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Citazioni di davanti mare, pagina 8

Giuseppe Ungaretti

La madre

E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia.
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.

poesia di Giuseppe Ungaretti (1930)Segnala un problemaCitazioni simili
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Paul Eluard

Ti guardo e il sole cresce

Ti guardo e il sole cresce
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati cuore e colori in mente
Per dissipare le pene della notte

Ti guardo tutto è spoglio
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto con poche parole
Il mare è freddo senza amore

È l'inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
E tu vieni cullata dalle tue lenzuola
Tiri il sonno verso di te
Svegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per attenderti per seguirti
Dalle porte dell'alba alle porte dell'ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amarti

Un corpo per sognare al di fuori del tuo son.

poesia di Paul EluardSegnala un problemaCitazioni simili
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Rabindranath Tagore

Quando mi comandi

Quando mi comandi di cantare, il mio cuore
sembra scoppiare d'orgoglio
e fisso il tuo volto
e le lacrime mi riempiono gli occhi.

Tutto ciò che nella mia vita
vi è di aspro e discorde
si fonde in dolce armonia,
e la mia adorazione stende l'ali
come un uccello felice
nel suo volo a traverso il mare.

So che ti diletti del mio canto,
che soltanto come cantore
posso presentarmi al tuo cospetto.

Con l'ala distesa del mio canto
sfioro i tuoi piedi, che mai
avrei pensato di poter sfiorare.

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Jaroslav Seifert

Prima che asciughino quei due o tre baci

Prima che asciughino quei due o tre baci
sulla fronte
e qui e lí,
ti chinerai per bere
acqua d'argento dallo specchio,
e se nessuno ti starà a guardare
ti toccherai le labbra con la bocca.

C'è un tempo in cui piú svelto delle dita
che lo scultore passa sulla creta
il sangue impaziente ti modella
il corpo dal di dentro.

Forse stringerai tra le dita
i tuoi giovani capelli
e li solleverai sopra le spalle
perché somiglino piuttosto ad ali,
e davanti a loro prontamente correrai

dove proprio davanti agli occhi

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poesia di Jaroslav SeifertSegnala un problemaCitazioni simili
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Nelson Mandela

Questo è uno dei momenti più importanti della storia del nostro paese, sono qui davanti a voi traboccante di gioia e di orgoglio. Sono il vostro servitore, è il momento di guarire le antiche ferite e di costruire un nuovo Sudafrica. Mai e poi mai dovrà accadere che questa splendida terra conosca di nuovo l’oppressione dell’uomo sull’uomo... Il sole non dovrà mai tramontare su questa gloriosa impresa dell’umanità: Che la libertà possa regnare in eterno. Dio benedica l’Africa! Per essere liberi non c’è solo la via di togliere le catene ad una persona, ma di vivere in modo che si rispetti e si valorizzi la libertà degli altri.

Nelson Mandela in Zenit, articolo: È morto un grande uomo! (6 dicembre 2013)Segnala un problemaCitazioni simili
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Mihai Eminescu

Mi resta un sol desio

Mi resta un sol desio:
Nel calmo tramonto
Morir col vostro oblio
All'orlo del mare;
Mi sia il sonno lieve,
Il bosco fratello,
Sulle distese acque
Mi sia il ciel sereno.
Bandiere non voglio
Ne feretro fiero
Bensi un verde letto
Di teneri rami.

E dietro a me nessuno
Mi pianga al capo,
Dia voce sol l'autunno
Al tardo foglime.
Per sempre irrequiete
Ruzzolino polle,
Il plenilunio sfiori

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poesia di Mihai Eminescu, traduzione di Geo VasileSegnala un problemaCitazioni simili
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Hermann Hesse

Smarrimento

Sonnanbulo, a tastoni mi trascino attraverso bosco
e precipizio,
fantastico mi attornia un cerchio magico
ardendo, indifferentemente se io segua dannato o
vezzeggiato
devotamente l'intimo comando.

Quante volte la realtà in cui vivete
mi ha ridestato e richiamato a sè!
io stavo in lei deluso ed atterrito
e di nuovo mi sono dileguato.

O calda patria a cui voi mi strappate
sogno d'amore cui mi avete sottratto,
a rifugiarsi in te per te mille vie segrete
torna il mio essere, come ritorna l'acqua verso
il mare.

Mi guidano furtive sorgenti canore,
agitano uccelli di sogno piumaggi lucenti

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poesia di Hermann HesseSegnala un problemaCitazioni simili
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Novalis

Tra le mille ore felici

Tra le mille ore felici
che ho trascorso nella vita,
una sola in me resta per sempre:
quella in cui tra mille dolori
io sentii nel profondo del cuore
chi per noi morì di passione.

Il mio mondo era in frantumi
come se un verme lo avesse corroso,
vizza la fioritura del mio cuore;
ogni bene che avevo e che sognavo
nella vita era chiuso in una tomba,
qui stavo ancora per il mio tormento.

Piangevo sempre, anelando a fuggire
lontano, e in segreto mi torturavo,
davanti a me solo angoscia e inganno:
la pietra del sepolcro all'improvviso
come dall'alto mi fu sollevata,
e si dischiuse nell'intimo il cuore.

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poesia di NovalisSegnala un problemaCitazioni simili
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Umberto Saba

L'ora nostra

Sai un'ora del giorno che più bella
sia della sera? tanto
più bella e meno amata? È quella
che di poco i suoi sacri ozi precede;
l'ora che intensa è l'opera, e si vede
la gente mareggiare nelle strade;
sulle mole quadrate delle case
una luna sfumata, una che appena
discerni nell'aria serena.
È l'ora che lasciavi la campagna
per goderti la tua cara città,
dal golfo luminoso alla montagna
varia d'aspetti in sua bella unità;
l'ora che la mia vita in piena va
come un fiume al suo mare;
e il mio pensiero, il lesto camminare
della folla, gli artieri in cima all'alta
scala, il fanciullo che correndo salta
sul carro fragoroso, tutto appare
fermo nell'atto, tutto questo andare

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Quest'ampia, e possente parte d'Italia, che Regno di Napoli oggi s'appella, il qual circondato dall'uno, e dall'altro mare, superiore ed inferiore, non ha altro confine mediterraneo, che lo Stato della Chiesa di Roma, quando per le vittoriose armi del Popolo Romano fu avventurosamente aggiunta al suo Imperio, ebbe forma di governo non troppo diversa da quella, che sortì da poi ne' tempi degli stessi Romani Imperatori. Nuova politia sperimentò quando sotto la dominazione de' Re d'Italia pervenne. Altri cambiamenti vide sotto gli imperatori d'Oriente. E vie più strane alterazioni sofferse, quando per varj casi trapassata di Gente in Gente, finalmente sotto l'Augustissima Famiglia Austriaca pervenne. Non fu ne' tempi della libera Repubblica divisa in Provincie, come ebbe da poi; né comunemente altre leggi non conobbe se non le Romane.

Pietro Giannone in Storia civile del Regno di Napoli, Libro ISegnala un problemaCitazioni simili
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