono stanca, stanca di far' finta
che sto bene insieme a te, ma prodighi non so
Le notte fumo hann' un gusto che io
non ha sapore più
Ma ogni giorno ha la tua identità
Sei dovunque là, lo sei in fondo a me.
E io sto male, sto veramente male
Ti ho dato la vita e sarei
soltanto un' ombra senza te, e quando dormi
Io sto male, sto veramente male
Mi hai tolto ogni capacità,
ogni parola e volontà
E avevo del talento io, davanti a te.
Questo amore vinto, se continuerà
solo come me creperà
Povera idiota che si attormenterà
ascoltando la mia voce che canterà
Che io sto male, sto veramente male
Come le sere in cui mia madre
usciva e mi lasciava là, con la paura
Io sto male, lo sai che io sto male
Mi hai tolto ogni capacità,
ogni parola e voluntà
E del mio cuore che com' me
Sta male, ma dirlo, a cosa vale?
Tu vai, e io sto male, e io sto male.
canzone interpretata di Ornella Vanoni
Aggiunto di Simona Enache
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Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare sugli altri. La libertà è un dono del cielo e ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione... Il potere acquistato con la violenza è mera usurpazione e dura solo finché la forza di chi comanda prevale su quella di coloro che obbediscono; sicché, se questi ultimi diventano a loro volta i più forti e si scrollano di dosso il giogo, lo fanno con altrettanto diritto e giustizia di chi l'aveva loro imposto. La stessa legge che ha fondato l'autorità la distrugge; è la legge del più forte.
Denis Diderot in Il pensiero politico dell'illuminismo
Aggiunto di Simona Enache
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Il paradiso terrestre, nello strano piccolo universo che mi ero fatto, era il tempo in cui il desiderio non regnava. La carne era l'anarchia, era l'orrore che oscurava i volti. Oggi ancora, come odio quella forza inesorabile che assoggetta gli uomini ai suoi onnipotenti capricci!
Julien Green in Partire prima di giorno
Aggiunto di Simona Enache
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La nostra società è talmente malata che fa diventare malato l'individuo e che l'individuo in questa società, in questo mondo, alla fine si dice che muore, ma questo non è vero perché ognuno di noi alla fine è stato ucciso.
Ingeborg Bachmann in Corriere della sera (21 marzo 2010)
Aggiunto di Simona Enache
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Vi supplico, scegliete la pace. Nell’immediato, ci possono essere dei vincitori e dei vinti di cui abbiamo paura. Ma ciò non può, e non potrà mai, giustificare la sofferenza, il dolore e le perdite di vita che gli strumenti di guerra causeranno.
Madre Teresa di Calcutta in lettera al presidente George W. Bush e a Saddam Hussein
Aggiunto di Isabela Lupascu
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Trieste
Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
poesia di Umberto Saba da Trieste e una donna (1910)
Aggiunto di Simona Enache
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Ogni uomo con la pancia piena di classici è un nemico della razza umana.
Henry Miller in Tropico del Cancro
Aggiunto di Simona Enache
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Fin quando ogni pazzo, ogni teologo, ogni baciapile e ogni gazzettiere potrà permettersi di intendere e di applicare la parola di Dio secondo come gli garba al momento, qualsiasi discussione su questioni religiose rimarrà sterile.
aforisma di Arthur Schnitzler da Aforismi
Aggiunto di Simona Enache
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* * *
Dalla più alta stella
Disceso è in terra un divino splendore,
Gloriosa Regina,
Vergine e sposa, madre del Signore:
O luce mattutina,
Felice chi s'inchina
A questa santa madre onesta e pia.
poesia di Lorenzo de Medici da Alla Vergine
Aggiunto di Simona Enache
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Il genio senza vocazione è un torrente tumultuoso: inonda tutto, e alla fine s'impaluda.
citazione di Henry Fuseli
Aggiunto di Simona Enache
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Era più alto di quando se n'era andato, più pallido e ossuto, e manifestava i primi sintomi di resistenza alla nostalgia.
Gabriel Garcia Marquez in Cent'anni di solitudine
Aggiunto di Simona Enache
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Verrà il giorno in cui il resto degli esseri animali potrà acquisire quei diritti che non gli sono mai stati negati se non dalla mano della tirannia. I francesi hanno già scoperto che il colore nero della pelle non è un motivo per cui un essere umano debba essere abbandonato senza riparazione ai capricci di un torturatore. Si potrà un giorno giungere a riconoscere che il numero delle gambe, la villosità della pelle, o la terminazione dell'osso sacro sono motivi egualmente insufficienti per abbandonare un essere sensibile allo stesso fato. Che altro dovrebbe tracciare la linea invalicabile? La facoltà di ragionare o forse quella del linguaggio? Ma un cavallo o un cane adulti sono senza paragone animali più razionali, e più comunicativi, di un bambino di un giorno, o di una settimana, o persino di un mese. Ma anche ammesso che fosse altrimenti, cosa importerebbe? La domanda non è "Possono ragionare?", né "Possono parlare?", ma "Possono soffrire?".
Jeremy Bentham in Introduzione ai princìpi della morale e della legislazione, seconda edizione, capitolo 17 (1823)
Aggiunto di Simona Enache
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Madre
La parola più bella
sulle labbra del genere umano è "Madre",
e la più bella invocazione è "Madre mia".
E' la fonte dell'amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.
La stella Sole è madre della terra
e le dà il suo nutrimento di calore;
non lascia mai l'universo nella sera
finchè non abbia coricato la terra
al suolo del mare e al canto melodioso
di uccelli e acque correnti.
E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
Li produce, li alleva, e li svezza.
Alberi e fiori diventano
madri tenere dei loro grandi frutti e semi.
La parola "madre" è nascosta nel cuore
e sale alle labbra
nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa
e si mescola
all'aria chiara e nell'aria nuvolosa.
poesia di Khalil Gibran
Aggiunto di Simona Enache
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Per la ventesima volta ho ieri assistito al capolavoro di Bizet e ancora l'ho udito con la stessa gentile reverenza. Mi sorprende di poter così vincere la mia impazienza. Ma guardare come un'opera siffatta integri la natura di un uomo. Essa è malvagia, perversa, raffinata, fantastica, eppure avanza con passo leggero e composto; la sua raffinatezza non è quella di un individuo, bensì di una razza. Si sono mai uditi sulla scena accenti più tragici, più dolorosi? E come sono ottenuti? Senza smorfie, senza contraffazioni di alcun genere, in piena libertà dalle bugie del "grande stile". Io mi sento diventar migliore quando questo Bizet mi parla. Il mio udito si sprofonda in quella musica; ne percepisco le origini; mi par di assistere alla sua nascita e tremo davanti ai pericoli che ci accompagnano a qualunque audacia; mi trovo incantato dai felici ritrovamenti che Bizet stesso ignora. Sopra quest'opera la fatalità sta sospesa; la felicità di essa è corta, fulminea, e non conosce dilazioni. Io invidio a Bizet il coraggio di questa sua sensibilità eccezionale, che prima di adesso non aveva trovato mezzo per esprimersi nella musica colta d'Europa; il coraggio di questa sensibilità meridionale, brunita, arsa dal sole... Ah finalmente l'amore, l'amore ricondotto indietro verso la natura!... L'amore come destino, come un destino cinico, innocente, crudele, l'amore esatto nella sua forma natura. Io non conosco altro esempio dove la tragica ironia che costituisce il nocciolo dell'amore sia stata espressa con tale severità, con formula così terribile come nell'ultimo grido di José: "Oui, c'est moi qui l'a tuée, Carmen, ma Carmen adorée....".
Friedrich Nietzsche in Il caso Wagner, l problema di un musicista (1888)
Aggiunto di Simona Enache
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La miglior arma con cui si deve combattere la donna è la condiscendenza, e quella più crudele è l'oblio.
I.A. Goncearov in Una storia comune (1970)
Aggiunto di Simona Enache
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Gli uomini: più sono istruiti meno si fanno dominare.
aforisma di Valeriu Butulescu, traduzione di Giocondina Toigo
Aggiunto di Simona Enache
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Sonetto 21
Io non sono come quella Musa
ispirata alla poesia da bellezze artefatte,
che usa come ornamento il cielo stesso
ed ogni beltà compara al suo splendore,
raggruppando in solenni paragoni
sole, luna, terra e del mar le ricche gemme,
i primi fiori dell'Aprile e quanto di prezioso
racchiude il firmamento in questa immensa volta.
Onesto in amore, permettete ch'io scriva il vero
e poi credetemi, il mio amore è bello quanto
il figlio di ogni madre, anche se non brilla
come quei lumi d'oro fissi nel firmamento:
lasciate esagerare chi ama frasi di grande effetto;
io non vanterò chi non intendo vendere.
poesia di William Shakespeare
Aggiunto di Simona Enache
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Non ho mai visto seni più belli, di nessuna statua al mondo, perché quel pallore oscuro del corpo di Maitreyi si era ora acceso, per la prima volta svelato, e la bellezza perfetta, scultorea, del suo busto si era illuminata aspettandomi. Tutto il suo corpo era un' attesa, il suo viso era immobile, i suoi occhi mi guardavano come un prodigio. Non era più sensualità quel brivido che l'attraversava e uccideva accanto a me... Lei si era interamente donata al miracolo di un contatto maschile con il suo corpo ancora vergine.
Mircea Eliade in Maitreyi
Aggiunto di Simona Enache
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Il successo nella vita di uomini e donne postmoderni dipende dalla velocità con cui riescono a sbarazzarsi di vecchie abitudini piuttosto che da quella con cui ne acquisiscono di nuove. La cosa migliore è non preoccuparsi di costruire modelli; il tipo di abitudine acquisito con l'apprendimento terziario consiste nel fare a meno delle abitudini.
Zygmunt Bauman in La società individualizzata
Aggiunto di Simona Enache
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