A Zacinto
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
poesia di Ugo Foscolo
Aggiunto di Simona Enache
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Né più mai toccherò le sacre sponde
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
Cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
poesia di Ugo Foscolo
Aggiunto di Simona Enache
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Per quanto avessi a soffrire
Per quanto avessi a soffrire
Nel lungo straniare,
Nel sogno ti ho sempre vista,
Con luna, sull'onde del mare.
Sul cupo mare ti ho cercato,
Dalle lontane sponde,
E solo tu ti sei mostrata
Sul mare, con luna, dall'onde.
Sempre il tuo dolce volto
E blando per me spunta,
La tua cera biondeggiante,
Dall'onde del mare, con luna.
poesia di Mihai Eminescu, traduzione di Geo Vasile
Aggiunto di Simona Enache
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Il torrente
Tu così avventuroso nel mio mito,
così povero sei fra le tue sponde.
Non hai, ch'io veda, margine fiorito.
Dove ristagni scopri cose immonde.
Pur, se ti guardo, il cor d'ansia mi stringi,
o torrentello.
Tutto il tuo corso è quello
del mio pensiero, che tu risospingi
alle origini, a tutto il fronte e il bello
che in te ammiravo; e se ripenso i grossi
fiumi, l'incontro con l'avverso mare,
quest'acqua onde tu appena i piedi arrossi
nudi a una lavandaia,
la più pericolosa e la più gaia,
con isole e cascate, ancor m'appare;
e il poggio da cui scendi è una montagna.
Sulla tua sponda lastricata l'erba
cresceva, e cresce nel ricordo sempre;
sempre è d'intorno a te sabato sera;
sempre ad un bimbo la sua madre austera
rammenta che quest'acqua è fuggitiva,
che non ritrova più la sua sorgente,
né la sua riva; sempre l'ancor bella
donna si attrista, e cerca la sua mano
il fanciulletto, che ascoltò uno strano
confronto tra la vita nostra e quella
della corrente.
poesia di Umberto Saba
Aggiunto di Simona Enache
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Limerick
dopo Albert Einstein
„Dio non gioca a dadi” –
non nomino il nome di Dio invano,
Io sogno soltanto con il corpo inerte-infinito
attraverso i giardini
del sonno(...),
E le onde del mio verso
donchisciottesche-carismatiche
Sono ▫ per assurdo : fantomatiche
linee di campo,
onde e stringhe,
nodi-anelli
oppure equazioni
dogmatiche –
Eviscerazioni
olografiche,
scritte in una
folla-matrice.
poesia di Dumitru Găleşanu da Addéndum (aprile 2014), traduzione di Celesta Popa
Aggiunto di anonimo
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Sera religiosa
Verso una luna molto grande
che splende nel cielo invernale,
come patena d'oro verde,
vanno le nubi all'offertorio.
Attraversano il firmamento,
un coro sembrano di luci;
scaglionate dalle vetrate
oscuramente illuminate.
Sì che queste agitate notti
nel fondo di nere paludi
mirano, come in enormi specchi,
la bianca messa delle nubi.
poesia di Emile Verhaeren
Aggiunto di Simona Enache
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Quello che ascoltate è un canto di balene registrate, è il canto del maschio. Il maschio può emettere questo suono da sei a trenta minuti e poi ricominciare. Nell'oceano le altre balene raccolgono il canto e lo ritrasmettono. I canti cambiano ogni anno e noi ancora non sappiamo qual è il loro scopo, non sappiamo se sono una specie di segnale di richiamo o se fanno parte del rituale dell'accoppiamento, o se è una qualche forma di comunicazione al di sopra della nostra comprensione, francamente ancora non si è capito.
Gene Roddenberry in Star Trek
Aggiunto di Simona Enache
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Emetto onde negative per i registratori. Mia nonna era magnetizzatrice e, come lei, anch'io a volte ho un effetto perturbante sulle onde elettromagnetiche.
citazione di Jean Paul Gaultier
Aggiunto di Simona Enache
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Gioia del Pittore
I campi portano grano e costano denaro,
sono insidiati i prati dal filo spinato,
bisogno e avidità hanno allignato,
tutto appare murato e corrotto.
Ma qui nei miei occhi alberga
un ordine diverso di ogni cosa,
si estingue il violetto, la porpora troneggia,
di lei io canto la canzone innocua.
Giallo su giallo, e giallo unito a rosso,
fresco azzurrino velato di rossore
luce e colore balza di mondo in mondo,
s'inarca e risuona in onde d'amore.
Regna lo spirito che ogni morbo guarisce,
risuona verde da rinata sorgente,
nuovo e ricco di senso il mondo si spartisce
e il cuore si fa lieto e lucente.
poesia di Hermann Hesse
Aggiunto di Simona Enache
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Il fiore è il dolce verso della terra, pronto a sbocciare l'alfabeto su carta. Ha il cuore come una scintilla ed è il vero canto della parola.
Camelia Oprița in WordPress.com (1 giugno 2006)
Aggiunto di anonimo
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Mio miele, ti dono corone di fiori e questo canto; il canto è per te, le corone per il tuo genio, o Crizia...
Apuleius in Sulla magia e in sua difesa
Aggiunto di Simona Enache
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All'amica risanata
Qual dagli antri marini
L'astro più caro a Venere
Co' rugiadosi crini
Fra le fuggenti tenebre
Appare, e il suo viaggio
Orna col lume dell'eterno raggio;
Sorgon così tue dive
Membra dall'egro talamo,
E in te bèltà rivive,
L'aurea beltate ond'ebbero
Ristoro unico a' mali
Le nate a vaneggiar menti mortali.
Fiorir sul caro viso
Veggo la rosa, tornano
I grandi occhi al sorriso
Insidiando; e vegliano
Per te in novelli pianti
Trepide madri, e sospettose amanti.
Le Ore che dianzi meste
Ministre eran de' farmachi,
Oggi l'indica veste
E i monili cui gemmano
Effigiati Dei
Inelito studio di scalpelli achei,
E i candidi coturni
E gli amuleti recano,
Onde a' cori notturni
Te, Dea, mirando obliano
I garzoni le danze,
Te principio d'affanni e di speranze:
0 quando l'arpa adorni
E co' novelli numeri
E co' molli contorni
Delle forme che facile
Bisso seconda, e intanto
Fra il basso sospirar vola il tuo canto
Più periglioso; o quando
Balli disegni, e l'agile
Corpo all'aure fidando,
Ignoti vezzi sfuggono
Dai manti, e dal negletto
Velo scomposto sul sommosso petto.
All'agitarti, lente
Cascan le trecce, nitide
Per ambrosia recente,
Mal fide all'aureo pettine
E alla rosea ghirlanda
Che or con l'alma salute April ti manda.
Così ancelle d'Amore
A te d'intorno volano
Invidiate l'Ore.
Meste le Grazie mirino
Chi la beltà fugace
Ti membra, e il giorno dell'eterna pace.
Mortale guidatrice
D'oceanine vergini,
La parrasia pendice
Tenea la casta Artemide,
E fea terror di cervi
Lungi fischiar d'arco cidonio i nervi
Lei predicò la fama
Olimpia prole; pavido
Diva il mondo la chiama,
E le sacrò l'elisio
Soglio ed il certo telo,
E i monti, e il carro della luna in cielo.
Are così a Bellona.
Un tempo invitta amazzone,
Die' il vocale Elicona;
Ella il cimiero e l'egida
or contro l'Anglia avara.
E le cavalle ed il furor prepara.
E quella a cui di sacro
Mirto te veggo cingere
Devota il simolacro,
Che presiede marmoreo
Agli arcani tuoi lari
Ove a me sol sacerdotessa appari,
Regina fu, Citera
E Cipro ove perpetua
Odora primavera
Regnò beata, e l'isole
Che col selvoso dorso
Rompono agli Euri e al grande Ionio il corso.
Ebbi in quel mar la culla,
Ivi erra ignudo spirito
Di Faon la fanciulla,
E se il notturno zeffiro
Blando sui futti spira,
Suonano i liti un lamentar di lira:
Ond'io, pien del nativo.
Aer sacro, su l'itala
Grave cetra derivo
Per te le corde eolie,
E avrai divina i voti
Fra gl'inni miei delle insubri nepoti.
poesia di Ugo Foscolo
Aggiunto di Simona Enache
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Cara Lili, sei stata a lungo
Cara Lilli, sei stata a lungo
tutta la gioia, tutto il mio canto;
adesso, ahimè, sei tutto il mio dolore, eppure
sei tutto il mio canto ancora.
poesia di Goethe
Aggiunto di Simona Enache
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Quando mi comandi
Quando mi comandi di cantare, il mio cuore
sembra scoppiare d'orgoglio
e fisso il tuo volto
e le lacrime mi riempiono gli occhi.
Tutto ciò che nella mia vita
vi è di aspro e discorde
si fonde in dolce armonia,
e la mia adorazione stende l'ali
come un uccello felice
nel suo volo a traverso il mare.
So che ti diletti del mio canto,
che soltanto come cantore
posso presentarmi al tuo cospetto.
Con l'ala distesa del mio canto
sfioro i tuoi piedi, che mai
avrei pensato di poter sfiorare.
Ebbro della felicità del mio canto
dimentico me stesso
e chiamo amico te
che sei il mio signore.
poesia di Rabindranath Tagore
Aggiunto di Simona Enache
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Madre
La parola più bella
sulle labbra del genere umano è "Madre",
e la più bella invocazione è "Madre mia".
E' la fonte dell'amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.
La stella Sole è madre della terra
e le dà il suo nutrimento di calore;
non lascia mai l'universo nella sera
finchè non abbia coricato la terra
al suolo del mare e al canto melodioso
di uccelli e acque correnti.
E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
Li produce, li alleva, e li svezza.
Alberi e fiori diventano
madri tenere dei loro grandi frutti e semi.
La parola "madre" è nascosta nel cuore
e sale alle labbra
nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa
e si mescola
all'aria chiara e nell'aria nuvolosa.
poesia di Khalil Gibran
Aggiunto di Simona Enache
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Vecchio oceano, dalle onde di cristallo, tu somigli proporzionalmente a quei segni azzurrognoli che si vedono sul dorso martoriato dei mozzi; tu sei un livido immenso, applicato sul corpo della terra: mi piace questo paragone. Così, al tuo primo apparire, un soffio lungo di tristezza che si potrebbe credere il mormorio della tua brezza soave, passa, lasciando tracce incancellabili sull'anima profondamente sconvolta, e tu richiami alla memoria dei tuoi amanti, senza che se ne rendano sempre conto, i rudi inizi dell'uomo, quando fa la conoscenza del dolore che non lo lascerà più.
Conte di Lautréamont in I Canti di Maldoror (1995)
Aggiunto di Simona Enache
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Canto della terra
Si lo so
Amore che io e te
Forse stiamo insieme
Solo qualche instante
Zitti stiamo
Ad ascoltare
Il cielo
Alla finestra
Questo mondo che
Si sveglia e la notte è
Già cosi lontana
Già lontana
Guarda questa terra che
Che gira insieme a noi
Anche quando è buio
Guarda questa terra che
Che gira anche per noi
A darci un pò di
Sole, sole, sole
My love che sei l’amore mio
Sento la tua voce
E ascolto il mare
Sembra davvero il tuo respiro
L’amore che mi dai
Questo amore che
Sta li nascosto
In mezzo alle sue onde
A tutte le sue onde
Come una barca che
Guarda questa terra che
Che gira insieme a noi
Anche quando è buio
Guarda questa terra che
Che gira anche per noi
A darci un pò di
Sole, sole
Guarda questa terra che
Che gira insieme a noi
Anche quando è buio
Guarda questa terra che
Che gira insieme a noi
A darci un pò di sole
Mighty sun
Mighty sun.
canzone interpretata di Alessandro Safina & Sarah Brightman
Aggiunto di Simona Enache
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Ti guardo e il sole cresce
Ti guardo e il sole cresce
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati cuore e colori in mente
Per dissipare le pene della notte
Ti guardo tutto è spoglio
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto con poche parole
Il mare è freddo senza amore
È l'inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
E tu vieni cullata dalle tue lenzuola
Tiri il sonno verso di te
Svegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per attenderti per seguirti
Dalle porte dell'alba alle porte dell'ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amarti
Un corpo per sognare al di fuori del tuo son.
poesia di Paul Eluard
Aggiunto di Simona Enache
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Canto della Terra
Si lo so
Amore che io e te
Forse stiamo insieme
Solo qualche instante
Zitti stiamo
Ad ascoltare
Il cielo
Alla Finestra
Questo mondo che
Si Sveglia e la notte e
Gia cosi lontana
Gia lontana
Guarda questa terra che
Che gira insieme a noi
Anche quando e buio
Guarda questa terra che
Che gira anche per noi
A darci un po' di
Sole, sole, sole
My love che sei l'amore mio
Sento la tua voce
E ascolto il mare
Sembra davvero il tuo respiro
L'amore che mi dai
Questo amore che
Sta li nascosto
In mezzo alle sue onde
A tutte le sue onde
Come una barca che
Guarda questa terra che
Che gira insieme a noi
Anche quando e buio
Guarda questa terra che
Che gira anche per noi
A darci un po' di
Sole, sole, sole
Sole, sole, sole
Guarda questa terra che
Che gira insieme a noi
A darci un po' di sole
Mighty sun
Mighty sun
Mighty sun.
canzone interpretata di Andrea Bocelli & Sarah Brightman
Aggiunto di Simona Enache
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Lascio una scia bianca e inquieta, acque pallide, facce più pallide, dovunque passo. Le onde invidiose si gonfiano ai lati per sommergere la mia traccia: facciano, ma prima io passo.
Herman Melville in Moby Dick
Aggiunto di Simona Enache
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Infelice è colui che non consegue il Bello, il solo Bello... Ciascuno diventi bello e simile al Dio se intende contemplare e Dio e il Bello.
Plotino in Enneadi, I, 4, 1-5
Aggiunto di Simona Enache
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