Fu adunque già in Arezzo un ricco uomo, il quale fu Tofano nominato. A costui fu data per moglie una bellissima donna, il cui nome fu monna Ghita, della quale egli, senza saper perché, prestamente divenne geloso. Di che la donna avvedendosi prese sdegno, e più volte avendolo della cagione della sua gelosia addomandato, né egli alcuna avendone saputa assegnare, se non cotali generali e cattive, cadde nell'animo alla donna di farlo morire del male del quale senza cagione aveva paura.
Boccaccio in Decameron, novella IV
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Voi dovete sapere che in Siena fu già un giovane assai leggiadro e d'orrevole famiglia, il quale ebbe nome Rinaldo; e amando sommamente una sua vicina e assai bella donna e moglie d'un ricco uomo, e sperando, se modo potesse avere di parlarle senza sospetto, dovere aver da lei ogni cosa che egli disiderasse, non vedendone alcuno ed essendo la donna gravida, pensossi di volere suo compar divenire; e accontatosi col marito di lei, per quel modo che più onesto gli parve gliele disse, e fu fatto.
Boccaccio in Decameron, novella III, 4
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Chi desideri avere una risposta al problema del male, così come si pone oggi, ha bisogno, per prima cosa, di conoscere se stesso, e cioè della maggior conoscenza possibile della sua totalità. Deve conoscere senza reticenze quanto bene può fare, e di quale infamia è capace, guardandosi dal considerare reale il primo e illusoria la seconda. Entrambi sono veri in potenza ed egli non sfuggirò interamente né all'uno né all'altra, se vuole vivere - come naturalmente dovrebbe - senza mentire a se stesso e senza illudersi.
Carl Gustav Jung in Ricordi, sogni, riflessioni
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Sono contenta di essere una donna, ma solo perché ho capito che la donna è un essere forte, persino più dell'uomo. Talmente forte da saper sopravvivere a dolori grandissimi, che nessun uomo potrà mai capire fino in fondo, perché non fanno parte della sua storia e del suo destino.
Claudia Cardinale in Io, Claudia – Tu, Claudia (1995)
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Niente assomiglia tanto a una donna onesta quanto una donna disonesta della quale tu ignori le colpe.
aforisma di Ugo Ojetti da Sessanta (1937)
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Quel che tiene legato il marito nella buona e nella cattiva sorte è la donna con la quale egli si diverte a stare insieme. E qualsiasi donna che dalle nove del mattino alle sette di sera ha mangiato soltanto tre uova sode, può essere una compagnia piacevole quanto quella di un agente delle tasse.
citazione di Jean Kerr
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Un atto sessuale reciproco e soddisfacente è di notevole beneficio per la donna in generale, il suo magnetismo è salutare. Quando non è voluto da parte della donna e lei non risponde, non dovrebbe avvenire. La sottomissione del suo corpo senza amore o desiderio degrada la sottile sensibilita della donna, nonostante tutti i certificati di matrimonio della terra certifichino il contrario.
citazione di Margaret Sanger
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La donna risente maggiormente del contenuto personale ed individuale della vita, e l'amore lascia nella sua anima tracce molto più profonde che non nell'uomo. La donna ama con tutta l'anima, e l'amore è per lei la vita stessa, mentre per l'uomo è solo il godimento della vita.
citazione di Richard von Krafft-Ebing
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Fabula di Orfeo
Mercurio: annunziatore della festa
Silenzio. Udite. È fu già un pastore
Figluol d'Apollo, chiamato Aristeo.
Costui amò con sì sfrenato ardore
Euridice, che moglie fu di Orfeo,
che sequendola un giorno per amore
fu cagion del suo caso acerbo e reo:
perché, fuggendo lei vicina all'acque,
una biscia la punse; e morta giacque.
Orfeo cantando all'Inferno la tolse,
ma non poté servar la legge data,
ché 'l poverel tra via drieto si volse
sì che di nuovo ella gli fu rubata:
però ma' più amar donna non volse,
e dalle donne gli fu morte data.
Seguita un pastore schiavone
State tenta, bragata! Bono argurio,
ché di cievol in terra vien Marcurio.
poesia di Angelo Poliziano
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L'umorismo uccide la paura, e senza la paura non ci può essere la fede. Senza la paura del demonio non c'è più la necessità del timore di Dio.
in film 'Il nome della rosa' di Jean-Jacques Annaud (1986)
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Dietro le parole e gli esempi, continuerà a muoversi senza fine l'innominabile, indescrivibile punto di fuga, al quale, nelle parole del linguaggio umano, diamo il nome di Dio.
Pietro Citati in La donna segreta di Dio che sfidò ogni ragione, in Repubblica (2 novembre 2000)
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Quando vedete la moglie di un uomo ricco (o chiunque altro) scuotere la testa per deplorare la prodigalità dei poveri e lamentare che non tutti fanno economia, abbiate pietà per l'ignoranza di quella signora, ma non irritate i poveri ripetendo loro le sciocchezze di questa donna.
George Bernard Shaw in Guida della donna intelligente
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Aggiungo che con ciò si può capire che cosa bisogna pensare della difficoltà abitualmente mossa riguardo alla forza impressa ai proiettili... Ebbene il movimento può farlo, perché tale è la proprietà della sua natura, purché abbia un soggetto che possa durare, e che niente di contrario gli si opponga; egli ha la facoltà di durare senza l'azione continua della sua causa.
Pierre Gassendi in De motu, cap. XIX
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Non bisogna... star a guardare dove uno è nato, ma come egli è costumato, né si deve considerare in quale frontiera ma in quale maniera uno ha iniziato la sua vita.
Apuleius in Sulla magia e in sua difesa
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* * *
Dura è la stella mia, maggior durezza
è quella del mio conte: egli mi fugge,
i' seguo lui; altri per me si strugge,
i' non posso mirar altra bellezza.
Odio chi m'ama, ed amo chi mi sprezza:
verso chi m'è umile il mio cor rugge,
e son umil con chi mia speme adugge;
a così stranio cibo ho l'alma avezza.
Egli ognor dà cagione a novo sdegno,
essi mi cercan dar conforto e pace:
i' lasso questi, ed a quell'un m'attegno.
Così nella tua scuola, Amor, si face
sempre il contrario di quel ch'egli è degno:
l'umil si sprezza, e l'empio si compiace.
poesia di Gaspara Stampa
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E io restavo senza parola, perché capivo che la cucina era il solo luogo di tutta la casa in cui quella donna veramente vivesse, e il resto, le stanze adorne e continuamente spazzolate e incerate erano una specie di opera d'arte in cui lei riversava tutti i suoi sogni di bellezza, e per coltivare la perfezione di quelle stanze si condannava a non viverci, a non entrarci mai come padrona ma solo come donna di fatica, e il resto della giornata a passarlo nell'unto e nella polvere.
Italo Calvino in La nuvola di smog
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Trovarono tra tutte quelle orribili carcasse due scheletri, uno dei quali abbracciava singolarmente l'altro. Uno di quegli scheletri, che era quello di una donna, era ancora coperto di qualche lembo di una veste di una stoffa che era stata bianca, ed era visibile attorno al suo collo una collana di adrézarach con un sacchettino di seta, ornato da perline verdi, che era aperto e vuoto. Quegli oggetti erano di così poco valore che di certo il boia non li aveva voluti. L'altro, abbracciava stretto questo, era lo scheletro di un uomo. Notarono che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa incassata tra le scapole e una gamba più corta dell'altra. D'altronde non aveva alcuna vertebra cervicale rotta ed era evidente che non fosse stato impiccato. L'uomo al quale era appartenuto era quindi giunto lì, e lì era morto. Quando fecero per staccarlo dallo scheletro che abbracciava, cadde in polvere.
Victor Hugo in Notre-Dame de Paris: Il matrimonio di Quasimodo
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La partitura del Don Giovanni ha esercitato su tutta la mia vita l'influsso di una rivelazione; essa è stata e rimasta per me una specie di incarnazione dell'impeccabilità drammatica e musicale: io la ritengo un'opera senza deficienze, di una perfezione senza discontinuità, e il commento che scrivo non è che l'umile testimonianza della mia venerazione e della mia riconoscenza verso il genio al quale debbo le gioie più sicure e durature della mia vita di musicista. Vi sono, nella storia, uomini che sembrano destinati a segnare, nella loro sfera, il punto oltre cui non ci si può innalzare: così Fidia nell'arte della cultura, Molière in quella della commedia. Mozart è uno di quegli uomini: il Don Giovanni è un vertice.
Charles Gounod in Wolfgang Amadeus Mozart
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Intuí che egli non aveva fatto tante guerre per idealismo, come tutti credevano, né aveva rinunciato per stanchezza alla vittoria imminente, come tutti credevano, ma che aveva vinto e perso per lo stesso motivo, per pura e peccaminosa superbia. Arrivò alla conclusione che quel figlio, per il quale lei avrebbe dato la vita, era semplicemente un uomo interdetto all'amore.
Gabriel Garcia Marquez in Cent'anni di solitudine
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Il Dio dei vuoti
La forza nucleare forte,
la forza nucleare debole
e la forza elettromagnetica – alla quale
si accosta [in fretta] anche la legge della gravitazione...-
una formula del governo della materia
attraverso lei stessa,
alimentando la combustione del pensiero
in un equilibrio fragile –
il realismo dell’immaginazione
in un paradigma sintetica:
E=mc2 – ortodossia cinetica –
oppure, in un modo diverso : il paradosso del dire dell’Essere
di-quello-che-è «l’essere stesso» nell’ alito della creazione.
Il Dio dei vuoti
nel fuoco struggente della creazione –
come sostegno dei tuoi mondi che si trovano in trance,
Il Dio dei vuoti sublimato in un verso,
senza la quale la luce dei miei occhi –
possa arrivare fino a te :
non avresti avuto nessuna possibilit? !
La forza nucleare forte,
la forza nucleare debole,
la forza elettromagnetica
e la legge non scritta della gravitazione –
tutto l’universo in una formula sintetica,
in un paradigma invalicabile senza la quale –
la meraviglia dei tuoi mondi di sogno si trovano in trance
con tutto quello che vuol dire assoluto- l’umano in esse,
come la luce e il sangue – defluite dalle stelle
per sempre – il presente dal passato-futuro,
Il Dio stesso dei vuoti dette dall’Essere
non avrebbe avuto nessuna speranza.
Il Dio dei vuoti, tesoro –
senza il quale [...] la luce dei tuoi occhi,
non arrivi fino a me :
non avrebbe avuto nessuna possibilit? .
poesia di Dumitru Găleşanu da Il titolo del libro: Addéndum, Casa di Editrice Tracus Arte Bucarest, 2014 (aprile 2014), traduzione di Celesta Popa
Aggiunto di anonimo
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Euripide dà forma ai personaggi, e nello stesso tempo li decostruisce: di fronte alla sua anatomia essi non hanno più niente di nascosto. Se Sofocle aveva detto di Eschilo ch'egli faceva il giusto pur senza averne coscienza, Euripide avrebbe dovuto dire di lui ch'egli faceva quel che non bisognava fare, poiché non ne aveva coscienza.
Friedrich Nietzsche in Socrate e la tragedia (1988)
Aggiunto di Simona Enache
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