E dov'è colui che nella lingua nativa della russa anima nostra, saprà dirci questa onnipotente parola: avanti? Colui che conoscendo tutte le forze, e le caratteristiche, e tutta la profondità della nostra natura, con un solo magico cenno potrà indirizzarci a una vita superiore? Con quali lacrime, con quale amore lo ripagherebbe, straboccante di gratitudine, l'uomo russo! Ma i secoli si succederanno ai secoli, obbrobriosa accidia e dissennata attività di giovani immaturi... e non ci verrà da Dio l'uomo che sappia pronunciarla!
Gogol in Le anime morte
Aggiunto di Simona Enache
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