Per me, il legame tra teatro e aforisma si realizza soprattutto nelle repliche all’interno di un dialogo. Come ha evidenziato il drammaturgo Horia Gârbea, nelle mie scritture teatrali molte repliche hanno una costruzione massimalista. Coltivo frasi che possono esistere fuori dal contesto, come un detonatore che può esplodere. Il critico Alex Ştefănescu chiamava queste repliche “scintille elettriche”. Ho scritto anche opere teatrali strutturate in modo paradossale, la cui architettura è aforistica.
Valeriu Butulescu in intervista (6 maggio 2010), traduzione di Simona Enache
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Citazioni simili
Nelle opere teatrali che amiamo e ammiriamo di più, la fine del dramma avviene generalmente dietro le quinte.
citazione di Gustav Mahler
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
L'architettura è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi. La Costruzione è per tener su: l'Architettura è per commuovere.
citazione di Le Corbusier
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Io non conosco alcuno scrittore (Arno Schmidt) che abbia ascoltato la pioggia in questo modo, che abbia concesso così spesso repliche al vento e assegnato alle nuvole nomi di famiglia tanto letterari.
Gunter Grass in Cronologia, in Arno Schmidt, Brand's Haide (2007)
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Io ho due memorie. Una è nel cervello, come tutti. L'altra nei miei muscoli, nelle mie ossa. Ambedue passano dalle pupille. Perché nella memoria del corpo io immagazzino tutti i gesti, le posture, i movimenti che vedo intorno a me. Nelle mie braccia, nelle mie gambe, nei miei piedi c'è come una banca dati dove conservo due mani che fendono l'aria, mosse da un barbone sul metrò o le braccia conserte di una donna in chiesa.
citazione di Mikhail Baryshnikov
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
I popoli puramente pastori non sono stati in tutt'i tempi e non sono anche oggigiorno, se non orde di briganti, e di ladri. Nella loro vita vagabonda essi riguardano tutti i frutti della terra come loro appartenenti di dritto: essi non hanno idea alcuna delle proprietà territoriali, di cui le leggi primitive sono la base, o la sorgente di quasi tutte le leggi civili; essi ignorano soprattutto queste convenzioni posteriori, che sono venute bentosto nelle società agricole e commercianti, a consacrare indistintamente ed in una maniera eguale tutti i generi di proprietà.
Pierre Jean George Cabanis in Rapporti del fisico e del morale dell'uomo (1820)
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri – e mi è stato confermato anche recentemente – hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia. Questa è la verità e là sta il problema.
citazione di Tarcisio Bertone
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Mi ero accorto che nelle mie opere avevo riso gratuitamente, senza un perché. Quando si ha da ridere val meglio ridere forte di quel che merita che tutti ridano.
Gogol in Confessione
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Prigionieri nelle catene di neve
I ricchi si preoccupano poco della democrazia.
Recitano una sola preghiera
e un inno:
Accumulo di denaro.
La storia?
Una fiaba in mezzo alla tragedia,
bugie e inganni
in continua evoluzione per l'uomo comune che
nasce prigioniero in catene di ferro
e muore in una desolata gabbia di schiavitù
come gli animali domestici.
Se vuoi cambiare le catene di ferro
nelle catene di neve,
devi sapere che tutto inizia con piccoli passi -
sono durevoli.
Per riconoscere la luce,
devi aver visto prima il buio.
Il comune mortale
o quello fuori dalla linea
è un corridore verso il muro della morte.
Sono opere che parlano da sole,
sia in argilla che scritte su carta.
C’è troppo dramma nel nostro mondo e nel nostro tempo
per perpetuarlo anche nelle storie.
Ora vi lascio a Dio...
Se avete bisogno di me
mi trovare nella "mia cella"-
La luna sa dove sono il mio letto e la mia croce!
poesia di Camelia Oprița da Dal Vol. Insonni in bianco e nero (2012), traduzione di Camelia Oprița
Aggiunto di Fernando Forgiero - Italia, Artista illustratore c
Commenti! | Vota! | Copia!
Noi non siamo altro che fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento. I nostri occhi non possono girare nelle loro orbite senza variare le nostre percezioni. Il nostro pensiero è ancora più variabile della nostra vista, e tutti gli altri sensi e facoltà contribuiscono a questo cambiamento; né esiste forse un solo potere dell'anima che resti identico, senza alterazione, un momento. La mente è una specie di teatro, dove le diverse percezioni fanno la loro apparizione, passano e ripassano, scivolano e si mescolano con un'infinita varietà di atteggiamenti e di situazioni. Né c'è, propriamente, in essa nessuna semplicità in un dato tempo, né identità in tempi differenti, qualunque sia l'inclinazione naturale che abbiamo ad immaginare quella semplicità e identità. E non si fraintenda il paragone del teatro: a costituire la mente non c'è altro che le percezioni successive: noi non abbiamo la più lontana nozione del posto dove queste scene vengono rappresentate, o del materiale di cui è composta.
David Hume in Trattato sulla natura umana
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Suppongo che il corpo non sia altro che una statua o macchina di terra che Dio forma espressamente per renderla il più possibile simile a noi: per modo che non solo dia ad essa all'esterno il colore e la figura di tutte le nostre membra, ma vi metta anche all'interno tutti i pezzi che si richiedono per fare sì che cammini, mangi, respiri e imiti infine tutte quelle nostre funzioni che si può immaginare procedano dalla materia e non dipendano che dalla disposizione degli organi.
Descartes in Opere scientifiche: L'Uomo
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Ascolto e mi sento dettare un mondo congelato in perdita d'equilibrio, sotto una luce debole e calma e niente di più, sufficiente per vedere, capite, e congelata anch'essa. E sento mormorare che tutto si flette e cede, come sotto dei pesi, ma qui non ci sono pesi, e anche il suolo, inadatto a reggere, e anche la luce, verso una fine che sembra non debba mai esserci. Perché che fine può esserci a queste solitudini in cui non ci fu mai vero chiarore, né verticalità, né solida base, ma sempre queste cose pencolanti, slittanti in un franare senza fine, sotto un cielo senza memoria di mattino né speranza di sera. Queste cose, quali cose, venute da dove, fatte di che? E sembra che qui nulla si muova, né mai si sia mosso, né mai si muoverà, salvo io, che non mi muovo neanch'io quando sono qui, bensì osservo e mi mostro. Sì, è un mondo finito, malgrado le apparenze, è la sua fine che lo ha suscitato, è finendo che è cominciato, è abbastanza chiaro? E anch'io sono finito, quando ci sono, gli occhi mi si chiudono, le mie sofferenze cessano e io finisco, piegato come non possono esserlo i viventi.
Samuel Beckett in Molloy (1996)
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Tutte le specie letterarie si sono evolute, quindi non può fare eccezione nemeno l’aforisma. È stato liberato in buona misura dal classico tono didattico, è diventato più leggero, meno moralista, più allegro. L’umore e la ironia sono benvenuti ma purtroppo in molti autori l’aforisma va verso il ridicolo e frivolezza. Sono state date centinaia di definizioni dell’aforisma. Penso che la forza dell’aforisma è nella sua capacità di esplodere in poche parole, quindi si riconfigurarsi nella mente del lettore in una forma sorprendente e memorabile.
Valeriu Butulescu in intervista (6 maggio 2010), traduzione di Simona Enache
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Ci addormentavamo vicini, senza che ci importi dove inizia uno e finiva l'altro, né di chi sono queste mani o questi piedi, in una complicità così perfetta che ci incontravamo nei sogni e il giorno dopo non sapevamo chi aveva sognato chi e quando uno si muove tra le lenzuola l'altro si accomoda negli angoli e nelle curve e quando uno sospira, sospira anche l'altro e quando uno si sveglia, si sveglia anche l'altro.
Isabel Allende in Paula
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Oggi anche da noi sono penetrati dei meccanismi di mercato: il mondo degli scrittori è diventato un mondo di concorrenza. Credo in un compromesso tra il nuovo ordine letterario e i propri impulsi interiori. Se queste tendenze contrarie arrivano ad equilibrarsi, avremo la condizione felice per cui gli scrittori dell’Est possono penetrare tra i grandi scrittori conosciuti e riconosciuti come tali. Altrimenti i rischi sono o di restare un genio sconosciuto in una cultura oscura oppure che si arrivi ad essere uno scrittore di best seller che ha conquistato il mondo ma ha perso la sua anima.
Mircea Cărtărescu in intervista su StradaNove (novembre 2007)
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Quando due anime infine si sono trovate, si sono scoperte compatibili e comlpementari, hanno compreso di essere fatte l'una per l'altra, di essere, dunque, simili, si stabilisce tra loro per sempre un legame, ardente e puro, proprio come loro, un legame che inizia sulla terra e continua per sempre nei cieli... E' questo l'amore che tu ispiri in me...
Victor Hugo in lettera a Adele Foucher (1821)
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Amo Chicago, vi lavoro Enrico Fermi e oggi tanti ricercatori italiani; col grande violoncellista Yo Yo Ma portero la musica anche nelle scuole e nelle carceri.
citazione di Riccardo Muti
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Su tutte le tombe dovrebbe essere scritto: non piangetemi perché sono morto, ma perché avei voluto dirvi una cosa, una sola, e non ho trovato il modo.
aforisma di Mauro Parrini da L'aforisma in Italia. Antologia dal Premio “Torino in Sintesi” (settembre 2011)
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia! | In rumeno
Mia cara ragazza, ti amo ancora e ancora e senza riserve... In ogni modo possibile, anche le mie gelosie non erano che agonie dell'Amore, nelle fitte piu intense che mai ho provato, sarei morto per te. Tu sempre nuova. L'ultimo dei tuoi baci era il piu dolce, l'ultimo sorriso il piu luminoso, l'ultimo movimento il piu aggraziato.
John Keats in lettera a Fanny Brawne (1820)
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
La marginalizzazione dell’aforisma ha molteplici cause. Esiste l’idea preconcetta che l’autore di aforismi si considera filosofo, senza essere un filosofo, nel senso professionale della parola. Alcuni sostengono che la formula sacra dell’aforisma sia stata esaurita dai grandi predecessori, ma credo che questo sia falso. I grandi pensatori, da Pitagora a Nietzsche non hanno esaurito l’aforisma, come i grandi drammaturghi, da Euripide a Pirandello, non hanno esaurito il teatro. Bisogna dire che, obiettivamente, c’è anche un motivo abbastanza importante che porta verso la diffamazione dell’aforisma contemporaneo: il grande numero dei calembouristi di occasione, che riempiono le pagine delle riviste di divertimento con giochi di parole senza fine e fastidiosi…
Valeriu Butulescu in intervista (6 maggio 2010), traduzione di Simona Enache
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!
Ora, le due regole dipendono evidentemente dal semplice fatto che Dio è immutabile e che, agendo sempre nello stesso modo, produce sempre lo stesso effetto. Infatti, supponendo che, fin dal primo istante della creazione, Dio abbia messo in tutta la materia in generale una certa quantità di movimenti, bisogna ammettere che ne conservi sempre esattamente altrettanta: altrimenti non si crede che Dio agisca sempre nello stesso modo. Supponendo inoltre che fin da quel primo istante le diverse parti della materia, nelle quali questi movimenti si sono trovati diversamente distribuiti, abbiano cominciato a conservarli o a trasmetterli dall'una all'altra, in proporzione alla loro forza, bisogna necessariamente pensare che Dio fa sí che esse continuino a compiere sempre la stessa cosa. E questo è ciò che stanno a significare queste due regole.
Descartes in Il Mondo (1959)
Aggiunto di Simona Enache
Commenti! | Vota! | Copia!