Citazioni di jose julian roldan villanueva
Non credo in Dio, ma mi manca.
Julian Barnes in Niente di cui aver paura (2008)
Aggiunto di Dan Costinaş
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Sono un comunista ormonale.
citazione di Jose Saramago
Aggiunto di Dan Costinaş
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José Arcadio Buendìa: Se non temi Dio, temi i metalli.
replica da Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez (1967)
Aggiunto di Dan Costinaş
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Spendiamo milioni e milioni per cercare acqua su Marte e non facciamo niente per conservarla qui e per cercarne di più per quelli che hanno sete.
José Luis Sampedro in La senda del drago, Occidente (2006)
Aggiunto di Dan Costinaş
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Grido negro
Sono carbone!
E tu mi strappi brutalmente la terra
e mi fai tua miniera, padrone.
Sono carbone
e tu mi accendi, padrone
perchè ti serva eternamente come forza
motrice,
ma eternamente no, padrone.
Sono carbone
e devo ardere, si
e bruciar tutto con la forza della mia
combustione.
Sono carbone
devo ardere nello sfruttamento
ardere vivo come catrame, mio fratello
fino a non esserti più miniera, padrone.
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poesia di Jose Craveirinha
Aggiunto di Simona Enache
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Per la ventesima volta ho ieri assistito al capolavoro di Bizet e ancora l'ho udito con la stessa gentile reverenza. Mi sorprende di poter così vincere la mia impazienza. Ma guardare come un'opera siffatta integri la natura di un uomo. Essa è malvagia, perversa, raffinata, fantastica, eppure avanza con passo leggero e composto; la sua raffinatezza non è quella di un individuo, bensì di una razza. Si sono mai uditi sulla scena accenti più tragici, più dolorosi? E come sono ottenuti? Senza smorfie, senza contraffazioni di alcun genere, in piena libertà dalle bugie del "grande stile". Io mi sento diventar migliore quando questo Bizet mi parla. Il mio udito si sprofonda in quella musica; ne percepisco le origini; mi par di assistere alla sua nascita e tremo davanti ai pericoli che ci accompagnano a qualunque audacia; mi trovo incantato dai felici ritrovamenti che Bizet stesso ignora. Sopra quest'opera la fatalità sta sospesa; la felicità di essa è corta, fulminea, e non conosce dilazioni. Io invidio a Bizet il coraggio di questa sua sensibilità eccezionale, che prima di adesso non aveva trovato mezzo per esprimersi nella musica colta d'Europa; il coraggio di questa sensibilità meridionale, brunita, arsa dal sole... Ah finalmente l'amore, l'amore ricondotto indietro verso la natura!... L'amore come destino, come un destino cinico, innocente, crudele, l'amore esatto nella sua forma natura. Io non conosco altro esempio dove la tragica ironia che costituisce il nocciolo dell'amore sia stata espressa con tale severità, con formula così terribile come nell'ultimo grido di José: "Oui, c'est moi qui l'a tuée, Carmen, ma Carmen adorée....".
Friedrich Nietzsche in Il caso Wagner, l problema di un musicista (1888)
Aggiunto di Simona Enache
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