Citazioni di mia.johansen leaked nude, pagina 38
Le mie riflessioni mi hanno portato sempre più vicino al cattolicesimo, nel quale vedo il completamento dell'ebraismo. Io mi sarei convertito, se non avessi visto prepararsi da diversi anni la formidabile ondata di antisemitismo, che va dilagando sul mondo. Ho voluto restare tra coloro che domani saranno dei perseguitati. Ma io spero che un prete cattolico vorrà venire a dire le preghiere alle mie esequie, se il cardinale arcivescovo di Parigi lo autorizzerà. Nel caso che questa autorizzazione non sia concessa, bisognerà chiamare un rabbino, ma senza nascondere a lui o ad altri la mia adesione morale al cattolicesimo, come pure il desiderio da me espresso di avere le preghiere di un prete cattolico.
Henri Bergson in testamento (8 febbraio 1937)
Aggiunto di Simona Enache
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Poem XVII
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
poesia di Pablo Neruda
Aggiunto di Simona Enache
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Smarrimento
Sonnanbulo, a tastoni mi trascino attraverso bosco
e precipizio,
fantastico mi attornia un cerchio magico
ardendo, indifferentemente se io segua dannato o
vezzeggiato
devotamente l'intimo comando.
Quante volte la realtà in cui vivete
mi ha ridestato e richiamato a sè!
io stavo in lei deluso ed atterrito
e di nuovo mi sono dileguato.
O calda patria a cui voi mi strappate
sogno d'amore cui mi avete sottratto,
a rifugiarsi in te per te mille vie segrete
torna il mio essere, come ritorna l'acqua verso
il mare.
Mi guidano furtive sorgenti canore,
agitano uccelli di sogno piumaggi lucenti
[...] Read more
poesia di Hermann Hesse
Aggiunto di Simona Enache
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L’amore nella vita vive quattro fasi, l’una evolve nell’altra e vi si somma, fino alla maturità piena. Nella prima fase il bambino dice: "Io amo me". L’ego è il centro del mondo. Poi, scopre piano piano gli altri e dice: "Io amo me in te; mi riconosco in te". Ma è come l’amore verso la madre che lo alimenta, lo protegge, lo ama, significa quindi "Ti voglio bene perché sei mia". Nell’adolescenza: "Mi piace come sei e quello che fai, quindi ti amo". Fino a che fai quel che mi piace io ti amo. L’amore maturo dice: "Ti amo perché mi curo di te, il tuo benessere è il mio, mi spendo per te".
citazione di Erik Erikson
Aggiunto di Simona Enache
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Che ondeggi
- Che ondeggi, mio bosco,
Senza piogge, senza venti,
Tutti i rami a terra spenti?
- Perchè mai non ondeggiare
Se il mio tempo scade!
Scema il giorno, il buio sale,
Le mie foglie si fan rade.
Soffia il vento tra le fronde -
I cantor me li disperde;
Da un lato s'egli batte -
Vien l'inverno, va l'estate.
Come non chinare il ramo,
Se gli ucceli se ne vanno!
Sopra i miei ramoscelli
Passan rondini a stuoli,
Sulle ali i miei pensieri,
La mia sorte, i miei giorni.
Se ne vanno a schiera a schiera,
Gli orizzonti annera,
Se ne vanno come istanti,
[...] Read more
poesia di Mihai Eminescu, traduzione di Geo Vasile
Aggiunto di Simona Enache
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L’Arca
La tempesta di primavera ha sconvolto
l’ombrello del salice,
al turbine d’aprile
s‘è impigliato nell’orto il vello d’oro
che nasconde i miei morti,
i miei cani fidati, le mie vecchie
serve – quanti da allora
(quando il salce era biondo e io ne stroncavo
le anella con la fionda) son calati,
vivi, nel trabocchetto. La tempesta
certo li riunirà sotto quel tetto
di prima, ma lontano, più lontano
di questa terra folgorata dove
bollono calce e sangue nell’impronta
del piede umano. Fuma il ramaiolo
in cucina, un suo tondo di riflessi
accentra i volti ossuti, i musi aguzzi
e li protegge in fondo la magnolia
se un soffio ve la getta. La tempesta
primaverile scuote d’un latrato
[...] Read more
poesia di Eugenio Montale
Aggiunto di Simona Enache
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Rubai
È l'alba. S'illumina il mondo
come l'acqua che lascia cadere sul fondo
le sue impurità. E sei tu, all'improvviso
tu, mio amore, nel chiarore infinito
di fronte a me.
Giorno d'inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d'un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all'aspirare l'aria in un bosco di pini.
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.
È così, mio usignolo, tra te e me
c'è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.
[...] Read more
poesia di Nazim Hikmet
Aggiunto di Simona Enache
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Chi ti ha guardata
Chi ti ha guardata una volta, irretito
non sarà mai dalla rovina, o Madre;
da te lontano, cede alla tristezza,
ti amerà sempre con passione ardente,
e la memoria in lui della tua grazia
resta il più alto volo del suo spirito.
Mi volgo a te con devozione immensa,
tu già conosci quello che mi manca.
Sii tenera con me, Madre soave,
dammi un segno di gioia, finalmente.
Tutta la mia esistenza in te riposa,
resta vicino a me solo un istante.
Più volte nei miei sogni ti ho veduta
così bella, e nell'intimo amorosa;
il piccolo dio che avevi tra le braccia
voleva muoversi a pietà del compagno;
ma tu tornasti, levando il tuo sguardo
sublime, tra le nuvole in tripudio.
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poesia di Novalis
Aggiunto di Simona Enache
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Chiedo silenzio
Ora, lasciatemi tranquillo.
Ora, abituatevi senza di me.
Io chiuderò gli occhi.
E voglio solo cinque cose,
cinque radici preferite.
Uno è l'amore senza fine.
La seconda è vedere l'autunno.
Non posso vivere senza vedere che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno,
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l'estate
rotonda come un'anguria.
La quinta cosa sono i tuoi occhi.
Matilde mia, bene amata,
non voglio dormire senza i tuoi occhi,
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io muto la primavera
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poesia di Pablo Neruda
Aggiunto di Simona Enache
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Città vecchia
Spesso, per ritornare alla mia casa
prendo un'oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale, e affollata è la strada.
Qui tra la gente che viene che va
dall'osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l'infinito
nell'umiltà.
Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d'amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore;
s'agita in esse, come in me, il Signore.
Qui degli umili sento in compagnia
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poesia di Umberto Saba da Trieste e una donna (1910)
Aggiunto di Simona Enache
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