M'illumino, d'immenso.
citazione di Giuseppe Ungaretti
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Citazioni simili
Noi andiamo avanti acciecati dalle varie religioni, puerili e folli, inventate dai nostri padri contro il terrore dell'immenso Ignoto.
citazione di Guy de Maupassant
Aggiunto di Simona Enache
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Il compagno Stalin, divenuto segretario generale, ha concentrato nelle sue mani un immenso potere, e io non sono sicuro che egli sappia servirsene sempre con sufficiente prudenza.
Lenin in Testamento (24 dicembre 1922)
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La storia degli uomini ci dè l'idea di un immenso pelago di errori fra i quali poche e confuse e a grand'intervalli distanti verità soprannuotano.
Cesare Beccaria in Dei delitti e delle pene
Aggiunto di Simona Enache
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Quello che sappiamo non è molto. Quello che non sappiamo è immenso.
citazione di Pierre Simon Laplace
Aggiunto di Dan Costinaş
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La storia umana è una storia di lacrime e di sangue. Come dissentire dall'immagine di Hegel che rappresenta la storia umana come un "immenso mattatoio"?
Norberto Bobbio in intervista (dicembre 1977)
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Borat: Questa essere mia sorella Natalya (la bacia)... numero quattro prostitroia di tutto immenso Kazakistan. Beelo!
replica da Borat - Studio culturale sull\'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan (2006)
Aggiunto di Simona Enache
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Lo spazio in cui siamo immersi è talmente grande, talmente immenso che c'è quasi da spaventarsi a guardarlo dentro un telescopio. Sappiamo tutti che la Terra è meno di un granello di polvere, ma ogni volta che ci misuriamo nei confronti dell'Universo, c'è da rimanere stupiti e quasi agghiacciati.
citazione di Piero Angela
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Ci fu invero fra i nuovi filosofi un tale, Giordano Bruno Nolano, che giustamente potresti ritenere un antesignano della dottrina cartesiana: tanto accuratamente anticipò quasi tutto il sistema di Cartesio nel libro che intitolò De immenso et innumerabilbus.
Pierre-Daniel Huet in Immagini di Giordano Bruno (1996)
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Confesso di non aver alcun rancore verso il nostro tempo, che oggi quasi tutti accusano di ogni crimine possibile, come se fosse la più barbara tra le età umane. Ma di una cosa è certo colpevole: ha sciupato e dissipato l'immenso tesoro di sapienza artigiana, che la civiltà aveva costruito nei secoli.
Pietro Citati in Elogio del dilettante, la Repubblica (9 febbraio 1997)
Aggiunto di Simona Enache
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Amo i nemici, sebbene non in modo cristiano. Essi mi procurano dello svago, mi agitano il sangue. Stare sempre in guardia, afferrare ogni sguardo, il significato di ogni parola, indovinare le intenzioni, mandare all'aria i complotti, fingersi ingannato e poi d'un colpo rovesciare tutto l'immenso e complicato edificio di astuzie e trame, ecco ciò che io chiamo vivere.
Michail Lermontov in Un eroe del nostro tempo
Aggiunto di Simona Enache
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L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla.
Isaiah Berlin in Libertà
Aggiunto di Simona Enache
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Prof. Arronax: Voi amate il mare, capitano?
Nemo: Sì! L'amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre. Il suo respiro è puro e sano. È l'immenso deserto dove l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza soprannaturale e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente, come ha detto uno dei vostri poeti. Infatti, professore, la natura vi si manifesta co i suoi tre regni: minerale, vegetale, animale.
replica da Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne (1982)
Aggiunto di Simona Enache
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La morte di Elvis Presley priva il nostro Paese di una parte di sé stesso. Egli era unico ed irripetibile. Più di venti anni fa, irruppe sulle scene in un modo che è stato senza precedenti e che forse non sarà mai eguagliato. La sua musica e la sua personalità, fondendo il country bianco e il nero rhythm and blues, hanno cambiato permanentemente la faccia della cultura popolare Americana. Il suo seguito è stato immenso. Ed egli è stato un simbolo, per le persone nel mondo, della vitalità, dell'intraprendenza e del buon umore di questo Paese.
citazione di Jimmy Carter
Aggiunto di Simona Enache
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Vecchio oceano, dalle onde di cristallo, tu somigli proporzionalmente a quei segni azzurrognoli che si vedono sul dorso martoriato dei mozzi; tu sei un livido immenso, applicato sul corpo della terra: mi piace questo paragone. Così, al tuo primo apparire, un soffio lungo di tristezza che si potrebbe credere il mormorio della tua brezza soave, passa, lasciando tracce incancellabili sull'anima profondamente sconvolta, e tu richiami alla memoria dei tuoi amanti, senza che se ne rendano sempre conto, i rudi inizi dell'uomo, quando fa la conoscenza del dolore che non lo lascerà più.
Conte di Lautréamont in I Canti di Maldoror (1995)
Aggiunto di Simona Enache
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Sonetto 15
Quando consideroche qualsiasi cosa checresce,
rimane perfetta solo per un istante, che questa
immenso palcoscenico offre solo illusioni, su
cui le stelle esercitano la loro segreta
unfluenza; quando vedo che gli uomini, di fronte
a questa immensità sono al pari delle piante,
e nel momento stesso in cui si vantano della
loro giovinezza questa è giò sfiorita, e non
rimane che il ricordo della vigoria giovanile;
allora il pensiero di questo stato di precarietà
mi riporta in mente la tua traboccante gioventu,
in cui l'inesorabile distruzione del tempo si
adopera per trasformare il tuo giorno di oggi
nella notte di domani, e dichiarando guerra al
tempo, per amore vostro, quello che egli ti toglie,
io te lo restituisco.
poesia di William Shakespeare
Aggiunto di Simona Enache
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Gerusalemme
Ti mostri al mondo,
schiuso dai Tuoi occhi.
D'oro ai tramonti,
all'alba spunti in fiore.
E' come miele abbandonarsi a Te,
Jerusalem
Jerusalem.
E fuochi accesi ad ardere i Tuoi fianchi,
tracce nel tempo, segni per il cuore.
Ma come è pietra risalire a Te,
Jerusalem
Jerusalem.
Sei Tu la Via
sei Tu l'Idea
l'universo della Vita, sei Tu
Sei Tu la Via,
L'universo della Vita, sei Tu.
Luce che accende le tenebre ai figli,
stella maestra, degli uomini.
Madre di tutte le Madri,
coro immenso,
di canti e preghiere
tessi una tela di pace
dal Tuo aspo Gerusalemme.
Voce di tutte le voci
nel silenzio lenisci il dolore.
Bella, fra tutte le spose
fra le belle desiderata,
fiera, dinnanzi al Sole
porti come mantello il Cielo.
Santa Gerusalemme
Benedetta, sei la speranza.
Confida nel Tuo nome
il respiro di tutta la Terra.
canzone interpretata di Amedeo Minghi
Aggiunto di Simona Enache
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Sul tempo
E un astronomo disse: Maestro Parlaci del Tempo.
E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire.
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere, e non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore?
E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?
Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre,
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa.
poesia di Khalil Gibran
Aggiunto di Simona Enache
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Lo sai meglio di me, non dipende dalla Sua volontà, ma da quella degli uomini a cui ha affidato la Terra. Non esiste un bene immenso che si possa fare vedere, Zofia, semplicemente perché, a differenza del male, il bene è invisibile. Non si può calcolare, né si può raccontare senza togliergli eleganza e senso. Il bene è fatto di un'infinità di piccole azioni, che, una dopo l'altra, forse un giorno, riusciranno a cambiare il mondo. Chiedi a chi vuoi di citare i nomi di cinque persone che hanno migliorato il corso dell'umanità. Non so, per esempio il primo democratico, l'inventore dell'antibiotico, o un pacifista. Anche se può sembrare strano, pochi saprebbero rispondere mentre riuscirebbero senza difficoltà a elencare cinque dittatori. Conosciamo i nomi delle malattie, ma di rado i nomi di quelli che le hanno sconfitte. L'apice del male di cui ognuno ha paura non è altro che la fine del mondo, ma sembra che tutti ignorino che l'apice del bene ha già avuto luogo... Il giorno della Creazione.
Marc Levy in Sette giorni per l'eternità
Aggiunto di Simona Enache
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L'universo, quale l'astronomia ce lo rivela, è immenso. Quant'altro ci sia di la della portata dei telescopi, non possiamo dire; ma quella parte che non conosciamo è di inimmaginabile immensita. Nel mondo visibile la Via Lattea rappresenta un minuscolo frammento. In questo minuscolo frammento il sistema solare è una macchia infinitesima, e di questa macchia il nostro pianeta costituisce un puntolino microscopico. Su questo puntolino tanti minuscoli aggregati di carbonio ed acqua, dalla struttura complicata, e dotati di alquanto inusuali proprieta fisiche e chimiche, strisciano per pochi anni, fino a quando non tornano a dissolversi negli elementi di cui sono composti. Dividono il loro tempo tra il lavoro escogitato per posticipare il momento in cui ciascuno di essi si dissolvera, e frenetiche lotte per impedire quel lavoro agli altri esseri della loro specie. Convulsioni naturali distruggono periodcamente migliaia o milioni di essi, e le malattie ne spazzano via prematuramente un numero anche maggiore. Questi avvenimenti sono considerati disgrazie; ma quando gli uomini riescono a procurare con le loro stesse mani simili distruzioni, ne gioiscono, e ne rendono grazie a Dio.
Bertrand Russell in Saggi Scettici (1928)
Aggiunto di Simona Enache
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Arsenio
I turbini sollevano la polvere
sui tetti, a mulinelli, e sugli spiazzi
deserti, ove i cavalli incappucciati
annusano la terra, fermi innanzi
ai vetri luccicanti degli alberghi.
Sul corso, in faccia al mare, tu discendi
in questo giorno
or piovorno ora acceso, in cui par scatti
a sconvolgerne l’ore
uguali, strette in trama, un ritornello
di castagnette.
E’ il segno d’un’altra orbita: tu seguilo.
Discendi all’orizzonte che sovrasta
una tromba di piombo, alta sui gorghi,
più d’essi vagabonda: salso nembo
vorticante, soffiato dal ribelle
elemento alle nubi; fa che il passo
su la ghiaia ti scricchioli e t’inciampi
il viluppo dell’alghe: quell’istante
è forse, molto atteso, che ti scampi
dal finire il tuo viaggio, anello d’una
catena, immoto andare, oh troppo noto
delirio, Arsenio, d’immobilità...
Ascolta tra i palmizi il getto tremulo
dei violini, spento quando rotola
il tuono con un fremer di lamiera
percossa; la tempesta è dolce quando
sgorga bianca la stella di Canicola
nel cielo azzurro e lunge par la sera
ch‘è prossima: se il fulmine la incide
dirama come un albero prezioso
entro la luce che s’arrosa: e il timpano
degli tzigani è il rombo silenzioso
Discendi in mezzo al buio che precipita
e muta il mezzogiorno in una notte
di globi accesi, dondolanti a riva, – e fuori, dove un’ombra sola tiene
mare e cielo, dai gozzi sparsi palpita
l’acetilene – finché goccia trepido
il cielo, fuma il suolo che t’abbevera,
tutto d’accanto ti sciaborda, sbattono
le tende molli, un fruscio immenso rade
la terra, giù s’afflosciano stridendo
le lanterne di carta sulle strade.
Così sperso tra i vimini e le stuoie
grondanti, giunco tu che le radici
con sé trascina, viscide, non mai
svelte, tremi di vita e ti protendi
a un vuoto risonante di lamenti
soffocati, la tesa ti ringhiotte
dell’onda antica che ti volge; e ancora
tutto che ti riprende, strada portico
mura specchi ti figge in una sola
ghiacciata moltitudine di morti,
e se un gesto ti sfiora, una parola
ti cade accanto, quello è forse, Arsenio,
nell’ora che si scioglie, il cenno d’una
vita strozzata per te sorta, e il vento
la porta con la cenere degli astri.
poesia di Eugenio Montale
Aggiunto di Simona Enache
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