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Citazioni di anna mari amozoni, pagina 3

Anna Antolisei

XII

Si tramutò quindi
la mia fragilità innovata
da punto fermo d’ansiosa debolezza
in strale che va verso un Ancòra;
smise d’essere motivo di sconcerto
non fu più segno di apatica vecchiezza
ma impertinente, ammiccante,
incalzante invito al gioco.
E quieto gioco è
da allora:
io, l’antico claudicante,
sbrecciato, cadente, sereno muro vivo
a rimirare laggiù
molto lontano
chi ancora tanto investe
sul moto o sull’inerzia.

poesia di Anna Antolisei da Il muro (2004)Segnala un problemaCitazioni simili
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Jules Verne

Prof. Arronax: Voi amate il mare, capitano?
Nemo: Sì! L'amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre. Il suo respiro è puro e sano. È l'immenso deserto dove l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza soprannaturale e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente, come ha detto uno dei vostri poeti. Infatti, professore, la natura vi si manifesta co i suoi tre regni: minerale, vegetale, animale.

replica da Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne (1982)Segnala un problemaCitazioni simili
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Venezia

Colombaia dorata sull'acqua,
tenera e verde struggente,
e una brezza marina che spazza
la scia sottile delle barche nere.

Che dolci, strani volti tra la folla,
nelle botteghe lucenti balocchi:
un leone col libro su un cuscino a ricami,
un leone col libro su una colonna di marmo.

Come su di un'antica tela scolorita,
il cielo azzurro fioco si rapprende...
ma non si è stretti in quest'angustia,
e non opprimono l'umido e l'afa.

poesia di Anna AhmatovaSegnala un problemaCitazioni simili
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Anna Antolisei

IV

Io - il Muro - prima fui Pietra.
So di me d’essere stato roccia
compatta e verticale a vigilare
per Ere ed Ere intiere.
So di uno scalpello bagnato di sudore
che venne a separar me da me stessa,
quasi che una goccia levata al mare
smetta per questo strappo
d’essere mare.
Presi la via;
dopo un percorso lungo
fui deposta ove gli odori spanti
non mi erano più noti,
a me stessa congiunta
in mille squadrati blocchi
e qui ricomposta infine,
dove mi accarezza
un clima forestiero.

poesia di Anna Antolisei da Il muro (2004)Segnala un problemaCitazioni simili
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Jules Verne

In quel momento, alcune acqueforti appese alle pareti, e che non avevo notato nella prima visita (nella stanza di Nemo) mi colpirono. Erano ritratti di quei grandi uomini della storia la cui esistenza non è stata dedicata che a una grande idea umana. Kosciusko, l'eroe caduto al grido Finis Poloninniae; Botzaris, il Leonida della Grecia moderna; O' Connell, il difensore dell'Irlanda; Manin, il patriota italiano; Lincoln, caduto sotto la palla di uno schiavista, e infine quel martire della liberazione della razza negra, John Brown, appeso al patibolo, come l'ha terribilmente disegnato la penna di Victor Hugo.

Jules Verne in Ventimila leghe sotto i mari (1982)Segnala un problemaCitazioni simili
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Salvatore Quasimodo

Verde deriva

Sera: luce addolorata,
pigre campane affondano.
Non dirmi parole: in me tace
amore di suoni, e l'ora è mia
come nel tempo dei colloqui
con l'aria e con le selve.
Sapori scendevano dai cieli
dentro acque lunari,
case dormivano sonno di montagne,
o angeli fermava la neve sugli ontani,
e stelle ai vetri
velati come carte d'aquiloni.
Verde deriva d'isole,
approdi di velieri,
la ciurma che seguiva mari e nuvole
in cantilena di remi e di cordami
mi lasciava la preda:
nuda e bianca, che a toccarla
si udivano in segreto
le voci dei fiumi e delle rocce.

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poesia di Salvatore QuasimodoSegnala un problemaCitazioni simili
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Charles Baudelaire

L'Albatro

Spesso, per divertirsi, gli uomini d'equipaggio
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, indolenti compagni di vïaggio,
Il vascello che va sopra gli abissi amari.

E li hanno appena posti sul ponte della nave
Che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro
Pietosamente calano le grandi ali bianche,
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi.

Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore!
Lui, prima così bello, com'è comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
L'altro, arrancando, mima l'infermo che volava!

Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
Che abita la tempesta e ride dell'arciere;
Ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
Per le ali di gigante non riesce a camminare.

poesia di Charles Baudelaire da I fiori del maleSegnala un problemaCitazioni simili
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Samuel Beckett

Puttanoroscopo

Cos'è questo?
Un uovo?
Per i fratelli Boot! puzza di fresco.
Daglielo a Gillot.

Galileo come va
e le sue terze parallele!
Quel vecchio infame archipenzolatore figlio di un cantiniere!
Ci muoviamo disse eccoci lanciati - Porca Madonna!
come un nostromo, o un Pretendente sacco-di-patate alla carica.
Quello non è muoversi, è muoversi.

Cos'è questo?
Una frittatina verde o una fungosa?
Due ovari frustati al prostisciutto?
Quanto l'inuterò, la pennuta?
Tre giorni e quattro notti?
Daglielo a Gillot.

Faulhaber, Beeckman e Pietro il Rosso,

[...] Read more

poesia di Samuel Beckett (1930)Segnala un problemaCitazioni simili
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Bastardo

C'è una ragione di più
l'hai detto... ma che bravo
ma questa parte di te
davvero la ignoravo.

Non me l'aspettavo davvero
è come bere il più potente veleno
è amaro
non recuperare ti prego.
Tanto più parli e ancora meno ti credo, peccato!
Lascia al silenzio la sua verità
aspetta...

Voglio dirti quello che sento.
farti morire nello stesso momento!
Bastardo!
Voglio affrontarti senza fare un lamento
Voglio bruciarti con il fuoco che ho dentro
Per poi vederti cenere, bastardo!
Farti soffiare su di te, il vento!

[...] Read more

canzone interpretata di Anna Tatangelo, musica di Gigi D'Alessio, versi di Anna Tatangelo da Progetto B (16 febbraio 2011)Segnala un problemaCitazioni simili
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T.S. Eliot

Il Canto dell'amore

Allora andiamo, tu ed io,
Quando la sera si stende contro il cielo
Come un paziente eterizzato disteso su una tavola;
Andiamo, per certe strade semideserte,
Mormoranti ricoveri
Di notti senza riposo in alberghi di passo a poco prezzo
E ristoranti pieni di segatura e gusci d'ostriche;
Strade che si succedono come un tedioso argomento
Con l'insidioso proposito
Di condurti a domande che opprimono...
Oh, non chiedere "Cosa?"
Andiamo a fare la nostra visita.

Nella stanza le donne vanno e vengono
Parlando di Michelangelo.

La nebbia gialla che strofina la schiena contro i vetri,
Il fumo giallo che strofina il suo muso contro i vetri
Lambì con la sua lingua gli angoli della sera,
Indugiò sulle pozze stagnanti negli scoli,

[...] Read more

poesia di T.S. EliotSegnala un problemaCitazioni simili
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