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Henri Bergson

Le mie riflessioni mi hanno portato sempre più vicino al cattolicesimo, nel quale vedo il completamento dell'ebraismo. Io mi sarei convertito, se non avessi visto prepararsi da diversi anni la formidabile ondata di antisemitismo, che va dilagando sul mondo. Ho voluto restare tra coloro che domani saranno dei perseguitati. Ma io spero che un prete cattolico vorrà venire a dire le preghiere alle mie esequie, se il cardinale arcivescovo di Parigi lo autorizzerà. Nel caso che questa autorizzazione non sia concessa, bisognerà chiamare un rabbino, ma senza nascondere a lui o ad altri la mia adesione morale al cattolicesimo, come pure il desiderio da me espresso di avere le preghiere di un prete cattolico.

Henri Bergson in testamento (8 febbraio 1937)Segnala un problemaCitazioni simili
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Mio schiavo! Le condizioni alle quali vi accetto come schiavo e vi tollero vicino sono le seguenti: Dovete rinunciare totalmente al vostro Io. Non avrete altra volontà che la mia. Siete, tra le mie mani, uno strumento passivo che esegue senza discutere tutti i miei ordini. Se per caso un giorno dimenticaste che siete mio schiavo e se non mi obbediste più in tutto e per tutto, avrò il diritto di punirvi secondo il mio capriccio e di frustarvi... e se vivo nel lusso lasciando voi nel bisogno, se vi schiaccierò sotto i piedi, dovrete, senza lamentarvi, baciare il piede che vi schiaccia...

Leopold von Sacher-Masoch in Venere in pelliccia (1870)Segnala un problemaCitazioni simili
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Il tempo dell'anima

Quando son coricato, la mia patria
è quel giaciglio solitario e pesto
ove tra le mie braccia forzerò
la mia metà al par di me senz'anima.
E la mia metà è una donna:
una donna che non ho.
Il mio ideale è una chimera,
il mio orizzonte, l'imprevisto;
e mi consuma la nostalgia...
nostalgia del paese che non ho visto.

....................................

Il mio pensiero è un arido soffio:
l'aria. L'aria è mia dappertutto.
E la mia parola è la vuota eco
che non dice un bel nulla - ed è tutto.
Il mio passato: ciò che dimentico.
La sola cosa che mi tenga legato
è la mia mano nell'altra mia mano.
Il mio ricordo: nulla. E' la mia traccia.
Il mio presente: tutto ciò che passa.
E l'avvenire: domani... domani.
Non conosco il mio simile;
sono ciò che mi faccio.
Odioso è l'io umano...
Io non mi odio nè mi amo.
Eh, via! la vita è una ragazza
che m'ha preso per il suo piacere:
il mio, è ridurla in stracci,
prostituirla senza desiderio.

...................................

Ovunque io muoia, la patria mia
pur s'aprirà, senza che la si preghi,
quanto basta per il mio sudario...
Un sudario, d'altronde: per che farne?
Siccome la mia patria è sotto terra,
ben sapranno le mie ossa andarvi sole.

poesia di Tristan CorbiereSegnala un problemaCitazioni simili
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Erich Fromm

Nella modalità dell'avere, quella occupata dalla grande maggioranza delle persone, l'idea sottesa all'affermazione 'io sono io' è 'io sono io perché ho X', intendendo con X tutti gli oggetti naturali e le persone con le quali istituisco un rapporto tramite il mio potere di controllarli, di farli permanentemente miei. Secondo la modalità dell'avere non c'è rapporto vivente tra me e quello che io ho. Questo e l'io sono divenuti cose, e io ho le cose perché ho la forza di farle mie. C'è però anche una relazione inversa: le cose hanno me; perché il mio senso di identità, vale a dire l'equilibrio mentale, si fonda sul mio avere le cose (e quante più possibile). La modalità dell'esistenza secondo l'avere non è stabilita da un processo vivo, produttivo, tra soggetto e oggetto; essa rende cose sia il soggetto che l'oggetto. Il rapporto è di morte, non di vita.

Erich Fromm in L'arte di vivereSegnala un problemaCitazioni simili
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In un poliziotto io considero prima di tutto che c'è un uomo che merita rispetto. Ma vedo anche la funzione: uno che dispone di un potere, che porta un'arma e che ha quasi il diritto di vita e di morte sugli altri. Noi cittadini deleghiamo questa funzione: abbiamo dunque il dovere di controllarla.

Guy Gilbert in Un prete tra i balordi (1978)Segnala un problemaCitazioni simili
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John Keats

Mia cara ragazza, ti amo ancora e ancora e senza riserve... In ogni modo possibile, anche le mie gelosie non erano che agonie dell'Amore, nelle fitte piu intense che mai ho provato, sarei morto per te. Tu sempre nuova. L'ultimo dei tuoi baci era il piu dolce, l'ultimo sorriso il piu luminoso, l'ultimo movimento il piu aggraziato.

John Keats in lettera a Fanny Brawne (1820)Segnala un problemaCitazioni simili
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1 maggio 2020, Giornata internazionale del lavoro durante il coronavirus, il più grande esperimento di teletrasformazione nel mondo del lavoro, un test che, se funzioner', cambiera' per sempre il destino dell'uomo.
Le persone devono lavorare dove vogliono per avere buoni risultati, sia in ufficio che in famiglia.
Il lavoro ti aiuta a condurre una vita felice vicino alle persone che ami.

citazione di Camelia OprițaSegnala un problemaCitazioni simili
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1 maggio 2020, Giornata internazionale del lavoro durante il coronavirus, il più grande esperimento di teletrasformazione nel mondo del lavoro, un test che, se funzionera’, cambiera’ per sempre il destino dell'uomo.
Le persone devono lavorare dove vogliono per avere buoni risultati, sia in ufficio che in famiglia.
Il lavoro ti aiuta a condurre una vita felice vicino alle persone che ami.

citazione di Camelia OprițaSegnala un problemaCitazioni simili
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Torquato Tasso, lui sì divino, tra audacia e angoscia il supremo cantore dell'eros cattolico.

citazione di Umberto SilvaSegnala un problemaCitazioni simili
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Byron

Il sarcofago di Giulietta, semplice, aperto, con foglie appassite intorno, nel vasto e desolato giardino di un convento, è triste come fu triste il suo amore. Ho portato via alcuni pezzetti per darli a mia figlia e alle mie nipoti.

citazione di ByronSegnala un problemaCitazioni simili
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Cara Viareggio e cari concittadini, in questi ultimi mesi ho lavorato moltissimo e di questo naturalmente ringrazio il cielo perché nonostante i 70 anni proseguo senza sosta nel mio bellissimo lavoro di attrice. Un lavoro che continuo ad amare proprio come quando giovanissima partii da Viareggio per iniziare la mia carriera nel cinema. È però anche vero che questo mestiere impegna tutte le energie e al momento, con altri film, teatro e fiction da girare prossimamente, mi sento piuttosto stanca e ho bisogno di recuperare forze. Ringrazio dunque tutti coloro che mi hanno invitato e che erano pronti a organizzare una festa per me che immagino bellissima. Anche se il lavoro me ne tiene lontana, non dimentico mai neppure per un giorno la mia Viareggio. È una citt? che amerò sempre perché è lì che sono cresciuta, è lì che ci sono le mie radici. E le radici non si dimenticano specialmente se sono in un luogo che ovunque è ammirato e amato. Sono viareggina e lo rivendico. Amo Viareggio, ne ho costante nostalgia – del suo mare, delle sue spiagge, delle sue pinete, della sua passeggiata, del Carnevale, del mercato dove sono nata e della Darsena dove ho corso in bicicletta e giocato bambina - e prometto che non appena avrò un po' più di tempo libero verrò a festeggiare con voi i miei settant'anni e anche tutti quelli a seguire. Che spero siano altrettanti! Grazie Viareggio.

Stefania Sandrelli in lettera ''Viareggio ti amo'' (5 giugno 2016)Segnala un problemaCitazioni simili
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Averti Qui

E' nato come un gioco
questo amore tra di noi
non c'era una ragione
per avere tutto e poi…
se poi… voliamo dentro noi…
sembrava inafferrabile
come la nebbia che sta qui…
a farci compagnia
su strade di periferia…
e tu… mi dai sempre di più
lo sai… se amore è amore dai…

E adesso averti qui…
mi sembra quasi un sogno sai...
e stringerti così tra le mie braccia
e poi guardarti in faccia
mentre dici si… (mentre dici si)
E adesso averti qui…
ormai senza nasconderci…
baciarti tra la gente
che ci guarda indifferente…
come non ha fatto mai…

Tu sei l'emozione
che si ferma e non va via…
dentro le mie notti di passione
e di follia…
per te… farei anche di più
se dai… amore è amore avrai…

E adesso averti qui…
ormai senza nasconderci…
baciarti tra la gente
che ci guarda indifferente…
come non ha fatto mai…

Sei la chiave del mio cuore
non so più cos' è il dolore…
quando stringi le mie mani
cedo tutto il mio domani
che cammina su di noi…

E un sogno averti qui
ti prego non svegliarmi mai…
perché tu sei l'amore
che m'ha fatto innamorare
per amare solo te…

canzone interpretata di Anna TatangeloSegnala un problemaCitazioni simili
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Umberto Saba

Il Borgo

Fu nelle vie di questo
Borgo che nuova cosa
m'avvenne.
Fu come un vano
sospiro
il desiderio improvviso d'uscire
di me stesso, di vivere la vita
di tutti,
d'essere come tutti
gli uomini di tutti
i giorni.
Non ebbi io mai sì grande
gioia, né averla dalla vita spero.
Vent'anni avevo quella volta, ed ero
malato. Per le nuove
strade del Borgo il desiderio vano
come un sospiro
mi fece suo.
Dove nel dolce tempo
d'infanzia
poche vedevo sperse
arrampicate casette sul nudo
della collina,
sorgeva un Borgo fervente d'umano
lavoro. In lui la prima
volta soffersi il desiderio dolce
e vano
d'immettere la mia dentro la calda
vita di tutti,
d'essere come tutti
gli uomini di tutti
i giorni.
La fede avere
di tutti, dire
parole, fare
cose che poi ciascuno intende, e sono,
come il vino ed il pane,
come i bimbi e le donne,
valori
di tutti. Ma un cantuccio,
ahimé, lasciavo al desiderio, azzurro
spiraglio,
per contemplarmi da quello, godere
l'alta gioia ottenuta
di non esser più io,
d'essere questo soltanto: fra gli uomini
un uomo.
Nato d'oscure
vicende,
poco fu il desiderio, appena un breve
sospiro. Lo ritrovo
- eco perduta
di giovinezza - per le vie del Borgo
mutate
più che mutato non sia io. Sui muri
dell'alte case,
sugli uomini e i lavori, su ogni cosa,
è sceso il velo che avvolge le cose
finite.
La chiesa è ancora
gialla, se il prato
che la circonda è meno verde. Il mare,
che scorgo al basso, ha un solo bastimento,
enorme,
che, fermo, piega da un parte. Forme,
colori,
vita onde nacque il mio sospiro dolce
e vile, un mondo
finito. Forme,
colori,
altri ho creati, rimanendo io stesso,
solo con il mio duro
patire. E morte
m'aspetta.
Ritorneranno,
o a questo
Borgo, o sia a un altro come questo, i giorni
del fiore. Un altro
rivivrà la mia vita,
che in un travaglio estremo
di giovinezza, avrà per egli chiesto,
sperato,
d'immettere la sua dentro la vita
di tutti,
d'essere come tutti
gli appariranno gli uomini di un giorno
d'allora.

poesia di Umberto SabaSegnala un problemaCitazioni simili
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A che serve un prete se non a dare speranza?

Mario Canciani in Vita da preteSegnala un problemaCitazioni simili
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Io ho due memorie. Una è nel cervello, come tutti. L'altra nei miei muscoli, nelle mie ossa. Ambedue passano dalle pupille. Perché nella memoria del corpo io immagazzino tutti i gesti, le posture, i movimenti che vedo intorno a me. Nelle mie braccia, nelle mie gambe, nei miei piedi c'è come una banca dati dove conservo due mani che fendono l'aria, mosse da un barbone sul metrò o le braccia conserte di una donna in chiesa.

citazione di Mikhail BaryshnikovSegnala un problemaCitazioni simili
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Novalis

Tra le mille ore felici

Tra le mille ore felici
che ho trascorso nella vita,
una sola in me resta per sempre:
quella in cui tra mille dolori
io sentii nel profondo del cuore
chi per noi morì di passione.

Il mio mondo era in frantumi
come se un verme lo avesse corroso,
vizza la fioritura del mio cuore;
ogni bene che avevo e che sognavo
nella vita era chiuso in una tomba,
qui stavo ancora per il mio tormento.

Piangevo sempre, anelando a fuggire
lontano, e in segreto mi torturavo,
davanti a me solo angoscia e inganno:
la pietra del sepolcro all'improvviso
come dall'alto mi fu sollevata,
e si dischiuse nell'intimo il cuore.

Chi ho visto, e chi alla sua mano
mi apparve, non chieda nessuno,
questo soltanto vedrò in eterno;
e questa sola, tra tutte le ore
della mia vita, serena e aperta
starà per sempre, come le mie piaghe.

poesia di NovalisSegnala un problemaCitazioni simili
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Henri Lacordaire

Che pericolo c'è se qualche cattolico propende un po' più vivamente per la democrazia? Chissà che essa non sia il futuro dell'Europa?

Henri Lacordaire in lettera a Charles de Montalembert (7 novembre 1848)Segnala un problemaCitazioni simili
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Omar Khayyam

Dal mio venire non fu al cielo profitto
E dal mio andare non aumentò né bellezza né spazio
E da nessuno le mie orecchie hanno mai udito
Questo venire e andare quale vantaggio portarono.

Omar Khayyam in Quartine (1997), traduzione di Haifez HaidarSegnala un problemaCitazioni simili
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Jean-Jacques Rousseau

La mia immaginazione, che nella giovinezza andava sempre in avanti ed ora va ritoso, compensa con quei dolci ricordi la speranza che ho perduto per sempre. Non vedo più nulla nell'avvenire che mi tenti, solo i ritorni del passato possono lusingarmi, e quei ritorni così vivi e così veri nel periodo di cui parlo mi fanno spesso vivere felice nonostante le mie sventure.

Jean-Jacques Rousseau in Le confessioni (1973), traduzione di Valentina ValenteSegnala un problemaCitazioni simili
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E ti amo

E ti amo, ti amo davvero
E ti amo, ti amo lo giuro
Te lo scrivo di rosso e di nero
Sulla pagina enorme di un muro
E ti amo, ti amo di brutto
E ti amo più della mia vita
Anche se sono più di trent’otto
Gli anni persi su questo pianeta.
E ti amo anche se è incomprensibile
Per la gente che ancora non sa
Che ti amo e doveva succedere
A questa età.
E ti amo, ti amo da sempre
Anche se ti conosco da un giorno
Come un’Africa che si riempie
Di falò sotto un cielo notturno.
E ti amo, ti amo per sbaglio
Ma è la cosa più giusta che faccio
Da quando ero un ragazzo al guinzaglio
E con tutte facevo il pagliaccio.
E ti amo anche se è intraducibile
Nella lingua di questa città
Ma è davvero così imperdonabile
Se ti amo già
E ti amo come se
Non avessi amato mai
Senza rabbia e senza che
Abbia fatto niente per volerlo ormai,
Dimmi che ci sei
Che mi vuoi.

E ti amo, ti amo, ti amo
Come un mare che aspetta alla foce
Il suo fiume di vita e di pace.
E ti amo e mi sento ridicolo
Senza maschere ne gravità,
Ma ti amo e mi sembra un miracolo
Se ti amo già.
E ti amo, ti amo sul serio
E ti amo, ti amo lo giuro,
Anche se resterà un desiderio
Che la pioggia cancella dal muro…

canzone interpretata di Marco MasiniSegnala un problemaCitazioni simili
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Cesar Vallejo

Pietra Nera su Pietra Bianca

Morirò a Parigi in un giorno di pioggia,
in un giorno che già mi ricordo.
Morirò a Parigi - non fuggirò –
forse d’autunno, un giovedì, come oggi.

Sarà un giovedì, perche oggi,
il giovedì in cui io scrivo,
le mie ossa se lo sentono,
e mai come oggi, per tutta la mia strada,
mi sono visto così solo.

poesia di Cesar Vallejo da L’Isola del TonalSegnala un problemaCitazioni simili
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