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Una convincente collocazione storica dell'Alfieri e della sua opera deve ricorrere ai due essenziali termini di riferimento dell'illuminismo e del romanticismo, restando inclusa in quest'ultimo quella corrente letteraria tedesca che fu detta dello Sturm und Drang.

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L'Alfieri, anche se si tenne lontano da ogni forma di religione rivelata, pur riconoscendo in qualche momento le suggestion e le risonanze emotive del culto cattolico, in tutta la sua vita e in tutta la sua opera fu sorretto da un'alta idealità, ossia da costante amore "del vero e del retto", da un senso elevato dell'eroico e da quella religione della libertà che fu il fondamento del liberalismo e del romanticismo europeo.

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Immanuel Kant

L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stesso è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'illuminismo. Sennonché a questo illuminismo non occorre altro che la libertà, e la più inoffensiva di tutte le libertà, quella cioè di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi. Ma io odo da tutte le parti gridare: 'Non ragionate!' L'ufficiale dice: 'Non ragionate, ma fate esercitazioni militari.' L'impiegato di finanza: 'Non ragionate, ma pagate!' L'uomo di chiesa: 'Non ragionate, ma credete!'

Immanuel Kant in risposta alla domanda: Che cos'è l'Illuminismo? (5 dicembre 1783)Segnala un problemaCitazioni simili
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Chi scrive versi o compone quadri e statue è spinto da un impulso insostenibile a far rinascere sulla terra l'età dell'oro: la fa rinascere nella sua opera, che è la stessa età dell'oro realizzata. Ma è anche simile a una divinità decaduta, prigioniera nelle tenebre o esiliata ai limiti della terra, che porta nella memoria il ricordo dell'utopia e della sua fine irreparabile; o ad un astro che fugge, sempre più pallido ed enigmatico, l'acume degli occhi umani.

Pietro Citati in La civiltà letteraria europeaSegnala un problemaCitazioni simili
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Simone de Beauvoir

Scrivere, pertanto, è un'attività complessa: è, insieme, preferire l'immaginario e voler comunicare; in queste due scelte si manifestano tendenze assai diverse e a prima vista contrastanti. Per pretendere di sostituire un universo inventato al mondo esistente, bisogna rifiutare aggressivamente quest'ultimo: chiunque vi stia dentro come un pesce nell'acqua e pensi che tutto va bene, non si metterà certo a scrivere. Ma il desiderio di comunicazione presuppone che ci si interessi agli altri; anche se nel rapporto dello scrittore con l'umanità entra dell'inimicizia e del disprezzo.

Simone de Beauvoir in La terza etàSegnala un problemaCitazioni simili
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Immanuel Kant

Il pubblico uso della propria ragione deve essere libero in ogni tempo, ed esso solo può attuare l'illuminismo fra gli uomini.

Immanuel Kant in risposta alla domanda: Che cos'è l'Illuminismo? (5 dicembre 1783)Segnala un problemaCitazioni simili
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Chi vuole conoscere la luce della forma, deve attraversare l'ombra: sostare sull'orlo di un precipizio, o camminare tra due voragini, tra due follie egualmente tremende.

Pietro Citati in La civiltà letteraria europea: da Omero a Nabokov (2005)Segnala un problemaCitazioni simili
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L'estensione della responsabilità di cui "La società del rischio" ha bisogno e di cui non può fare a meno se non al costo di esiti catastrofici non può essere argomentata o favorita nei termini che sono più comuni e approvati nel nostro tipo di società: quelli dello scambio equo e della reciprocità dei benefici. Qualunque altra cosa si vuole che sia la morale cercata, dev'essere prima di tutto un'etica dell'autolimitazione.

Zygmunt Bauman in Le sfide dell'etica (1996)Segnala un problemaCitazioni simili
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Io non sono incline all'amicizia: di due amici uno è sempre schiavo dell'altro, benché spesso né l'uno né l'altro voglia ammetterlo; io non posso essere schiavo, e comandare in tal caso è una fatica estenuante, perché bisogna ricorrere anche all'inganno.

Michail Lermontov in Un eroe del nostro tempoSegnala un problemaCitazioni simili
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Umberto Saba

Il torrente

Tu così avventuroso nel mio mito,
così povero sei fra le tue sponde.
Non hai, ch'io veda, margine fiorito.
Dove ristagni scopri cose immonde.
Pur, se ti guardo, il cor d'ansia mi stringi,
o torrentello.
Tutto il tuo corso è quello
del mio pensiero, che tu risospingi
alle origini, a tutto il fronte e il bello
che in te ammiravo; e se ripenso i grossi
fiumi, l'incontro con l'avverso mare,
quest'acqua onde tu appena i piedi arrossi
nudi a una lavandaia,
la più pericolosa e la più gaia,
con isole e cascate, ancor m'appare;
e il poggio da cui scendi è una montagna.
Sulla tua sponda lastricata l'erba
cresceva, e cresce nel ricordo sempre;
sempre è d'intorno a te sabato sera;
sempre ad un bimbo la sua madre austera
rammenta che quest'acqua è fuggitiva,
che non ritrova più la sua sorgente,
né la sua riva; sempre l'ancor bella
donna si attrista, e cerca la sua mano
il fanciulletto, che ascoltò uno strano
confronto tra la vita nostra e quella
della corrente.

poesia di Umberto SabaSegnala un problemaCitazioni simili
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Jean Cocteau

L'intensità dell'Europa è soltanto nel vizio, nel delitto. La sua virtù, purtroppo è scialba. La virtù intensa è rara. È la santità: quella del poeta, quella dell'orientale.

Jean Cocteau in Il mio primo viaggioSegnala un problemaCitazioni simili
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Albert Beguin

L’opera di Guérin Maurice ha un posto unico nella letteratura francese. Unica, prima delle grandi visioni di Hugo, fa sentire, nel romanticismo, la voce dell’ebbrezza cosmica.

citazione di Albert BeguinSegnala un problemaCitazioni simili
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Hegel

La coscienza infelice è la coscienza di sé come dell'essenza duplicata e ancora del tutto impigliata nella contraddizione. Assistiamo così alla lotta contro un nemico, contro cui la vittoria è piuttosto una sottomissione: aver raggiunto un contrario significa piuttosto smarrirlo nel suo contrario. La coscienza della vita, la coscienza dell'esistere e dell'operare della vita stessa, è soltanto il dolore per questo esistere e per questo operare; quivi infatti come consapevolezza dell'essenza ha soltanto la consapevolezza del suo contrario, ed è quindi conscia della propria nullità. Da questa posizione essa inizia la sua ascesa verso l'intrasmutabile.

Hegel in La fenomenologia dello spiritoSegnala un problemaCitazioni simili
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Arthur Schopenhauer

La vita è come una stoffa ricamata della quale ciascuno nella propria metà dell'esistenza può osservare il diritto, nella seconda invece il rovescio: quest'ultimo non è così bello, ma più istruttivo, perché ci fa vedere l'intreccio dei fili.

citazione di Arthur SchopenhauerSegnala un problemaCitazioni simili
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Alain de Botton

Il pericolo insito nella bellezza non canonica è che la sua precarietà rischia di enfatizzare il ruolo dell'osservatore. Perché quando l'immaginazione si stanca di quella fessura tra i denti, non resta che rivolgersi a un buon specialista in ortodonzia. Una volta che abbiamo collocato la bellezza nell'occhio dello spettatore, cosa succede se quell'occhio si rivolge altrove? Ma proprio questo limite era gran parte del fascino di Chloe. Il concetto soggettivo di bellezza fa dell'osservatore un essere meravigliosamente indispensabile.

Alain de Botton in Esercizi d'amoreSegnala un problemaCitazioni simili
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Igor Stravinski

Il veleno del dramma lirico doveva essere proprio sottile e tenace per potersi insinuare fin nelle vene di quel gigante che è Verdi! Come non rammaricarci che il grande maestro dell'opera tradizionale, giunto al termine di una lunga vita costellata da tanti autentici capolavori, abbia coronato la sua carriera con quel Falstaff che, se non è la migliore opera di Wagner, non è nemmeno la migliore opera di Verdi?

citazione di Igor StravinskiSegnala un problemaCitazioni simili
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John Stuart Mill

Il senso del governo rappresentativo è che tutto il popolo o una numerosa parte di esso eserciti, tramite deputati periodicamente eletti, il potere di controllo ultimo che in ogni costituzione deve trovare il suo soggetto. Deve possedere tale potere nella sua pienezza. Deve essere padrone, a suo piacimento, di tutte le funzioni del governo.

John Stuart Mill in Considerazioni sul governo rappresentativoSegnala un problemaCitazioni simili
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Friedrich Nietzsche

Per la ventesima volta ho ieri assistito al capolavoro di Bizet e ancora l'ho udito con la stessa gentile reverenza. Mi sorprende di poter così vincere la mia impazienza. Ma guardare come un'opera siffatta integri la natura di un uomo. Essa è malvagia, perversa, raffinata, fantastica, eppure avanza con passo leggero e composto; la sua raffinatezza non è quella di un individuo, bensì di una razza. Si sono mai uditi sulla scena accenti più tragici, più dolorosi? E come sono ottenuti? Senza smorfie, senza contraffazioni di alcun genere, in piena libertà dalle bugie del "grande stile". Io mi sento diventar migliore quando questo Bizet mi parla. Il mio udito si sprofonda in quella musica; ne percepisco le origini; mi par di assistere alla sua nascita e tremo davanti ai pericoli che ci accompagnano a qualunque audacia; mi trovo incantato dai felici ritrovamenti che Bizet stesso ignora. Sopra quest'opera la fatalità sta sospesa; la felicità di essa è corta, fulminea, e non conosce dilazioni. Io invidio a Bizet il coraggio di questa sua sensibilità eccezionale, che prima di adesso non aveva trovato mezzo per esprimersi nella musica colta d'Europa; il coraggio di questa sensibilità meridionale, brunita, arsa dal sole... Ah finalmente l'amore, l'amore ricondotto indietro verso la natura!... L'amore come destino, come un destino cinico, innocente, crudele, l'amore esatto nella sua forma natura. Io non conosco altro esempio dove la tragica ironia che costituisce il nocciolo dell'amore sia stata espressa con tale severità, con formula così terribile come nell'ultimo grido di José: "Oui, c'est moi qui l'a tuée, Carmen, ma Carmen adorée....".

Friedrich Nietzsche in Il caso Wagner, l problema di un musicista (1888)Segnala un problemaCitazioni simili
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Gogol

Quella bellezza che non sanno creare né la natura né l'arte, e che si dà soltanto quando queste due s'uniscono; quando all'abborracciato e spesso ottuso lavoro dell'uomo viene a dar l'ultimo colpo di cesello la natura, e alleggerisce le masse pesanti, toglie la cruda regolarità... conferisce un meraviglioso tepore a ciò che fu concepito nel gelo della spoglia, rigida esattezza.

Gogol in Le anime morteSegnala un problemaCitazioni simili
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Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell'apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l'aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c'è modo di opporvisi.

Patrick Suskind in Il profumo (1985)Segnala un problemaCitazioni simili
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La lingua della filosofia parla soltanto agli animi elevati, la voce delle leggi deve intuonar benanche l'orecchio della feccia del popolo. Quindi i filosofi colla bilancia dell'orafo, i legislatori con quella del mugnajo, come i Toscani dicono, pesano le azioni degli uomini.

Francesco Mario Pagano in Principi del Codice Penale e logica dei probabiliSegnala un problemaCitazioni simili
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